lunedì 5 maggio 2014

La leggenda dei Tre Pini


Buonanotte cari campeggiatori,
insonne, non mi resta che raccontarvi una storia mentre il fuoco del campo diviene brace.
Chiunque visiti la cittadina nota la presenza di un'immagine ricorrente, quella dei Tre Pini, già simbolo di Hidden Creek dal tempo del suo primo insediamento e adesso logo del Pinewood Sawmill Museum; ma da dove deriva tale effigie?

Trasformata in parabola ammonitrice dalla lente Cristiana, la leggenda dei Tre Pini emana ancora, sebbene celata sotto i cambiamenti avvenuti nel tempo da parte dei nuovi abitanti di queste terre, l'aura mistica dell'originale racconto Objiwe:


Sulle sponde del lago Skyeye vivevano tre fratelli. Un giorno, venuti a conoscenza che alla sorgente del fiume nascosto risiedeva nel suo rifugio un vecchio sciamano, potente mago, in grado di esaudire i desideri di chi fosse riuscito a raggiungerlo, decisero di intraprendere un viaggio rischioso nel sottosuolo per incontrarlo.

Il primo fratello era molto alto, decisamente più dei suoi compagni, e vanitoso della sua statura. Nonostante fosse già sopra tutti gli altri abitanti della riva del lago,  il suo desiderio era quello di essere ancora più alto, tanto da superare qualsiasi uomo o donna.

Il secondo fratello invece era molto pigro, decisamente più dei suoi compagni, e insofferente ai doveri. Passava il giorno a bighellonare nella foresta senza meta sfuggendo il più possibile alle responsabilità; il suo desiderio era quello di essere per sempre libero dalla fatica del lavoro.

Il terzo fratello era angosciato dal pensiero di invecchiare, decisamente più dei suoi compagni, e non passava ora della giornata senza che pensasse al decadimento del suo corpo. Il suo desiderio era quello di vivere una lunga vita nella giovinezza, senza più il terrore della vecchiaia.

Così i tre fratelli si misero in viaggio e con la loro canoa cominciarono a risalire il sinuoso e inquieto fiume fino all'imboccatura del mondo sotterraneo alla ricerca del rifugio dello sciamano. Si inoltrarono nell'oscurità dove riposavano gli spiriti del sottosuolo e, prestando estrema attenzione a non ridestarli, navigarono fino alla sorgente del fiume dove era piantata la tenda dello sciamano.

L'anziano uomo, che conosceva i segreti degli spiriti e poteva influenzare le loro azioni, accolse calorosamente i tre fratelli, non ricevendo mai visite in quel luogo remoto, e gli offrì di che nutrirsi ascoltando poi il motivo della loro visita. I tre rimasero sopresi della facilità con cui lo sciamano accettò di esaudire i loro desideri e, ben felici di essere stati ascoltati, riempirono il vecchio mago di lodi. Lo sciamano disse loro di tornare nel mondo superiore e di recarsi nella foresta: fatto questo, i loro desideri si sarebbero avverati. Ritornati dal loro viaggio, i tre, ansiosi di vedere i propri deisideri realizzati, di corsa si inoltrarono nella foresta.

Il primo fratello, che desiderava essere più alto di qualsiasi uomo o donna, fu il più alto pino della foresta e la sua verde chioma spiccava ritta tra le cime degli altri alberi. 

Il secondo fratello, che desiderava essere libero dal lavoro, fu il pino con le radici più profonde tra gli alberi della foresta, pronte a nutrirsi costantemente della terra circostante.

Il terzo fratello, che desierava una lunga vita priva della preoccupazione della vecchiaia, fu il pino più robusto e vitale della foresta, l'albero un albero dal tronco spesso resistente.

Se vi recate nella foresta forse potreste ancora scorgere i Tre Pini, l'uno accanto agli altri, e, se il vento soffia tra le loro chiome, potrete ancora sentirli mormorare parole di rammarico per la loro stoltezza.  

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