venerdì 26 settembre 2014

Vivere nell'Impero: una guida (sommaria) al contiente.


Buonasera tavernai,
dopo tre settimane di assenza di cui vorrei scusarmi profondamente prima di iniziare, causate purtroppo da avvenimenti al di fuori del mio diretto controllo, torniamo a parlare del gdr con un nuovo aggiornamento riguardante l'Impero delle Taverne: dopo l'introduzione generale della scorsa volta, vediamo di approfondire l'ambientazione parlando in concreto dell'Impero, gigantesca struttura politica dove la nostra storia avrà luogo. Questo approfondimento non vuole avere la pretesa di essere esaustivo ma di fornire una panoramica sul continente in cui l'Impero ha dimora gettando uno sguardo sulle sue regioni e principali città per darvi un'idea del mondo in cui vi muoverete. Ho cercato di non essere pedante o noioso vista l'inevitabile lunghezza dell'argomento e, invece di vomitarvi addosso inutili date e nomi che tanto fanno Fantasy ma che poi non aggiungono nulla all'ambientazione, ho voluto sottolineare solamente i concetti importanti per voi giocatori e per create l'atmosfera giusta. Spero di esserci riuscito!


Un Impero, un continente:
Il continente che ospita l'Impero, unione delle quattro specie così radicata e indissolubile da sovrapporsi completamente al territorio nel quale si estende privandolo di un nome proprio, presenta una sorprendente varietà di climi e paesaggi nei suoi 11 milioni di kilometri quadrati. I cinquantasei Regni Imperiali che lo compongono sono raggruppabili in quattro grandi regioni geografiche differenti, ciascuna delle quali presenta tratti distintivi unici. 

I Regni Imperiali d'Occidente: lungo la pianeggiante costa occidentale del contiente, la regione più popolosa dell'Impero che ospita la metà della sua popolazione, si trovano ben ventiquattro regni. Questa fertile lingua di terra vulcanica tra l'Oceano e i Regni delle Montagne, abitata fin dai tempi più remoti, è il luogo dove, secondo il mito, si stanziarono i primi umani quando smisero di essere nomadi. Il clima della regione è caldo umido con Inverni ed estati molto simili tra loro. Data la posizione protesa verso sud ovest, i Regni Imperiali d'Occidente sono i domini più esposti al contatto con le genti provenienti dall'Oltremare: nei millenni il rapporto col Continente Sud è stato di volta in volta di amicizia o di conflitto e i rapporti commerciali si sono alternati alle guerre sul mare. Di fatto la riserva alimentare dell'Impero, la regione possiede un'economia basata sull'agricoltura e, fatta eccezione per il ricco e decadente Regno di Belgrano, mantiene uno stile di vita semplice ancora riconducibile ai valori dei costumi tradizionali precedenti alla Rivelazione del Dio Pavone. Questi territori, relativamente sicuri e liberi per la maggior parte dall'infestazione di creature ostili che popolano altre terre del continente, vengono utilizzati dagli avventurieri come campo d'addestramento per accumulare esperienza girovagando tra le rovine del primo periodo imperiale alla ricerca di tesori nelle numerose necropoli e catacombe nascoste tra i campi coltivati e i centri abitati che conservano sotto di essi il ricordo dell'Antichità.

I Regni Imperiali delle Montagne: undici sono i regni di origine nanica che si spartiscono le vette innevate più alte dell'Impero, arroccati nella catena montuosa di origine vulcanica che percorre verticalmente il continente separando le fertili pianure dell'ovest dalle aride praterie e deserti centrali. L'apparente inospitalità dell'ambiente, composto da ghiacciai che ricoprono le cime dei vulcani spesso ancora attivi e altipiani dove villaggi umani si dedicano alla pastorizia, trae in inganno: è il mondo nascosto nelle pareti rocciose, sfruttato per millenni dai Nani, ad essere vitale e ricco. Il clima dei Regni delle Montagne è freddo per la maggior parte dell'anno con brevi estati tiepide ma è mitigato, specie nei siti dove sorgono le principali città sotterranee, dal calore vulcanico. Ed è proprio tra questi antichi e nobili regni scavati nella dura roccia che si trova la capitale imperiale, Acquanuova, edificata all'incirca al centro del continente a metà della celeberrima Via Federicia, unica strada lastricata alla maniera degli antichi costruita dopo la fine delle guerre civili, che connette Belgrano con Legno Rosso mettendo in comunicazione le due principali metropoli delle coste ovest ed est. I Regni delle Montagne svolgono dunque un ruolo fondamentale di mediazione politica e commerciale tra le due principali regioni dell'Impero, grazie sopratutto alla presenza della capitale Acquanuova, ma possiedono di loro un'importanza vitale: il sottosuolo dell'intera regione è ricco di giacimenti di metalli, pietre preziose, carbone e gas che creano una fitta rete, ancora dopo millenni di sfruttamento intensivo, in larga parte inesplorata.

I Regni Imperiali delle Praterie: solo cinque regni suddividono la sterminata regione, seppure i più vasti dell'Impero, in larga parte disabitati e inospitali. Le praterie e i deserti rocciosi che si estendono a perdita d'occhio al centro del continente sono da sempre stati di difficile gestione per gli Imperatori, i quali hanno provato a più riprese a istaurarvi città con scarsi risultati e clamorosi fallimenti. Eppure, queste lande desolate sono la dimora delle comunità nomadi degli Elfi Minori da tempi immemori: un'esistenza dura, condivisa alle volte con le poche tribù umane abituate anch'esse allo stesso stile di vita, esistenza che fu preferibile alla schiavitù inflitta dagli Elfi Maggiori lungo la boscosa costa est prima dell'Impero. La regione è divisibile in due aree distinte: la prima si sviluppa dal centro fino al nord ghiacciato dell'Impero ed è dominata dalle secche praterie di arbusti che incontrano il confine della costa del continente stretta dai ghiacci perenni, la seconda raggiunge la costa sud, dove le aride distese lasciano il posto al vero e proprio deserto roccioso nel quale anche i nomadi si avventurano di rado. La desolazione dei Regni delle Praterie riserva comunque diverse sorprese per gli avventurieri più esperti che si cimentano nella sua esplorazione: i falliti tentativi di creare centri abitati permanenti hanno lasciato diverse città fantasma attorno ad oasi ora prosciugate e le creature leggendarie che si nascondono in queste distese sono un trofeo ambito.

I Regni Imperiali d'Oriente: nelle rigogliose e fitte foreste della costa occidentale del continente si trovano i sedici regni discendenti dalle antiche città stato elfiche. La regione delle fu il punto d'arrivo della grande migrazione che portò gli Elfi Maggiori a stanziarsi nell'attuale territorio in un'era in cui, secondo i resoconti delle loro narrazioni, l'intero contiente era molto più freddo di quanto non lo sia oggi. Rispetto alla costa occidentale, quella orientale è frastagliata e rocciosa, con numerose insenature e baie che creano porti naturali, mentre il clima risente maggiormente dell'influenza dell'Oceano risultando perennemente umido con inverni molto piovosi ed estati spesso torride per via dei venti stagionali provenienti dal centro del continente. I Regni Imperiali d'Oriente mantengono ancora oggi, sebbene il sincretismo delle quattro culture abbia modificato in parte la mentalità dei Maggiori, le loro caratteristiche elfiche mostrando un equilibrio tra Civiltà e Natura sviluppandosi all'interno delle foreste, piegate secondo il volere degli ingegneri ma non sradicate per accomodare la vita delle metropoli. Il principale regno è senza dubbio quello di Legno Rosso, sede durante la Guerra dei Due Imperatori della capitale, già in posizione di superiorità nel periodo delle città stato come potenza commerciale e marittima di grande rilievo. Non avendo mai ceduto, neppure nei periodi più bui della storia imperiale, il predominio intellettuale, i Regni Imperiali d'Occidente sono alla guida del rinnovamento culturale che coinvolge le varie corti sparse per il continente.



Un Impero, tre capitali:

A causa della sua travagliata storia multimillenaria, l'Impero ha cambiato capitale tre volte e le rispettive metropoli che hanno ospitato il seggio imperiale sono anche le più popolose e prospere del continente. Ognuna delle tre capitali riflette un determinato periodo storico e una determinata volontà politica radicalmente differenti tra loro ma egualmente importanti per comprendere ciò che ha reso e continua a rendere grande l'Impero e le sue genti.

Belgrano: il più antico insediamento umano di cui si abbia memoria e prima capitale dell'Impero, con i suoi quattro milioni di abitanti, Belgrano è comunemente conosciuta per essere la "Città degli Eroi", sede della Compagnia degli Avventurieri e dimora di un considerevole numero di essi all'ombra delle monumentali rovine di un'epoca ormai conclusa. Situata in una vasta e fertile pianura bagnata da diversi fiumi e delimitata oltre che dall'Oceano dalle Montagne della Corona, la prima capitale è ancora considerata dalla gente comune il vero cuore dell'Impero. La megalopoli, benché ridotta solo ad un guscio vuoto della sua grandiosità antica, ha conservato in parte il fascino decandente e gli eccessi dell'Età dell'Oro, oggi alimentati dalle ricchezze e dalle manie degli avventurieri che speso scelgono di ritirarsi proprio a Belgrano per trascorrere la propria vecchiaia nel lusso e nell'ozio sulle nere spiaggie di sabbia vulcanica al caldo sole d'Occidente. La città presenta una pianta caotica e affollata, risultato di due millenni di espansione ininterrotta quando raggiunse gli undici milioni di abitanti, straordinario numero mai più eguagliato in nessun luogo dell'Impero. Ai viaggiatori che vi giungono dal mare, Belgrano presenta subito i quartieri residenziali di origine più recente a ridosso delle sue spiagge dove la schiera delle ville degli avventurieri è interrotta di tanto in tanto dai pochi resti delle fortificazioni dei primi secoli. Subito dopo le spiagge spicca tra gli altri il vasto Quartiere delle Torri, attuale centro urbano e vero cuore di Belgrano, dove hanno sede una selva di corporazioni alleate a quella degli Avventurieri, tra le quali spicca per numero di iscritti e prestigio quella dei Tavernai. Dal nuovo centro della metropoli fino alle Montagne della Corona, si estendono i quartieri della Belgrano monumentale le cui rovine marmoree sono state assorbite dagli edifici attualmente in uso e dove le risaie, gli ulivi e le vigne hanno riconquistato gran parte della pianura. Nonostante gli l'oro portato dagli Avventurieri, la maggiorparte della popolazione vive un'esistenza modesta in quartieri che in altre parti del contiente verrebbero considerati vere e proprie città. A vegliare sulla piana e sui suoi abitanti, i titanici volti scolpiti nelle Montagne della Corona raffiguranti le quattro specie che coesistono nell'Impero, forse l'opera artistica più nota del periodo antico. 

Acquanuova: situata nei pressi delle Montagne Nere, l'impervia regione d'origine dei Nani al centro del contiente, da circa settecento anni Acquanuova, la città degli intrighi politici, è la capitale dell'Impero. In origine roccaforte nanica edificata sulle sponde dell'Acquanuova, vasto lago termale sotterraneo, la metropoli di seicentomila abitanti tradisce la sua origine nanica nella sua architettura spartana ma elegnate mascherata in parte da ampliamenti e aggiunte di stile belgraniano classico ed elfico avvenuti durante i lavori per il trasferimento della capitale da Legno Rosso alla fine del lunghi secoli bui delle guerre civili. Il profondo rinnovamento di Acquanova, che ha portato la sua superficie totale a triplicare, non ha riguardato solamente la parte estetica: rendere una città nanica un ambiente cosmopolita ha richiesto un profondo studio urbanistico per venire incontro alle esigenze di Umani ed Elfi Maggiori e Minori facendo della capitale imperiale l'unica grande metropoli costruita dopo la Rivelazione del Dio Pavone. Le varie ville dei Principi Elettori, che rispecchiano il gusto dei Regni Imperiali a cui fanno capo, sono un vistoso esempio di questa particolare commistione di specie e stili. Molti sono i simboli della sua posizione di guida ed esempio per tutto il continente, primo tra tutti il Foro Imperiale, rielaborazione dell'originale complesso di edifici presente a Belgrano ed andato distrutto nell'ultima guerra civile. Dal periodo Legno Rossiano, la cui eredità più importante rimane quella dell'elezione imperiale, deriva la decisione di un Palazzo Imperiale di dimensioni ridotte e progettato per essere funzionale, integrato nel Foro in quanto non più proprietà esclusiva di una delle tante dinastie ma edificio pubblico. Altri edifici di grande rilievo presenti nella capitale sono la Biblioteca Imperiale dove sono conservate le Leggi e gli Annali, l'Università di Acquanuova, prima mai fondata, e la grande Cattedrale a pianta circolare del potente Ordine della Ruota. Data la ricchezza del sottosuolo, nella metropoli sono presenti le sedi di tutte le corporazioni legate alle attività minerarie e di raffinazione ma anche quelle legate alle attività politiche e giudiziarie.

Legno Rosso: già grande centro culturale e commerciale del continente prima della nascita dell'Impero, la foresta di Legno Rosso fu per gli Elfi Maggiori il cuore della loro civiltà fin dalla loro migrazione sulla costa est. Seconda capitale durante il periodo delle guerre civili, Legno Rosso, che ha continuato anche dopo la fine della sua indipendenza ad esercitare l'antica influenza, viene considerata dalla classe mercantile, per il suo prestigio e la sua vitalità, il polo finanziario dell'Impero. La metropoli, letteralmente intagliata nei tronchi dei tassi marittimi, alberi plurimillenari che possono raggiungere dimensioni tali da superare in altezza qualsiasi torre mai edificata, possiede due milioni emmezzo di abitanti. La foresta dei tassi marittimi si sviluppa lungo una vasta baia dallo stretto accesso che la rende un porto ideale che ha largamente contribuito alla fortuna di Legno Rosso, città dalla profonda vocazione marinaresca. L'architettura della metropoli si unisce alla vita della foresta creando un ambiente in perenne mutamento con il ciclo della Natura e sebbene Legno Rosso sia una delle città più antiche del contiente con i suoi quasi diecimila anni di Storia, appare ogni volta nuova ai viaggiatori che la raggiungono da ogni parte dell'Impero. Tra i suoi alberi affacciati sulla baia le corporazioni mercantili hanno stabilito le loro sedi principali nel luogo in cui le rotte marittime principali incontrano l'ultima tappa della Via Federicia. Malgrado la lunga storia cosmopolita della città, la presenza stabile delle altre specie, in continuo incremento dal periodo in cui divenne capitale, ha posto gli Elfi Maggiori in una situazione di netta minoranza numerica ed ha lasciato segni indelebili a Legno Rosso ed i vari quartieri umani e nanici ne sono la prova. Oggi questo incontro di genti da ogni luogo dell'Impero ha permesso, stimolato dai commerci, di rendere Legno Rosso un ambiente unico nel suo genere e il principale motore della riforma culturale attualmente in corso imponendo il gusto e la raffinatezza tipica degli Elfi Maggiori come modello indiscusso tra gli intellettuali delle principali corti. Se per Umani Nani ed Elfi Maggiori Legno Rosso simboleggia alla perfezione l'idea della cultura comune, per gli Elfi Minori la metropoli rappresenta il doloroso ricordo della loro schiavitù: la florida città fu per millenni il centro della tratta degli schiavi Minori che si estendeva fino a regioni remote del Contiente Sud.


Concludiamo così questa rapida esplorazione geografica sperando che vi aiuti a farvi un'idea quantomeno generale dell'ambientazione geografica de l'Impero delle Taverne. Il prossimo "Vivere nell'Impero" riguarderà invece invece gli usi e costumi di questo mondo dal punto di vista delle persone comuni che in esso conducono le proprie esistenze. Questi aggiornamenti dovrebbero fornirvi informazioni utili per ideare i vostri personaggi giocanti mentre un ulteriore aggiornamento analizzerà la Corporazione dei Tavernai e ciò che significa farne parte concludendo la fase di preparazione dell'ambientazione in vista della campagna vera e propria. Sperando di non avere ulteriori rallentamenti sulla tabella di marcia, al prossimo aggiornamento!

Il Vostro DM