venerdì 22 febbraio 2013

Kenneth O'Shean

Ed è di nuovo quel momento.
Stanotte vi presento il secondo protagonista di Pax Americana II: Atlas Tales, un giovane avvocato di New York che tenta di raggiungere la vetta dell'alta società: Kenneth O'Shean, legale consociato del clan e uomo ambizioso.



Kenneth O'Shean

Età: 27
Capelli: Castani
Occhi verdi: Verdi
Lavoro: Avvocato, occasionalmente Broker.

Cresciuto nei bassi fondi di New York, Kenneth è il figlio di John O'Shean, membro del clan O'Shean, una potente famiglia di mafiosi irlandesi operanti a New York. 
Era un ragazzino gracile e di salute cagionevole, spesso picchiato dai bulli di quartiere, tra cui i cuginetti e gli altri figli di membri dell'organizzazione.
Il padre era un alcolizzato e violento, la madre era una donna fragile e remissiva.
A 6 anni la madre morì "cadendo dalle scale" e poco tempo dopo anche suo padre passò a miglior vita, ritrovato accasciato in un vicolo con 2 colpi di calibro 38 nel petto, probabilmente rimasto vittima di un regolamento di conti tra bande rivali, mentre tornava a casa dopo l'ennesima sbronza.
Fu adottato dalla zio paterno Bran che viveva nel palazzo del capofamiglia Brendan O'Shean, il nonno di Kenneth.
Crescendo si accorse che il retaggio irlandese, la vita di strada e nei bassi fondi non facevano per lui; a 13 anni ottenne una borsa di studio statale e ottenne la possibilità di frequentare delle scuole private, abbandonando così il degrado dell'istruzione pubblica americana.
Il severo nonno paterno intuì che in lui c'era un potenziale diverso rispetto al comune ragazzo di quartiere.
Incoraggiò i suoi studi e con i suoi agganci e intimidazioni gli trovò un posto ad Harvard.
Dopo essersi laureato, Kenneth cominciò a occuparsi di qualche faccenda giuridico amministrativa e talvolta economica del clan associandosi all'anziano legale di famiglia. 
Oggi il suo desiderio è quello di ritagliarsi un posto prestigioso nell'alta società americana.

2 commenti:

  1. Sei stato decisamente veloce!
    C'è da dire che quel sorriso di autocompiacimento ci sta da dio.

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  2. Quella faccia!
    L'espressione DOVEVA essere quella da "io sono io e voi non siete un cazzo".
    Con obbiettivamente poche linee mi sto sforzando di rendere espressivo questo nuovo stile che ho adottato.
    In questi giorni ho "studiato" guardandomi diverse puntate di vecchi cartoni americani anni '80, da G.I. Joe a Jem and the Holograms per vedere come personaggi con uno stile semplice riescono comunque a veicolare le espressioni.

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