domenica 2 ottobre 2011

Kevin Raynold Shaw

Ecco il secondo membro della TRIAD UNIT del Colonello Bride: Kay Shaw, figlio adottivo dell'ultimo dei Peacemakers.
Abituato fin da bambino alla dura realtà di un mondo ostile, seguirà le orme del padre Ryan?






The Captain Pride [Kay Shaw Past] 01.05.1940

Ryan si alzò dolorante per fumare una sigaretta.
Decise di lasciare dormire ancora Lionel che si stringeva all'unica coperta che erano riusciti a trovare.
L'alba cominciava a rischiarare la baia di New York Capital proiettando lunghe ombre.
Laggiù ad Ellis Island i dissindenti del nuovo governo e sostenitori della Società delle Nazioni con le loro famiglie appresso attendevano di essere espulsi dall'America.
Quel luogo, simbolo delle speranze del sogno americano, si era tramutato nella fine di esso per centinaia di migliaia di cittadini.
In lontananza la Statua della Libertà appariva come un'unica e spettrale sagoma nera.
Nella tendopoli montata all'esterno della struttura, ormai al limite, Ryan e Lionel mischiati tra quella gente attendevano di essere imbarcati per l'Europa.
Quello era il piano: non avrebbero più dovuto far affidamento sugli Stati Uniti, per nessun motivo.
L'ultimo dei Peacemakers, osservando la baia ed i suoi segreti inabissati assieme all'ARCA, non poteva non chiedersi cosa avesse guadagnato a combattere per gli ideali di Roosevelt.
Tutto si era rivelato vano: un passato dimenticato, un nemico volatilizzato e una famiglia che forse non era mai esistita.
L'unica ragione di vita rimastagli era inseguire quel bastardo di Cohen e farlo fuori.
E dopo?
Cosa gli sarebbe rimasto?
Forse avrebbe cercato la morte...
"Per Ardua ad astra..." sibilò sotto quell'ombra mentre nella sua testa si ripeteva che avrebbe pensato al dopo solo alla fine della sua missione.
Fu un attimo, un sibilo portato dal vento: il pianto di un neonato.
Ryan si bloccò di scatto cercando con gli occhi il luogo di provenienza: si accorse solo in quel momento di quel fagotto che si muoveva tra i cespugli, come se qualcuno di invisibile l'avesse posizionato proprio in quell'istante.
Si guardò un attimo intorno per essere sicuro di essere solo, poi si avvicino velocemente al neonato.
Era denutrito e quasi in fin di vita.
Riusciva a malapena a fare qualche verso nel stato in cui era, sarebbe sicuramente morto in quelle condizioni.
La corazza di Ryan si spezzò, come se qualcosa avesse fatto breccia.
Due soli al mondo, quella nuova vita condivideva quel suo stesso destino.
Si era già ripromesso di prendersi cura di Lionel, certo, ma lui non era appeso al filo dei ricordi e cosi vicino alla morte.
Ryan sorrise, spense la sigaretta e raccolse il fagotto di stracci.
Si diresse a passo veloce verso Lionel non togliendo lo sguardo da esso, sembrava essersi tranquillizzato o forse era troppo stanco per muoversi.
"Per Ardua ad Astra campione, per ardua ad astra. Sei nato in un mondo difficile, ma ti insegnerò ad arrivare alle stelle..."
Lionel vedendo arrivare Ryan con il fagotto non cercò inutili spiegazioni, ma si limitò a chiedere: "e adesso...?"
"E adesso, torniamo indietro."
I due raccolsero velocemente le poche cose che avevano appresso e si mossero velocemente verso il battello per Manhattan.
Ryan si sedette ad osservare bene il neonato: era un maschietto.

"Benvenuto in America figliolo."


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Kevin Raynold Shaw, abbreviato in Kay, viene addestrato fin da piccolo da Ryan in modo da renderlo il più possibile autonomo ed in grado di seguire il padre in giro per il mondo.
Nel neonato stato  d'Israele viene iniziato al Krav Maga, nell'Han del Pacifico (l'ultimo territorio autonomo di origine imperiale rimasto) all'uso di armi leggere, seppur mostrando una riluttanza verso le armi da fuoco.
Autodidatta, apprende da Lionel, che nel frattempo si è sposato e vive a Dublino, i fondamenti dell'informatica e della meccanica.
Alla soglia dei 16 anni Kay decide di rimanere in Irlanda assieme a Lionel senza continuare ad inseguire i fantasmi del padre.
Quando lo comunica a Ryan, dentro di sè amareggiato, il Peacemaker riparte senza dire nulla lasciando Kay al suo destino.
Da allora non si sono più incontrati.
Il ragazzo sente di essere stato abbandonato per la seconda volta nella sua vita.
Kay per due anni passa da un lavoro ad un altro per pagarsi un piccolo appartamento.
Nel marzo del '59 trova lavoro a Belfast in una società informatica grazie alle referenze dello zio Lionel, nel frattempo diventato scrittore di successo.
Agli inizi del '61 vediamo un colletto bianco dietro alla sua scrivania, al quanto annoiato dal ripetere sempre le stesse operazioni, che reprime l'istinto sviluppato col duro addestramento del padre.
A 21 Kay è un ragazzo molto sveglio, ottimo informatico e aspirante progettista.
L'addestramento di Ryan e gli insegnamenti di Lionel gli hanno donato il sangue freddo e la disciplina necessaria per affrontare qualsiasi momento difficile della vita.
Il ragazzo ama le sfide e gli piace mettersi in gioco sempre.
Sembra aver problemi a relazionarsi con gli altri: non ha molti amici e nessuno l'ha mai visto più di un giorno con la stessa ragazza.
Le persone con cui ha contatti più spesso sono la famiglia di Lionel.
L'ex agente del Dai Nippon Teikoku è rimasto in contatto con Ryan seppure indirettamente e rimane per Kay l'unico tramite per avere notizie del padre.
Kay, addestrato fin da piccolo ad essere cauto e vigile, ha sviluppato una forte diffidenza verso le persone: si aspetta sempre di poter essere tradito, anche in una possibile relazione, e questo non lo fa legare con nessuno.




3 commenti:

  1. E fuori due.
    Ho dovuto fare qualche rimaneggiamento col background ma alla fine sono soddisfatto, spero vada bene anche a Lello!
    Prendendo a paragone il bg di Sid ho cercato di rendere il pg più equilibrato.
    Non ho toccato i tratti importanti, l'ho solo reso più "umano".
    Mi sembra un ottimo risultato!

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  2. Tranquillo è ottimo. Mi piace e va bene. Tanto io ho aggiunto in più per poi farlo adattare meglio a te nella storia. Comunque un grande risultato.

    Lello

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  3. Meno male!
    Vedrai, siete un gruppo ben assortito.
    Adesso sto finendo di integrare il background che mi ha spedito Gigi, domani la squadra è pronta!

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