mercoledì 27 marzo 2013

Atlas Tales 2 # Issue: New Year's Resolution

Eccovi la versione rivista della seconda sessione!
Scusate ancora per il ritardo.
Per i quattro cugini O'Shean è giunto il momento di mettersi al lavoro... 


Nel buio più assoluto, una linea di luce squarcia l'oscurità.
Polvere.

Atlas Tales
2 # Issue
New Year's Resolution

Brendan si porta la mano davanti al naso e alla bocca quando il vecchio Miles Flanaghann spalanca la porta dell'appartamento 505 al quinto piano della palazzina dov'è situato l'Ancient Mariner Irish Pub.
Miles, soddisfatto di aver rifilato il sottotetto ai quattro cugini O'Shean, con voce roca: "Benvenuti in Paradiso, coglioncelli."
Il 505 non è che una grossa stanza vuota con tre brande metalliche su di un pavimento in legno ancora originale.
C'è una specie di cucinino in un angolo e vicino ad esso c'è una porticina con un minuscolo bagno in condizioni quantomai preocupanti. 
Una grossa finestra è chiusa davanti a loro sul lato opposto, unico sbocco sull'esterno.
Un sottile strato di polvere uniforme ricopre tutto l'ambiente, le loro impronte rimangono impresse su di esso.
Finian si avvicina alla finestra per guardare fuori: "Faaaantastico!" il giovane è genuinamente contento: "è molto meglio delle cuccette di quella nave: c'è addirittura una finestra!"
Kenneth è sconvolto: "È uno scherzo... ditemi che è solo un brutto sogno..."
Guardando attraverso i vetri sporchi, la finestra rimanda una visuale fantastica: si possono ammirare le altre palazzine in stile Liberty della strada e oltre il verde del parco.
Sullo sfondo, gli onnipresenti grattacieli della downtown.
"Questo posto è veramente bello! Dai ragazzi, cosa sono quelle facce?" Finian si accorge che non tutti sono d'accordo con lui.
Kenneth:"Come fate... a stare dentro questo stallino per animali?" Paradossalmente, a Kenneth ricorda la visuale di un attico che si affacciava su Central Park e che aveva visto quando stava cercando casa.
Brendan strappa la chiave dell'"appartamento" al vecchio: "Bé, ti sei superato questa volta..."
Brendan fa con la mano il gesto di sparire al vecchio che ricambia con un grugnito incomprensibile di insulti.
Kay poggia lo zainetto vicino alla branda e si getta sul letto: "A domani, Flanaghann."
Brendan chiude la porta con un fastidioso cigolio.
Finian su siede sul primo letto libero posando la sua sacca da viaggio.
A questo punto, Brendan si getta sull'ultima branda rimasta e si rivolge a Kenneth in tono canzonatorio: "sei ultimo! Giocati la brandina con il cuginetto, io non la cedo di certo. Vedetevela tra di voi."
Kay alza il dito medio senza staccare la faccia dal cuscino liso.
Kenneth: "Tecnicamente il marinaio è una persona aggiunta, non un parente... quella specie di letto spetta a me."
Finian: "Nessun problema. Io posso dormire anche per terra, basta che mi troviate un materasso. Meglio di una branda in una nave da carico. La mia schiena è comunque abituata.”
Kenneth: "Non ti manca lo spirito di adattamento vedo..."
Brendan ridacchia: "visto? San Brandano! Dovresti imparare da lui, Kenny."
Finian si alza per far posto a Kenneth.
Brendan, inspirando a pieni polmoni: "sapete di cosa odora questo posto?"
Kay: "Piscio!"
Kenneth: "Sporcizia. Un vero letamaio... sarà pieno di scarafaggi e topi."
Finian: "...di chiuso?"
Brendan: "Avrei voluto dire "Libertà", ma ci avviciniamo abbastanza." 
"Era la mia seconda risposta, sono poetico per essere un marinaio..." dice Finian rimirando il panorama dalla finestra.
Kay si gira supino: "Ma non cambia che puzza di piscio. Finian puoi aprire la finestra?"
"Certo" Finian apre la finestra.
Brendan si mette seduto sul letto: "Bravi, e lasciatela aperta: fa un caldo infernale qui dentro, altro che Paradiso... Comunque, lasciatemi dire una cosa: ok, ok, è un posto di merda, ma non è questo il punto. Il punto è che da qui, adesso, comincia la nostra avventura."
Kenneth: "Allora, qual'è il primo passo verso la nostra emancipazione, "Mr. Guru"?"
Brendan: "Grazie di avermelo chiesto, Kenny. Primo: vi compro dei vestiti per stasera, non voglio vedervi in questo stato penoso. Secondo: andrò a fare visita ad un amico che vive qui. Bé, "amico"... conoscente. Ci servirà l'equipaggiamento giusto. C, mettiamo in atto il piano." 
Kenneth, a Brendan: "Per il vestito ho provveduto anche per te, da un sarto di fiducia: li ho in valigia. Ma esattamente cosa intendi con piano ed equipaggiamento?"
Kenneth, con espressione stupita: "Ah, cazzo, vero! il piano: passo numero... zero?"
Finian: (iniziamo bene...)
Brendan tira fuori uno dei suoi soliti sorrisi smargiassi: "Ah! Vi ho fregati, eh? No, tranquilli: ho un piano, anzi, due."
Finian: "E quale seguiamo?"
Kay: "Scusami il pessimismo Brendan... ma ti vedo abbastanza schizzato perché funzionino..."
Kenneth: "Ma piano per cosa?"
Brendan: "anche se mi ascolterei per ore, non ho voglia di perdermi in giri di parole: questa sera, cari cugini... giusto, sei cugino onorario, Testa Rasata... dicevo: questa sera uccideremo un uomo. O forse una manciata, dipende. Abbiamo due possibilità, due obbiettivi differenti a seconda di cosa sceglieremo. Allora, volete sentire le opzioni 1 e B?"
Kay: "Stai scherzando vero?"
Brendan: "quando parlo di lavoro non scherzo mai."
Kenneth inorridisce:" Se pazzo? vogliamo attirare subito l'attenzione su di noi e farci uccidere dalla Mafia?"
Brendan: "Ma il piano è proprio questo: attirare l'attenzione. Ma con un twist: non la attireremo su di noi."
Kay si siede irritato: "Non avevamo parlato di omicidi, cugino!"
Brendan: "Per che cosa credi siamo venuti fin qui ad Atlas, vendere dolciumi? Sono un criminale. E questo fa parte di quello che faccio. Lo sapevi."
Kay: "Mi va bene tutto tranne strappare la vita ad un uomo... Comprendi?"
Kenneth comincia a capire:" Vuoi uccidere una persona tra due scelte....ergo, vuoi mettere qualcuno contro qualcun altro, giusto?"
Brendan: "Esatto. E per rispondere al mio cuginetto: se ti dico di fare una cosa, tu la fai. Comprendes? Non ti chiedo di andare in giro a sgozzare donne e bambini, ma se c'è da premere un grilletto per coprire le spalle ad uno di noi, devo sapere che puoi farlo. E' ESSENZIALE."
Finian: "Se sono cattivi, non ho problemi ad uccidere. Almeno da parte mia" dice Finian sicuro: "Però faccio schifo a sparare..."
Brendan indica Finian, soddisfatto: "Questo. questo è lo spirito giusto."
Kay: "Difendere è una cosa. Togliere la vita ad un altro uomo è un altra."
Finian: "Dubito non ci sarà da difendersi e basta..."
Brendan: "se ti trovi in una sparatoria, devo sapere che puoi farcela. Lo capisci questo? Ti prometto che non sarai tu a premere il grilletto per uccidere a sangue freddo un uomo disarmato, ma se ci sparano, Dio il Cristo, tu devi sparare a tua volta e per ucciderli per giunta. Sai com'è."
Kay estrae un coltello lasciatogli dal nonno e lo lancia contro il muro di fronte: "Ti va bene come risposta?"
Kenneth: "Sei salito in aereo con quello?!"
Kay: "Quando hai un nonno che è stato un marine, qualche trucchetto lo impari..." 
Brendan: "Mi va bene, cuginetto. tornando a noi... Kenny lo ha subito intuito: voglio che un sasso cada sulla superficie immobile di questo stagno. Quel sasso saremo noi. Ora piccolo preambolo: Atlas non è la località da cartolina che l'Ente Turismo Bahamas ci propina, è un posto selvaggio e pericoloso. Ci sono tre  forze in campo qui quando si parla di cocaina: i rappresentanti dei Colombiani, gli Haitiani da Hispaniola, gli Italiani dalla Sicilia. E poi ci sono i rifugiati Cubani che sono in guerra con gli Haitiani di strada. Ah, I Colombiani e gli Italiani detestano i Cubani. Insomma, un gran casino."
Finian: "Adoro i casini..."
Brendan: "Fare saltare uno delle teste importanti di questi gruppi creerebbe un effetto domino che smuoverebbe tutta Atlas. Questo, come vedremo in seguito, verrebbe tutto a nostro vantaggio. Ora, possibilità A: uccidiamo il rappresentante dei Colombiani e facciamo cadere la colpa sugli Haitiani. Oppure, possibilità 2: uccidiamo il generale Avril dell'esercito Haitiano che "casualmente" sta cercando di entrare nel commercio della droga con i Colombiani e facciamo ricadere la colpa sugli Italiani che notoriamente non vogliono concorrenti. In ogni caso, boom, salterebbe il castello di carte."
Kenneth "Se dobbiamo colpire, colpiamo duramente contro gli italiani che sono la fazione più forte... non c'è ragione di scatenare una guerra tra poveri se non puoi i più forti restano in piedi pronti a prenderne il posto."
Finian: "Concordo. Mettiamo tutti contro gli italiani... li odio quelli!"
Kay: "Ragazzi, che ne dite se restiamo vivi invece?"
Brendan: "Ci resteremo vivi, giurin giurello." poi aggiunge: "Proprio in questo momento ci è in corso un incontro tra Italiani, Haitiani e Colombiani alla Marina di Atlas per cercare di creare un nuovo canale per la droga passante per Haiti. Stasera festeggeranno tutti assieme il Capodanno e il più che probabile buon esito della trattativa. E questa sera, colpiremo."
Finian: "Con cosa? Colpiamo di fino, o con fuoco e fiamme?"
Brendan si stende sulla branda: "Colpiremo Italian Style."
Kenneth, sarcastico:"Vuoi lupanarli?"
Brendan ride: "Fuori moda! No: spediremo il generale Prosper Avril in orbita. Botti di Capodanno cugini miei. E ci andremo pesante: faremo saltare l'elicottero del generale, la sua scorta e quel simpatico bastardo tutto in un colpo solo."
Kenneth: "Per far saltare un elicottero militare ci vorrà ben più di un paio di botti di Capodanno... almeno un Bazooka..."
Brendan: "E qui entra in gioco il mio "amico": è stato lui a informarmi sulla situazione in città. Quest'uomo vive qui in esilio dalla sua isola da parecchi anni ormai. Diciamo che Castro lo vedrebbe bene sotto qualche metro di terra."
Kenneth: "Per la riuscita, servirebbe un'auto scoperta veloce, e delle informazioni sul tragitto e gli orari dell'elicottero."
Finian: "non vedo l'ora...se avremo un lanciarazzi poi!"
Kay: "Non credo serva essere cosi plateali..."
Brendan: "Questo è vero, ma io voglio rischiare: devono vederlo tutti. Lo colpiremo proprio sull'eliporto  dell'Atlas Marina Resort" il giovane consulta velocemente un biglietto da visita dove si è segnato tutto: "Ho prenotato un tavolo per le undici, giusto in tempo per il brindisi..."
Kenneth, guardando i suoi cugini: "Questo piano è folle... siete sicuramente più adatti di me per tutto questo."
Brendan: "Allora non ci siamo capiti prima, mi scuso" sospira e si alza in piedi: "voi siete i miei compagni di cella, si vince inseme, si perde inseme" si stiracchia: "e poi il lanciarazzi pesa."
Finian: "Dai, vieni! Più siamo, meno probabilità di morire ci sono!"(non ne sono proprio convinto...)
Brendan: "La seconda fase di questo brillante piano arriva dopo... ma perché riempirvi la testa di inutili dettagli? Prima si accoppa il generale, poi prepariamo il passo successivo."
Kenneth, non entusiasta di essere stato tirato dentro: "Giusto, il lanciarazzi. Come intendi portarlo dentro il locale? Non mi freghi Brendan, dillo ora il piano e se è fattibile ci sto..."
Finian: "Immagino la risposta: nascosto nel brodo, no?"
Brendan: "Ok, ecco come: si da il caso che i cubani siano un po' dappertutto qui ad Atlas, anche nell'ambiente del catering e simili. Il mio amico, che chiameremo semplicemente "il mio amico", potrebbe fare entrare anche un cazzo di carro armato in quel resort grazie ai suoi piccoli e unti compañeros. Certo, poi gli dovremo un favore... ma possiamo vivere con questo peso, immagino..."
Finian: "E noi, sul tetto, abbattiamo elicottero e cattivo in un colpo solo?"
Kenneth: "Dopo? Come ce ne andiamo da quella polveriera?"
Kay: "E se il tuo amico ci frega?"
Brendan mette le mani avanti: "Calma! La particolarità del Marina Resort, oltre che essere uno degli ambienti più esclusivi dello stato, è quello di avere un enorme giardino pensile sostenuto dai tre grattacieli che formano il corpo principale del complesso: lì sopra si festeggerà il capodanno tra vip e quant'altro. L'eliporto è proprio su uno di questi tre grattacieli. Noi, dalla terrazza, faremo fuoco. E, no, non credo che il mio amico ci fregherà... almeno... un po' di fiducia nel genere umano per Dio."
Finian: "Fantastico. si mangia anche in questo posto?"
Brendan: "il loro cenone è leggendario... e anche il loro buffet."
Kenneth:"Di sicuro, meglio di questa bettola..."
Kay: "Sono io che penso a pararti il culo: procuratemi la planimetria di quel complesso, mi studio ogni possibile uscita."
Brendan: "Il tempo stringe, ma credo di potertela procurare. Allora ragazzi, ce la possiamo fare ad abbattere questo elicottero?"
Finian annuisce.
Kenneth: "Il terrorista sarebbe stato più pratico in queste cose... ma se va fatto, per Dio, facciamo saltare quel maledetto elicottero!"
Brendan guarda l'orologio, segna le quattro del pomeriggio: "Ok, ecco il programma delle prossime ore: farò visita al mio amico per l'equipaggiamento, intanto Kenny porterà Kevin e Testa Rasata a trovarsi uno straccio di vestito decente. Vi verrò a prendere per andare alla Marina, il mio amico ci farà consegnare dentro al resort il necessario, festeggeremo la mezzanotte attendendo che il generale riparta e inizieremo l'anno nuovo col piede giusto."
Finian: "Perfetto. Un inizio col botto, ovviamente."
Brendan: "Visto che faccio la spesa, altre richieste in particolare?"
Kay:"un coltello tattico e una Glock con silenziatore. E' tutto quello che mi serve."
Kenneth: "Procurami una Colt Detective Special, mentre io porto questi buzzurri a comprarsi un vestito... e anche una fondina."
Kay: "Buzzurro ci sarai tu, cugino. Odio i tipi con la puzza sotto il naso."
Finian: "Per me la pistola più facile da usare che riesci a trovare! Non sono sono un tiratore scelto francamente..."
Brendan si avvia alla porta: "Roger. Massimo due ore e sarò di ritorno. Vi porterei ma il mio amico è piuttosto diffidente verso i volti nuovi: comincia ad invecchiare pure lui..."

Uscito Brendan, gli altri tre rimangono per qualche minuto in silenzio a fissarsi, non sapendo bene cosa dirsi.
Poi, Kay rompe il ghiaccio rivolgendosi a Finian:"E così, non sai sparare?"
Finian: "Non ho detto così, ho detto che..."
Kay lo interrompe: "A quello possiamo rimediare. Nel mentre, fammi vedere come maneggi una lama" il ragazzo indica il coltello conficcato sulla parete: "Prendilo e prova a lanciarlo, il tuo bersaglio è il foro."  
Finian impacciato stacca il coltello dalla parete.
Kenneth vuole godersi la scena.
Kay: "Kenny, stiamo distanti da lui."
Kenneth fa qualche passo indietro.
Finian  si allontana dalla parete e cerca di lanciarlo prendendolo dalla lama, mirando al foro.
Kay:"La presa è buona."
Finian lancia il coltello con forza e sente la lama scivolare malamente dalle dita.
Il coltello cade a terra poco distante da Finian. 
Per fortuna la lama scivola bene non ferendo la mano del marinaio.
Kay, in tono ironico: "Ok lavoreremo pure su questo, te lo prometto."

Ormai il giorno è prossimo alla fine.
Anche se ad Atlas è sempre Estate, è pur sempre Inverno nell'emisfero nord.
Un grande sole rosso affonda dietro all'intrico di palazzi della downtown riflettendosi sulle vetrate dei grattacieli.
Lungo la Kennedy Road di Little Green, a circa una mezz'ora di cammino dall'Historical City, la calca è massima.
Little Green, il quartiere che ti lascia a corto di verdoni.
Ovunque, le luminarie e gli addobbi del Natale appena trascorso creano un particolare contrasto col clima caraibico della metropoli.
Migliaia di turisti si accalcano nella strada e nei negozi della metà più ambita dello shopping cittadino; gente ricca: sud giapponesi, tedeschi e arabi.
Tutti si agitano nella frenesia dell'ultimo giorno dell'anno.
A fatica i tre cugini cercano di avanzare tra la folla per tornare a quel sottotetto che non si può definire appartamento.
Nonostante i propositi di non spendere più del necessario, alla fine Kenneth ha agghindato a dovere i due più o meno cugini per la serata spendendo una piccola fortuna del budget messo a disposizione dallo Zio Ross.
Mentre i tre, sacchetti e pacchi degli acquisti appresso, finalmente riescono a ritornare nel loro quartiere, un taxi gli si accosta.
Abbassato il finestrino, si affaccia Brendan, di ritorno dalla sua visita all'amico molto prima del previsto: "Montate, ho nuove informazioni inaspettate!"

Brendan fa caricare gli acquisti e i cugini sul taxi per ripartire a razzo.
Aggiunge solo un: "Non so se questa è una buona notizia o una cattiva..."
Kay:"Spara."
Finian: (non voglio saperlo...)
Kenneth: "Fammi indovinare, hanno anticipato l'arrivo alla Marina?"
Brendan: "La partenza, per essere esatti. Questo vuol dire che il generale non si fermerà per Capodanno, ma ripartirà per Port-au-Prince per le undici di questa sera. Pare che le trattative con i Colombiani non siano andate come previsto e questo lo abbia indispettito."
Finian: ""Oh mamma". Per dirlo come gli italiani."
Brendan: "Abbiamo una scusa più che plausibile per far finire nel sangue l'incontro, ma credo che dovremo... uhm... cambiare bersaglio..." il giovane uomo si passa una mano tra i capelli già spettinati: "Fatemi ragionare... piano 3C: gli Haitiani fanno fuori gli Italiani perché la trattativa è fallita. Non avrei voluto toccare direttamente gli Italiani, ma dobbiamo osare."
Finian: "Non male, e come si fa?"
Brendan: "Gli spariamo un missile in culo, il piano non cambia, dovremo solo aggiustare il tiro: non mireremo all'elicottero, ma alla terrazza con gli Italiani. E lo faremo prima che Avril lasci la Marina: dovrà sembrare che il missile sia provenuto da quella angolazione!"
Kenneth, pensieroso: "La cosa si fa complicata."
Finian: "SE funziona, sarà un colpo da maestro!"
Brendan: "Lo faremo funzionare... i festeggiamenti dovranno rimandare, abbiamo una terrazza da far esplodere prima delle undici di sera."
Kenneth: "E se invece facessimo saltare il generale perché gli Italiani si sono sentiti offesi dal suo comportamento lasciando invariato il piano? Gli Italiani sono gente focosa. "Uomini d'Onore" si definiscono..."
Finian: "Secondo me si complica non poco il piano... come concetto, intendo."
Brendan: "E' la prima cosa che mi era venuta in mente, ma ci sarebbe un errore logico: è il generale ad essere adirato per il comportamento di quei terroni, non il contrario. E i Colombiani lo sanno..."

Il taxi ne frattempo scivola nel traffico della città, verso la North Bay Area.
I grattacieli degli anni quaranta e cinquanta lasciano il posto al vetro e all'acciaio delle nuove strutture, ancora più impressionanti al calar della notte.
Il taxi si prima del perimetro esterno della Marina permettendo ai quattro di scendere senza essere notati dal circuito di sicurezza.
Brendan con tutta la gentilezza di cui è capace, butta pacchi e sacchetti dello shopping in un fosso: "non ci serviranno questi, mi spiace ragazzi..."
Kenneth: "Che spreco..."
Oltre il perimetro di recinzione si estende l'Andros Marina Resort con i suoi ampi padiglioni e torri dalle sfavillanti luci che rischiarano la notte.
Un furgoncino del catering si avvicina a fari sparati verso di loro.
Brendan: "Piano 1Delta: ci facciamo consegnare CON il lanciamissili."
Il furgoncino si ferma proprio davanti ai quattro.
Finian: "E dove ci consegnano?"
Brendan: "Direttamente nel parcheggio sotterraneo del resort: useremo l'ascensore e il montacarichi di servizio per raggiungere la vetta della Torre A, quella dell'eliporto."
Brendan apre il retro del furgone invitando gli altri a montare a bordo per richiudere subito dopo il portellone dietro di loro.
In mezzo ad altre casse di frutta tropicale fresca, si trova una grande cassa di legno.
Kay:"Hai portato ciò che ti ho chiesto?"
Brendan: "è tutto lì dentro, lanciarazzi incluso."
Kenneth: "Aprilo, è meglio che il nostro esperto in cose militari dia un occhiata."
Kay apre la cassa e la rovista.
Nel mentre, il furgoncino riparte.
Il lanciamissili è un FIM-43 Redeye in dotazione all'Esercito degli Stati Uniti.
Sotto di esso, tutto il resto dell'armamentario.
Brendan si toglie di tasca una piantina stropicciata e la passa a Kevin: "Mi sa che dovrai portartela dietro."
"Ok, la controllo subito." Il ragazzo inizia a studiarla.
Kenneth: "La cosa difficile è uscire dal palazzo senza far notare il piccolino qui... Non è salutare girare con un lanciarazzi dopo un'esplosione."
Brendan: "Dovrete inventarvi qualcosa sul momento. Io sarò i vostri occhi dall'altra parte, sulla Torre C: vi informerò sui movimenti degli Haitiani. Voi tre portate il lanciarazzi sulla A e aspettate che vi dia il segnale. Tutto deve essere in sincronia perfetta."
Finian: "Qualcuno sa come montarlo?"
Brendan: "Se ci riescono i militari, non sarà difficile immagino."
Kenneth: "Ho i miei dubbi."
Brendan guarda gli altri O'Shean per qualche istante, le loro espressioni dicono tutto: "Avete capito il piano? Lo so, ma non guardatemi così. Come proposito per l'anno nuovo cercherò di fare meno casino con i piani, promesso."
I quattro sentono il furgoncino fermarsi.
Kenneth:"Kay sarà più indicato per coordinare la faccenda, sembra esperto."
Finian: "Speriamo bene..."
Kay: "Io ve lo monto. Il grilletto lo preme il signor marinaio."
Kenneth: "Per sbarazzarcene lo faremo cadere giù dalla torre: sembrerà che gli Haitiani lo abbiano gettato via dopo averlo usato.... noi andremo correremo ai piani inferiori. C'è qualcuno che parla spagnolo?" (Quanto vorrei essere ad Aspen...)
Finian: "Io parlo spagnolo. E sì, premerò il grilletto."
Kay monta la Glock. "Sento puzza di guai stasera..."
Brendan: "Ah, e indossate questi." il giovane passa ai tre delle uniformi blu scuro del personale del catering mentre si toglie rapidamente la giacca e la camicia: "meglio che niente."
Anche gli altri tre seguono il suo esempio cambiandosi in fretta e furia.

Brendan apre il portellone del camioncino come se fosse un sipario e la luce abbagliante della festa di Capodanno più esclusiva di tutte le Bahamas li avvolge nel suo abbraccio.
Adesso, non resta che scalare quella montagna per raggiungere il Paradiso.
Tutti gli attori sono ai loro posti, lo spettacolo sta per cominciare.

E ormai, mancano solo cinquantotto minuti.

1 commento:

  1. Voglio la terza che è più gasante XD

    Comunque la stiamo creando davvero bene questa storia.

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