sabato 31 agosto 2013

Gabriel Wolfe

Tempo di presentare anche il terzo pg.
Per permettere a Lello di partecipare ho dovuto preparagli io il background in modo da consentirgli di incastrarsi il meglio possibile in Utopia.
Ho comunque preso spunto da quello che aveva elaborato e noterà sicuramente i diversi rimandi presenti, espliciti o sottointensi.

Spietato con i criminali ma leale nei confronti degli indifesi, il Ranger Gabriel Wolfe ha fatto della Giustizia la sua ragione di vita.




Gabriel Wolfe nacque a San Antonio, Texas una primavera di trentacinque anni fa.
A quel tempo il Texas faceva parte del Messico e ne costituiva il confine nord-ovest, ancora largamente disabitato.
Il padre di Gabriel, Samuel Wolfe, vi giunse dal Tenessee nel 1824 durante il periodo in cui il governo messicano stava attuando una politica favorevole all'immigrazione allo scopo di popolare rapidamente la regione.
Nel sangue di Gabriel scorrono diverse origini: quella anglo-irlandese paterna e quella ispanico-nativo americana della madre Veridad.
L'infanzia di Gabriel trascorse serena fino a quando la guerra non arrivò alle porte di casa: nel 1835 scoppiò la Guerra d'Indipendenza Texana nella quale il padre fu trascinato dal suo spirito libero quando il fronte giunse a San Antonio l'anno successivo.
Nella battaglia di Alamo, una missione cattolica poco distante dalla cittadina e trasformata in forte dagli indipendentisti texani, Samuel trovò in fine la morte. 
La guerra fu devastante per San Antonio.
Il Texas era diventato uno stato indipendente ma la cittadina aveva perso due terzi della propria polazione e il periodo immediatamente successivo alla rapida ma sanguinaria rivoluzione fu estremamente duro per ciò che rimaneva degli Wolfe.
Gabriel crebbe per volere della madre sotto la guida di padre Cristóbal Morales nella missione dei Cappuccini di San Antonio nella speranza che un giorno prendesse i voti.
Ma la guerra era pronta a comparire nuovamente nella vita di Gabriel.
Nel 1846 la Guerra messicano-statunitense, scatenata dall'annessione del Texas da parte degli stati Uniti l'anno precedente, infuriava nella regione.
Il giovane, che mai aveva dimenticato i torti subiti da parte dell'esercito messicano, era deciso a fare giustizia e si arruolò negli ausiliari dell'esercito.
I due anni di guerra non furono per Gabriel più duri degli anni di miseria o della vita all'interno del seminario ed anzi il rigore dell'esercito era per lui qualcosa di affine alla sua personalità.
A conflitto concluso, decise di intraprendere la carriera di tutore della legge: durante la guerra venne in contatto con coloro che più di tutti rappresentavano lo spirito del Texas, i Ranger.
I Texas Ranger, impiegati come ricognitori e in atti di guerriglia contro l'esercito messicano, rappresetavano per Gabriel la massima realizzazione degli ideali in cui credeva.
Divenne uno di loro e, impiegato sullo sterminato e inospitale confine col Messico, poté dedicarsi per quindici lunghi anni a ciò che più gli era congeniale: la difesa del suo Texas contro i banditi messicani e gli indiani che minacciavano le comunità di frontiera.
Per la popolazione un eroe, per i messicani un criminale col distintivo, Gabriel Wolfe si fece una reputazione a colpi di fucile.
Ma la guerra civile cambiò tutto: quando la divisione dei ranger texani venne divisa dagli ideali politici, Wolf cadde nella più profonda disperazione, incapace di compiere la scelta di schierarsi con la propria terra o con la propria nazione.
Deluso da entrambi gli schieramenti in campo, nessuno ha veramente idea di che fine fece il ranger Wolfe: i suoi nemici sostengono che sia diventato un ubriacone solitario, la leggenda polare vuole che sia morto combattendo contro i Nordisti... 
A volte però, si può anche cabiare vita.


Trivia:
Il cognome "Shaw", onnipresente nei pg di Lello, in gaelico vuol dire "lupo"; il rimando è esplicito in questo caso senza essere invadente.

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