mercoledì 26 ottobre 2011

ANGEL

Continuando la ressegna dei personaggi di Shades of Gray,  è arrivato il momento di ANGEL, una volta noto col nome di Ryan Shaw.
Un personaggio che in questa seconda stagione assume contorni inediti e oscuri: ANGEL, ultimo sopravvissuto del Progetto Peacemaker, è stato l'assoluto protagonista del Progetto Peacekeeping della NATO.
Ho cercato di non rivelare nulla che già non sia stato almeno accennato, gli interrogativi dietro alle decisioni di ANGEL rimangono avvolti nel mistero.






Il Peacemaker Project, cuore occulto dell'America, fu il responsabile della morte di metà della popolazione terrestre durante la pandemia del 1913 conosciuta col nome di "Male Ignoto"; da esso si generarono i sei Peacemakers, forse il punto d'arrivo dell'Evoluzione umana.
Trentasette anni dopo, il Progetto finiva con la scomparsa del senatore Nathan Cohen, suo ultimo custode, lasciando come testimonianza vivente il solo Peacemaker # 3, l'uomo conosciuto col nome di Ryan Shaw.
Alla fine degli anni quaranta, in seno all'Unione delle Repubbliche Socialiste Sudamericane, viene fondato quello che può essere considerato l'erede spirituale del Progetto: l'ENGRENAGEM.
Parallelamente alla Corsa allo Spazio si sviluppa tra i due blocchi una Corsa all'Evoluzione di cui una tappa fondamentale diventa la mappatura del DNA da parte di Watson e Crick nel '53.
E se nella prima il Blocco dell'Emisfero Nord si rivela subito in netto vantaggio, nella seconda l'URSS distacca ben presto la NATO.
Nel 1958, nell'ottica della Guerra Fredda si inserisce il Progetto Peacekeeping  voluto dal presidente Eisenhower ed affidato alla direzione del professor Sadman.
Ryan Shaw, l'ultimo Peacemaker, dopo diciotto anni di un viaggio senza meta alla ricerca di Nathan Cohen, una volta rintracciato dalla NATO, decide di mettere il suo immenso potenziale al servizio dell'Emisfero Nord.
Sotto la guida del professor Sadman, Ryan diviene ANGEL, l'Angelo Custode del Patto Atlantico.
Sadman, da molti definito come il "Leonardo da Vinci del XX secolo", partendo dagli studi di Nikola Tesla per il Progetto Peacemaker recuperati a Miami 1935, sviluppa per ANGEL la tecnologia necessaria per fruttare al massimo l'energia racchiusa dentro di lui.
Nell'Aprile del 1961, a tre anni dall'inizio del Peacekeeping Project, il neo presidente Kennedy decide che è giunto il momento di impiegare ANGEL per rovesciare il regime di Castro.
JFK spera in tal modo di inviare un messaggio forte all'URSS: l'avanzata del Comunismo può e deve essere fermata nell'Emisfero Nord; le nazioni del Patto Atlantico avranno il proprio paladino.
Ma la realtà devia drammaticamente dalle aspettative e speranze dei vertici NATO...
La notte tra il 16 e 17 aprile, la Brigata d'Assalto 2506 del gruppo terroristico LÂMINA sbarca nella baia dei Porci; l'unico agente inviato dalle nazioni del Patto Atlantico è ANGEL.
L'Operazione Zapata inizia con la supremazia assoluta degli invasori: l'intero contingente cubano schierato nella baia viene annichilito nei primi quattordici minuti della missione dal solo ANGEL.
Gli avvenimenti delle successive tredici ore sono noti solamente tramite il comunicato ufficiale dell'Havana: nessuno dei terroristi di LÂMINA è sopravvissuto al contrattacco dell'esercito castrista, la Rivoluzione ha trionfato di nuovo.
Nessuna menzione di ANGEL.
Per i vertici NATO,  desiderosi di insabbiare il loro più grande fallimento nella lotta al Comunismo, risulta disperso in combattimento.
Viene così interrotto bruscamente il Progetto Peacekeeping nella speranza di far cadere nell'oblio il ricordo dell'ultimo dei Peacemakers.
Ma nell'Estate del 1962, ANGEL viene visto sbarcare all'Havana assieme alle forze dell'ENGRENAGEM appena giunte da Brasilia...



giovedì 20 ottobre 2011

El Campesino

Si comincia a fare sul serio!

Ora che la missione è alle porte, è giunto il momento di introdurre coloro che dominano il Mondo al di sotto del Tropico del Cancro: gli ufficiali della casta militare dell'Armada Vermelha, l'esercito dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sudamericane.
Umberto ha preparato per Shades of Gray un png decisamente carismatico: El Campesino, il comandante del vasto contingente inviato da Brasilia a vigilare sui siti missilistici sudamericani installati a Cuba.

Ringrazio ancora Umberto, le soprese che ha in serbo per i nostri protagonisti non sono ancora finite...






Nome reale: sconosciuto, ne usa continuatamente di falsi.
Età: 40 ? (non confermata, c'è chi dice che in realtà ne abbia anche poco meno di 30, portati male).
Luogo di nascita: regione di Atacama, Repubblica Socialista Sudamericana del Cile.
Segni particolari: origini indios.

Profilo: ha rinnegato completamente origini e cultura, usa correntemente l'Esperanto al posto dello spagnolo anche quando non è in servizio (lo spagnolo lo usa solo se ce ne è la stretta necessità, spesso quando lavora in paesi di lingua spagnola pretende che l'interlocutore parli l'Esperanto come lui se è in servizio).
Non ci sono tracce della sua famiglia in alcun documento.
Voci non confermate dicono che la sua famiglia sia stata mandata ai lavori forzati sulle piattaforme oceaniche nell'Atlantico meridionale, lui stesso sarebbe stato il delatore quand'era ancora un ragazzo.
La sua carriera all'interno dell'apparato dell'Inteligência Social, i servizi segreti dell'URSS, è poco chiara.
Se sono vere le voci è probabile che sia entrato come riconoscimento della sua fedeltà, ma non di meno non se ne spiega la rapidissima carriera (ma è anche difficile capire quanto effettivamente è rapida in quanto non se ne conosce la reale età).
Sicuramente i favoritismi e le quote speciale di cui godono le nazionalità non brasiliane (per tenere un equilibrio nel sistema e nella ripartizione dei poteri politici anche tra nazionalità diverse) gli hanno giovato.
Un membro dell'Inteligência catturato dalla NATO ed interrogato a proposito degli altri membri della sezione nella quale operava ha attribuito la sua carriera esclusivamente dal fatto di provenire da una zona sotto-rappresentata.
Non di meno la sua testimonianza sembra essere poco veritiera, anche per la facilità con cui ha parlato.
Sembra che El Campesino (il motivo del soprannome è sconosciuto) abbia avuto almeno tre compagne in passato, ma solo per averci dei figli, si suppone per contribuire alla causa.
Non di meno sembra che sia completamente insensibile a tematiche famigliari e sentimentali (sembra non aver alcun contatto di nessun genere con i figli o con le sue compagne); in realtà proprio sembra non provare alcuna emozione o desiderio personale, stando ai suoi comportamenti osservati mentre era in visita in paesi amici o neutrali, se non come riflesso degli orientamenti di Stato.
É particolarmente pratico nella gestione di componenti tecnologici; questa sua capacità unita a motivi di ordine interno all'Inteligência  hanno spinto le alte sfere di Brasilia ad assegnarlo all'ENGRENAGEM, la sezione di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Armada Vermelha.
Pare in questa occasione per la prima volta abbia dato segni di disappunto per un ordine ricevuto, ritenendo questo incarico un modo per affossare la sua ascesa.
Una barzelletta in voga negli alti ambienti di intelligence della NATO (nel quale El Campesino è considerato un nemico pericoloso a seguito di alcuni colpi attribuiti alla sua unità come il rapimento di varie personalità in paesi amici o il furto di importanti dati tecnologici ed informazioni sensibili) vuole che sia soprannominato "Il Contadino" perchè non passa giorno senza che con la sua falce mieta vittime e risultati.




La fascia che i membri dell'ENGRENAGEM indossano. 

mercoledì 19 ottobre 2011

l'Americano

In vista della sessione di giovedì sera, è venuto il momento di presentare un comprimario molto speciale, un uomo dalle mille identità che parla una sola lingua: quella degli affari!
Un po' gentiluomo, un po' mafioso, l'informatore sul campo della TRIAD UNIT è interpretato da Umberto.






Alcuni lo chiamano Jack, altri James, Juan, John, João, Jake...
Per tutti è semplicemente "l'Americano".
Il nostro uomo è un informatore, il migliore nella sua zona.
Un tempo agente segreto, oggi procura e vende quasiasi informazione a chiunque possa permettersi il suo alto salario.
L'Americano è la figura essenziale per chiunque del Blocco dell'Emisfero Nord voglia avventurarsi al di sotto del Messico.
Sfruttando tutta la sua esperienza e conoscenza del Sudamerica, offre il massimo sostegno ai suoi clienti.
Dotato di un morale tutta sua, non esiste per lui incarico da escudere a priori e non è affatto tirchio quando si tratta di piantare qualche pallottola in testa quando serve.
Continuamente in giro tra le nazioni che compongono l'URSS, il nostro ama vivere nel lusso ostentando i frutti del suo lavoro.
Belle donne, auto sportive, tecnologie d'avanguardia: queste le sue passioni.
Ma chi è veramente costui?
Nel 1946 il nostro aveva 25 anni ed era appena entrato nella CIA (Capital Intelligence Agency) quando la Guerra Globale stava volgendo al termine.
L'anno successivo, a guerra conclusa, la Società delle Nazioni venne smantellata definitivamente e con essa tutte le sue strutture militari e civili.
Fu allora che una moltitudine di agenti CIA venne accusata di crimini contro l'Umanità.
L'Intelligence del defunto Governo Centrale di fatti, nel tentativo di evitare la dissoluzione del superstato, si era macchiata di diversi atti terroristici per tutto il corso della Guerra Globale, cercando di reprimere i movimenti separatisti in Europa e Centro America.
Il giovane ma intraprendente agente finì tra i nomi nella lista nera.
Non importa di cosa venne accusato nè se le accuse fossero fondate o meno, il nostro uomo nel 1947 ignorò deliberatamente l'ordine di rientro quando si trovava a Panama.
Da quel giorno figura nel vasto elenco di ricercati ONU.
Nell'estate del 1962, l'Americano è colui che individua ANGEL tra le fila dell'ENGRENAGEM, la divisione di Ricerca e Sviluppo dell'Armata Rossa, vendendo poi l'informazione a delle sue conoscenze nella NATO.

La squadra se vorrà sopravvivere a lungo in territorio nemico dovrà per forza scendere a patti con lui, ma il prezzo per i suoi servigi potrebbe essere molto alto...

sabato 15 ottobre 2011

Regina Santama Fuéntez

Tempo di png (e personaggi femminili)!
Lasciate vi presenti il resto dei componenti della TRIAD UNIT incaricati  assieme al colonello Bride di fornire supporto a distanza ai nostri protagonisti.
È il turno di Regina Santama Fuéntez, giovane terrorista di LÂMINA, determinata a ritrovare ad ogni costo l'ex partner ANGEL.






Regina Santama Fuéntez è un membro del gruppo terroristico LÂMINA e l'ultima persona ad aver visto ANGEL, alias Ryan Shaw, prima che fosse dichiarato disperso in azione.
Nata nel 1939 a San Juan, Puerto Rico, vi conduce una vita normale e modesta fino a che la guerra non arriva in quell'angolo di paradiso.
Fin dal 1917 parte della Società delle Nazioni e successivamente regione autonoma del commonwealth nordamericaco, Puerto Rico agli inizi del 1960 cade in mano a Cuba durante la sua espansione nel mar dei Caraibi appoggiata dall'URSS.
Il Nordamerica, guidato dall'allora presidente Eisenhower, cercando di evitare un conflitto diretto con Cuba (e di conseguenza con il Sudamerica), invece di richiedere l'intervento NATO per difendere direttamente le nazioni caraibiche alleate, crea e finanzia il movimento di restinza clandestino denominato LÂMINA.
Lo scopo ultimo di LÂMINA (spada in Esperanto) è di destabilizzare ed annientare il neonato regime di Fidel Castro con qualsiasi mezzo a disposizione.  
Fuggita da Puerto Rico assieme alla sua famiglia, Regina si ritrova esule in Florida in uno dei centinaia di campi dì accoglienza allestiti dal governo nordamericano per le popolazioni caraibiche esuli. 
Proprio in quei campi che vengono reclutati membri tra i civili per allargare le fila di LÂMINA facendo leva su sentimenti anti castristi.
Regina, poco più che ventenne, si ritrova ben presto a cercare di entrare nell'organizzazione paramilitare: come per moltri altri rifugiati nelle sue condizioni,  LÂMINA rappresenta per la giovane un tentativo di riscatto dalla vita precaria e senza futuro in un paese straniero.  
Del primo periodo di militanza sappiamo ben poco, ma un anno dopo ritroviamo Regina in prima linea: nell'aprile del 1961 con l'Operazione Zapata alle porte, il governo americano del neo eletto presidente Kennedy è pronto per rovesciare Castro tramite LÂMINA. 
Regina, benchè non figuri tra i soggetti idonei per accompagnare l'unico uomo inviato dal Nordamerica a supportare lo sbarco, viene scelta da ANGEL stesso come suo interprete e partner.
A distanza di un anno, non è ancora stato stabilito con assoluta certezza cosa successe nella notte tra il 16 ed il 17 aprile del 1961; ciò che con certezza sappiamo sono le travagliate vicende di Regina S. Fuéntez.
Dichiarata dispersa in azione, cinque settimane dopo il fallimento dell'Operazione Zapata, Regina viene arrestata della guardia costiera al largo della Florida assieme ad un folto gruppo di cubani che tentavano di giungere clandestinamente in Nordamerica.
Unica sopravvissuta dello sbarco nella Baia dei Porci, una volta identificata dai Servizi Segreti NATO, viene accusata di essere una spia comunista.
La ricostruzione fornita da Regina, lacunosa e confusa, non convince il Comando Centrale che decide di processarla per spionaggio. 
Reclusa a Little Green Island, carcere di massima sicurezza NATO già della Società delle Nazioni,  nell'estate del '62 riceve la visita del colonello ONU in pensione Alexander Bride.
ANGEL non è morto e forse dietro la sua scomparsa si celano verità scomode.
Forte del suo incarico voluto dal presidente in persona, il colonello fa scarcerare Regina ed annnullare il suo processo decidendo di fidarsi di lei come prima di lui aveva fatto Ryan Shaw.
  
Regina saprà ripagare la fiducia riposta in lei e ritrovare Ryan?




domenica 9 ottobre 2011

Shades of Gray: l'inizio di stagione!

Finalmente siamo riusciti a giocare la prima sessione di Shades of Gray! 
La seconda stagione comincia da qui!
La sessione, dal titolo "Première # Issue: TRIAD UNIT, NRF [02.08.1962]" è stata di rodaggio.
In realtà, la storia vera e propria parte dalla prossima volta, "vera" prima sessione.
Questa sera abbiamo fatto la conoscenza dei tre protagonisti e delle loro differenti personalità che si sono scontrate contro il veterano Alexander Bride, loro nuovo mentore.
Il colonello li ha messi subito alla prova, un "test" decisamente insolito per vedere le loro reazioni.
Il riassunto arriverà quanto prima, alla prossima sessione dunque!



martedì 4 ottobre 2011

Laurence Océan

Terzo e ultimo membro della TRIAD UNIT nonchè terzo protagonista!
Uomo pragmatico, Laurence Océan è abituato a comandare: nato nella più famigerata e temuta famiglia di squali del capitalismo, fin da giovane ha avuto la responsabilità di dirigere centinaia di operai nell'estrazione del petrolio in mezzo al mare al largo del Messico.
Un duro lavoro per veri uomini!  






Laurence Océan ha 35 anni, è grande, grosso e molto intraprendente, forse per il nome che si porta dietro. 
Operaio capo e delegato del complesso petrolifero di Cantarell nella baia di Campeche, il più grande del Messico,  che considera ormai la sua casa, trascorre una vita dura e faticosa ma piena di soddisfazioni.
Figlio del maggior capofamiglia  nella nativa Corsica, Laurence appartiene al principale ramo cadetto degli Océan, i magnati del petrolio di origine corsa che esercitano un peso incalcolabile nella politica nordamericana.
Gli interessi di famiglia si sono ridotti drasticamente da quando i comunisti hanno occupato il loro giacimento più importante, quello di Sugar Loaf al largo di San Paolo, negli anni '50. 
Nonostante gli introiti non siano più quelli di un tempo a causa della caduta della Società delle Nazioni, il monopolio sui rifornimenti NATO in Nordamerica consente alla famiglia di mantenere un notevole giro di affari.
Nato a Porto Vecchio ed emigrato negli Stati Uniti nel '30 assieme ad una gran parte del suo clan, da piccolo non ha mai mostrato nessuna attitudine particolare se non quella del comando, per cui il ramo newyorkese della famiglia lo ha messo a capo di quella struttura per affidargli un ruolo importante ma periferico nell'immensa multinazionale. 
Ovviamente Laurence sa che la sua mansione è servita ad allontanarlo dal potere centrale, ma sta aspettando il momento giusto per "scalare la vetta".
Ha una buona educazione, una cultura generale, ma nessuna specializzazione, anche perché nei piani iniziali della famiglia non ne avrebbe avuto bisogno: la sua vita sarebbe dovuta essere legata a filo stretto con la piattaforma. 
Per fortuna qualcosa ha letto e non è un "caprone" completo, ma la maggior parte delle sue nozioni derivano dall'esperienza diretta:  dai numerosi operai centroamericani che lavorano per lui, ad esempio, ha imparato a parlare l'Esperanto (la lingua ufficiale dell'URSS) mentre ha dovuto sapere come si usa un fucile per difendersi dalle incursioni dei pirati. 

Descrizione fisica:
Laurence è alto 1.90, fisico possente e tutto muscoli (100 kg circa). 
Moro, pelle non proprio chiara, ha le braccia forti dovute al mestiere (è il capo ma lavora!). 
Si tiene costantemente in allenamento, anche nella corsa. 
Ha una lunga (15cm) cicatrice sul lato del collo dovuta a un incidente sul lavoro.




domenica 2 ottobre 2011

Kevin Raynold Shaw

Ecco il secondo membro della TRIAD UNIT del Colonello Bride: Kay Shaw, figlio adottivo dell'ultimo dei Peacemakers.
Abituato fin da bambino alla dura realtà di un mondo ostile, seguirà le orme del padre Ryan?






The Captain Pride [Kay Shaw Past] 01.05.1940

Ryan si alzò dolorante per fumare una sigaretta.
Decise di lasciare dormire ancora Lionel che si stringeva all'unica coperta che erano riusciti a trovare.
L'alba cominciava a rischiarare la baia di New York Capital proiettando lunghe ombre.
Laggiù ad Ellis Island i dissindenti del nuovo governo e sostenitori della Società delle Nazioni con le loro famiglie appresso attendevano di essere espulsi dall'America.
Quel luogo, simbolo delle speranze del sogno americano, si era tramutato nella fine di esso per centinaia di migliaia di cittadini.
In lontananza la Statua della Libertà appariva come un'unica e spettrale sagoma nera.
Nella tendopoli montata all'esterno della struttura, ormai al limite, Ryan e Lionel mischiati tra quella gente attendevano di essere imbarcati per l'Europa.
Quello era il piano: non avrebbero più dovuto far affidamento sugli Stati Uniti, per nessun motivo.
L'ultimo dei Peacemakers, osservando la baia ed i suoi segreti inabissati assieme all'ARCA, non poteva non chiedersi cosa avesse guadagnato a combattere per gli ideali di Roosevelt.
Tutto si era rivelato vano: un passato dimenticato, un nemico volatilizzato e una famiglia che forse non era mai esistita.
L'unica ragione di vita rimastagli era inseguire quel bastardo di Cohen e farlo fuori.
E dopo?
Cosa gli sarebbe rimasto?
Forse avrebbe cercato la morte...
"Per Ardua ad astra..." sibilò sotto quell'ombra mentre nella sua testa si ripeteva che avrebbe pensato al dopo solo alla fine della sua missione.
Fu un attimo, un sibilo portato dal vento: il pianto di un neonato.
Ryan si bloccò di scatto cercando con gli occhi il luogo di provenienza: si accorse solo in quel momento di quel fagotto che si muoveva tra i cespugli, come se qualcuno di invisibile l'avesse posizionato proprio in quell'istante.
Si guardò un attimo intorno per essere sicuro di essere solo, poi si avvicino velocemente al neonato.
Era denutrito e quasi in fin di vita.
Riusciva a malapena a fare qualche verso nel stato in cui era, sarebbe sicuramente morto in quelle condizioni.
La corazza di Ryan si spezzò, come se qualcosa avesse fatto breccia.
Due soli al mondo, quella nuova vita condivideva quel suo stesso destino.
Si era già ripromesso di prendersi cura di Lionel, certo, ma lui non era appeso al filo dei ricordi e cosi vicino alla morte.
Ryan sorrise, spense la sigaretta e raccolse il fagotto di stracci.
Si diresse a passo veloce verso Lionel non togliendo lo sguardo da esso, sembrava essersi tranquillizzato o forse era troppo stanco per muoversi.
"Per Ardua ad Astra campione, per ardua ad astra. Sei nato in un mondo difficile, ma ti insegnerò ad arrivare alle stelle..."
Lionel vedendo arrivare Ryan con il fagotto non cercò inutili spiegazioni, ma si limitò a chiedere: "e adesso...?"
"E adesso, torniamo indietro."
I due raccolsero velocemente le poche cose che avevano appresso e si mossero velocemente verso il battello per Manhattan.
Ryan si sedette ad osservare bene il neonato: era un maschietto.

"Benvenuto in America figliolo."


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Kevin Raynold Shaw, abbreviato in Kay, viene addestrato fin da piccolo da Ryan in modo da renderlo il più possibile autonomo ed in grado di seguire il padre in giro per il mondo.
Nel neonato stato  d'Israele viene iniziato al Krav Maga, nell'Han del Pacifico (l'ultimo territorio autonomo di origine imperiale rimasto) all'uso di armi leggere, seppur mostrando una riluttanza verso le armi da fuoco.
Autodidatta, apprende da Lionel, che nel frattempo si è sposato e vive a Dublino, i fondamenti dell'informatica e della meccanica.
Alla soglia dei 16 anni Kay decide di rimanere in Irlanda assieme a Lionel senza continuare ad inseguire i fantasmi del padre.
Quando lo comunica a Ryan, dentro di sè amareggiato, il Peacemaker riparte senza dire nulla lasciando Kay al suo destino.
Da allora non si sono più incontrati.
Il ragazzo sente di essere stato abbandonato per la seconda volta nella sua vita.
Kay per due anni passa da un lavoro ad un altro per pagarsi un piccolo appartamento.
Nel marzo del '59 trova lavoro a Belfast in una società informatica grazie alle referenze dello zio Lionel, nel frattempo diventato scrittore di successo.
Agli inizi del '61 vediamo un colletto bianco dietro alla sua scrivania, al quanto annoiato dal ripetere sempre le stesse operazioni, che reprime l'istinto sviluppato col duro addestramento del padre.
A 21 Kay è un ragazzo molto sveglio, ottimo informatico e aspirante progettista.
L'addestramento di Ryan e gli insegnamenti di Lionel gli hanno donato il sangue freddo e la disciplina necessaria per affrontare qualsiasi momento difficile della vita.
Il ragazzo ama le sfide e gli piace mettersi in gioco sempre.
Sembra aver problemi a relazionarsi con gli altri: non ha molti amici e nessuno l'ha mai visto più di un giorno con la stessa ragazza.
Le persone con cui ha contatti più spesso sono la famiglia di Lionel.
L'ex agente del Dai Nippon Teikoku è rimasto in contatto con Ryan seppure indirettamente e rimane per Kay l'unico tramite per avere notizie del padre.
Kay, addestrato fin da piccolo ad essere cauto e vigile, ha sviluppato una forte diffidenza verso le persone: si aspetta sempre di poter essere tradito, anche in una possibile relazione, e questo non lo fa legare con nessuno.