mercoledì 31 dicembre 2014

Buon 1915 (+100) a tutti!



Cari compadres,
auguro un buon 1915 (+100) nella speranza che il prossimo anno sia ancora più fruttuoso di quello precedente. Mi rammarico di non aver aggiornato ultimamente come era mia intenzione, ma purtroppo non ho trovato il tempo e lo stato d'animo adatti. Vedrò di farmi perdonare questa mia mancanza con le numerose sorprese che ci attendono nei prossimi mesi! 
Ancora buon anno!

DB, Il Vostro DM.


giovedì 25 dicembre 2014

Merry Christmas!


Visto il centenario della Prima Guerra Mondiale, cartolina patriottica d'epoca!

Compadres, Buon Natale!
Mi sono preso una settimana di pausa, ma gli aggiornamenti ricominceranno a breve, domani o dopodomani al massimo: arriveranno i due capitoli corretti e qualche altro approfondimento riguardante il mondo di Atmosphaera. Inoltre, come già fatto intendere, l'annuncio del progetto parallelo arriverà con l'inizio del 2015. Per la prossima sessione indicativamente siamo rimasti per Domenica 4, ma avremo tempo per confermare con tutta calma. Cosa rimane da dire?
Ancora Buon Natale!

DB, Il Vostro DM.

venerdì 19 dicembre 2014

Menzogne: Capitolo V completato!


Finisce la prima parte di Atmosphaera... tutto comincia da qui!

Cari compadres, nel capitolo di questa sera una serie di rivelazioni ha travolto i nostri protagonisti una volta riunitisi all'Inquisitore Velazquez al Santuario del Grande Giorno: il chierico ho svelato la coltre di inganni che oscura il passato recente e remoto di Atmosphaera. L'Impero Hesperide stesso si fonda sulla menzogna della Reconquista e, con la minaccia Hesperide già all'interno dei suoi confini, sembra che per gli Aviz si avvicini l'ombra dell'estinzione. Ma Velazquez ha rivelato la sua vera natura e, mentre le fiamme alimentate dalle stesse menzogne che divorano distruggono il Santuario, un erostato si allontana nei cieli di Atmosphaera: la campagna vera e propria può avere finalmente inizio.

Al prossimo anno con i nuovi capitoli di Atmosphaera!

giovedì 18 dicembre 2014

The Name of The Rose: intermezzo musicale.

Veloce intermezzo musicale per la sessione di stasera!

Buonasera compradres, mentre aspettiamo di cominciare la sessione vai con la colonna sonora de Il Nome della Rosa, film dell'ottantasei tratto dal libro di Umberto Eco e che credo non debba avere ulteriori presentazioni. La colonna sonora è firmata dal nostro amico James Horner (Aliens, ma anche Titanic, Apollo 13, Avatar, Braveheart...) ed è molto evocativa.



Di seguito:





Bonus, il trailer:


Al prossimo aggiornamento!

martedì 16 dicembre 2014

Missive dall'Impero.


Tempo di organizzare la prossima sessione: confermate per Giovedì sera!



Buonasera compadres,
se tutto va come previsto, questo Giovedì dovremmo fare l'ultima sessione prima di Natale concludendo questa fase introduttiva al mondo di Atmosphaera. Non vedo l'ora! Ci fossero problemi vedremo di trovare una soluzione per tempo.
Riguardo agli aggiornamenti sull'ambientazione, arriveranno quanto prima: sicuramente approfitterò del periodo di pausa festivo per qualche approfondimento sull'ambientazione.
Alla prossima,

DB, il Vostro DM

lunedì 15 dicembre 2014

Verso il Santuario: Capitolo IV completato!


Oscuri presagi si addensano sulla via per il Santuario del Grande Giorno...

Cari compadres, conclusa la scorsa sessione mi sono dimenticato del breve riassuntino, rimedio subito! In questo nuovo capitolo di Atmosphaera i nostri Aviz preferiti, lasciata Porta Garve senza il disperso capitano pirata, hanno intrapreso il loro "pellegrinaggio" verso il luogo sacro dove gli interessi della Chiesa di Eixo e quelli dell'Impero Hesperide convergono: Il Santuario del Grande Giorno, complesso monumentale inerpicato tra le vette dove riesiede la più vasta biblioteca mai costruita, simbolo dell'unione di tutti i popoli della Direttrice Nord-Ovest. Ma un regalo inaspettato per l'Inquisitore Velazquez ha raggiunto la loro carovana: chi sta osservando le loro mosse da quando sono arrivati a Hesperia?

Atmosphaera si appresta ad entrare nel vivo, non mancate alla prossima sessione!

giovedì 11 dicembre 2014

Missive dall'Impero.


La sessione di questa sera è posticipata a Domenica, non mancate!



Cari compadres,
ho preferito rimandare a Domenica la sessione visto il poco tempo a disposizione stasera. La tabella di marcia, nonostante qualche piccolo intoppo in questi giorni, rimane comunque invariata: se tutto procederà per il meglio, la parte introduttiva di Atmosphaera dovremmo completarla tranquillamente entro la fine del 2014. Inoltre, questa serata non è andata sprecata: un certo annuncio ufficioso a sorpresa è stato piuttosto gradito... Ma avremo modo di parlarne approfonditamente prima della fine dell'anno. Il 2015 si preannuncia spettacolare! 
Alla prossima volta,

DB, il Vostro DM

mercoledì 10 dicembre 2014

The Mission: intermezzo musicale.

Tempo di Otto per Mille questa sera!

Buonasera compadres, in questo rapido aggiornamento andiamo a scomodare la colonna sonora di The Mission, film del 1986 per la regia di Roland Joffé che si aggiudicò tra gli altri riconoscimenti la Palma d'Oro, composta da maestro Ennio Morricone ed utilizzata fino allo sfinimento nella pubblicità dell'Otto per Mille. Ora, il film l'ho visto un miliardo di anni fa, ma  ricordo che ci fossero tipo Jeremy Irons a fare il gesuita e Robert De Niro a fare lo schivista penitente. Mi sono promesso di rivederlo in questi giorni, ogni suggestione è la benvenuta per arricchire Atmosphaera!


Di seguito:





Come bonus, il trailer:


Al prossimo aggiornamento!

martedì 9 dicembre 2014

Missive dall'Impero.


Riguardo all'importanza di avere alleati nei cieli dell'Impero Hesperide.


Buonasera compadres,
mentre aspettiamo di confermare la sessione di Giovedì sera con tutti e quattro i giocatori, ne approfitto per discutere dell'importanza di reclutare il maggior numero di PNG per servire la causa dei nostri protagonisti. 

L'estensione dell'Impero, come avrete capito, è veramente considerevole e di conseguenza ogni spostamento al suo interno richiederà ai nostri di intraprendere dei viaggi di durata anche considerevole: per dare un'idea della vastità dei domini degli Aviz, da Asamara (l'acipelago più a sud) a Northe il viaggio è all'incirca sei mesi (seicento giorni). Gestire organicamente azioni in un tale territorio richiederà per forza un altrettanto vasto numero di sottoposti e alleati. Da DM, il mio consiglio è il seguente: cercate in ogni luogo nel quale sostate di avere almeno un png di fiducia da lasciare indietro in modo tale da avere a disposizione qualcuno che possa svolgere dei compiti per conto vostro sul territorio senza richiedere la vostra presenza fisica che logisticamente potrebbe essere un ostacolo anche insormontabile. L'Impero Hesperide, oltre al servizio di posta ordinaria che si serve degli aeroscafi mercantili e militari per far circolare le missive tra gli arcipelaghi, offre un servizio di posta rapida che si affida ai Fantasmi delle Nubi, nome con cui sono conosciute diverse specie di uccelli in grado di percorrere enormi distanze e derivato dalla loro abitudine a volare nella distesa di nubi sotto la Linea di Fluttuazione, addestrati a compiere staffette fin dall'Antichità. sfruttate al meglio questa possibilità per ottenere informazioni preziose e imparire ordini.

Scegliete bene i vostri alleati, su Atmopsphaera sono la merce più rara!

DB, il Vostro DM

lunedì 8 dicembre 2014

ATMOSPHAERA Capitolo III: Pietà.


Mentre le stelle cominciano a splendere oltre le cinque lune di Atmosphaera, dalle fratture della nera roccia che di tanto in tanto lasciano intravedere il cielo fino ai livelli inferiori, tra i vicoli di Porta Gharve gli addetti all'illuminazione stradale con i loro carretti, dal carico di giare d'olio, cominciano la loro solita ronda rifornendo e accendendo ogni singolo lampione pubblico della città portuale. Il vitale mercato generale, organizzato nella vasta piazza del colonnato di fronte alla basilica cittadina, si appresta alla chiusura: un grande movimento di commercianti riordina i banchi e li prepara per il giorno successivo rifornendoli di mercanzie mentre le guardie cittadine vigilano su eventuali furti. Presto Porta Gharve cambierà faccia e la vita notturna prenderà il sopravvento, offrendo altri affari a coloro che non hanno paura di girare di notte nel labirinto dei vicoli.
Il Santo venuto da Northe e il mercenario assoldato dall'Inquisitore Velazquez si ritrovano a camminare tra le alte colonne della piazza, aspettando di ricongiungersi al resto del gruppo alla Commenda, ostello gestito dai chierici che, secondo l'Inquisitore, dovrebbe provvedere loro un riparo discreto dove trascorrere la notte.
Feowl, cercando di non venire meno alle promesse fatte all'Inquisitore Velazquez, tenta di conoscere meglio il suo nuovo compagno: "Santo, non mi ha ancora detto perché la chiamano cosi."
Northeburg: "È una lunga storia, decisamente noiosa per chi non è avvezzo di questioni teologiche. Sappi solo che il mio intento era migliorare il clero e non portare scompiglio e divenire un pretesto politico per... Ma come si diceva nel carcere: “gli abissi di Atmosphaera sono pieni di ben intenzionati”."
Shaw Feowl: "Capisco. Quindi Northe non è così differente dal resto dell'Impero.. comunque, non penso manchi molto alla nostra meta." Detto questo l'Aviz si guarda intorno cercando di orientarsi.
Marlin si limita a seguirlo in silenzio, evidentemente tediato dal mercenario, mentre Shaw non può fare a meno di pensare che quel chierico sia la peggior compagnia che abbia mai avuto.

I due pellegrini avanzano negli stretti vicoli, camminando tra i palazzi in pietra e legno che alti raggiungono la sommità dell'ambiente sotterraneo nel quale si trovano. Marlin e Shaw osservano distrattamente la vita degli abitanti di Porta Gharve che si intravede delle opache finestrelle e porte semi aperte alle quali ogni tanto passano vicini. Introdottisi in un vicoletto particolarmente angusto, uno dei carretti degli addetti all'illuminazione blocca loro il passaggio: due individui, dagli umili vestiti unti d'olio, sono intenti ad accendere il lampione sopra di loro.
Marlin non può far altro che aspettare che il suo conducente riprenda il passo ed Intanto volge lo sguardo alle lune che tanto gli erano mancate nella sua angusta cella che come vista concedeva solo un breve scorcio della distesa di nuvole che circonda Tariq: l'Astrologia, la divinazione mediante lo studio dei movimenti dei corpi celesti, è sempre stata una delle sue passioni segrete fin dai tempi del seminario e stasera la luna rossastra Roja è particolarmente nitida.
Shaw si guarda intorno spazientito e nota, dalla stessa direzione dalla quale sono arrivati, un altro carretto del servizio di illuminazione, spinto da un'altra coppia di individui, avvicinarsi a loro con incedere deciso. Uno Nel frattempo i due Aviz che stavano accendendo il lampione, riposizionata la lanterna di vetro, invece di spostare il loro carretto si avvicinano ai due pellegrini. Visti da vicino, il loro piumaggio è troppo curato per essere dei volgari popolani.
Marlin si avvicina al mercenario e sussurra: "Credo proprio che questo sia compito suo."
La mano di Shaw raggiunge il pugnale nascosto nella tunica mentre esclama: "Señores, potreste spostare il carretto per due chierici di Eixo stanchi?"
Uno dei due Aviz di fronte a loro, dal piumaggio bluastro dei cieli del Sud, lancia un'occhiata al suo compare, rispondendo: "Pellegrini, non è questa l'ora di girare per le strade di Porta Gharve... vi siete persi? Possiamo accompagnarvi se lo gradite."
Shaw, senza alzare troppo il cappuccio, prende ad avvicinarsi anche lui: "Non ci siamo persi: cerchiamo peccatori da salvare, e a volte li troviamo."
L'Aviz del Sud: "Permettete se insisto: è compito nostro indicare la strada, qui." 
Il secondo carretto, che nel mentre ha proseguito la sua avanzata, è arrivato praticamente alle spalle di Shaw e Marlin e gli addetti che lo trainano si sono fermati.
L'Aviz del Sud, sempre cercando di restare diplomatico: "Se volete seguirci, ne saremmo lieti..."
Northeburg allunga le mani in avanti: "Señores, per favore lasciate il passo... Non abbiamo conio con noi."
La lama di Shaw brilla per un istante alla luce calda del lampione ad olio tagliando la gola all'Aviz bluastro . Il mercenario afferra immediatamente l'Aviz dalla gola sanguinante per farsi da scudo mentre con il braccio libero estrae l'acciarino puntandolo alla testa dell'altro: "non muoverti!"
I due addetti all'illuminazione fasulli alle spalle di Northeburg, presi alla sprovvista, non possono fare altro che interrompere la farsa ed estrarre frettolosamente i loro acciarini, più grandi di quelli forniti dall'Inquisitore e di chiara manifattura dell'Aviazione Imperiale.
Uno di loro intima a Shaw: "Maledizione, getta l'arma!"
Marlin, di fronte a questa violenza, mormorando una preghiera tenta di mettersi in disparte ma uno dei due addetti, visto il Santo, punta l'acciarino contro di lui: "Chierico Northeburg, dica alla sua lucertola da guardia di arrendersi!"
Northeburg non perde la calma: "Quindi sapevate chi eravamo...chi vi manda?"
Feowl non attende la risposta e preme il grilletto colpendo alla testa l'Aviz che aveva sotto tiro. 
I due assalitori rimasti fanno fuoco su Shaw ma questi, facendosi sempre scudo con il corpo esanime dello sgozzato, riesce ad evitare di essere colpito. Il mercenario lascia cadere il colpo scivolando in avanti, avendo ben presente l'impossibilità di una ricarica rapida da parte del nemico: come in una danza, in un unico movimento sfila dal cadavere l'acciarino che si intravede dall'interno del suo soprabito e risponde al fuoco colpendo in pieno uno dei due aggressori rimasti il quale, prima di soccombere ai piedi di Northeburg, scorge il compagno estrarre una lunga lama per affrontare il mercenario. 
Marlin si abbassa sul morto e gli copre gli occhi, intonando sottovoce qualche verso di una liturgia funebre: "Possa la grazia di Eixo calare su quest'anima sventurata. Che le sue colpe siano leggere come la terra nera quando verrà il tempo del Ritorno."
L'ultimo assalitore rimasto si prepara a contrastare Feowl assumendo una posizione d'offesa che tradisce il suo addestramento dell'Aviazione Imperiale.
Shaw, coltello alla mano, si appresta a fare lo stesso: "Da chi vengono i tuoi ordini? Chi sapeva di noi?"
Quello che si è rivelato essere un Aviere Imperiale si scaglia contro Shaw: "Feowl, bastardo traditore, meriti solo di morire!"
Mentre i due soldati cercano di affondare le proprie lame, da lontano si ode il clamore delle guardie cittadine, allertate dagli spari e dal clamore, avvicinarsi rapidamente al vicolo.
Marlin intanto cerca di defilarsi dal luogo dello scontro scavalcando furtivamente il carretto che blocca il vicolo.
Udite le guardie cittadine, l'assalitore compie un balzo indietro cercando di distanziarsi da Shaw che ne approfitta per affondare un colpo riuscendo solamente a ferire di striscio l'avversa il quale, lasciato cadere il coltello, si lancia dentro una delle strette finestre che si affacciano sulla stradina, tentando di trovare la salvezza.
Marlin, continuando ad allontanarsi il più velocemente possibile, abbandona il suo pugnale e acciarino sperando che la sua presenza passi inosservata.
Tre guardie cittadine, lanterne alla mano, si affacciano sul vicolo.
Shaw si defila al di sotto del carretto strisciando velocemente dall'altra parte per seguire il compagno, sperando che la sorpresa dei corpi e la copertura della struttura faccia loro guadagnare tempo.
Le tre guardie cittadine, giunte al luogo dello scontro, rimangono per qualche istante bloccate per la violenza della scena e impiegano qualche momento prima che uno di loro estragga un fischietto per chiamare rinforzi mentre le altre due tentino di capire se qualcuno è ancora in vita.

Shaw approfitta del clamore per sgusciare via dalla situazione insieme al chierico tentando di coprire con la manica pulita la parte della sua tonaca macchiata dagli schizzi di sangue. Allontanatisi dal luogo dello scontro e ripreso il loro tragitto verso la Commenda, i due si ritrovano finalmente in una piazzetta circolare dove alcuni vicoli convergono: davanti a loro, un edificio in pietra di due piani il cui colonnato esterno si collega ad una cappella a fianco alla struttura sulla quale sono esposte le insegne della Chiesa di Eixo.
Feowl, dopo aver osservato il palazzo: "Santo, faccia ciò che le riesce meglio."
Marlin, ancora con il fiato lungo per la corsa, bussa all'ingresso.
Dallo spioncino dello spesso portone di legno due occhi color miele lo osservano: "Chi bussa alla Commenda di Porta Gharve?" domanda una voce femminile.
Northeburg incrocia le mani in segno di riverenza: "Che la benedizione di Eixo scenda su di lei consorella, siamo due pellegrini in cerca di asilo per la notte."
Senza rispondere altro, il portone si apre e davanti ai due pellegrini, avvolta nelle grigie vesti dell'Ordine di Santa Almizra da Valdeixos, le stesse procurate loro dall'Inquisitore, una giovane chierica li invita ad entrare: "Accomodatevi confratelli. Il mio nome è sorella Zariñena, molto piacere. Possiate essere i benvenuti nel nostro ospizio."
Shaw abbassa il capo in segno di saluto.
Marlin: "Grazie consorella, ci faccia strada verso una cella che possiamo occupare."
La chierica: " Siete stati previdenti a riservare un alloggio, sia al completo in questo periodo. Potete accomodarvi al primo piano, è la cella con la porta aperta, non potete sbagliare. Ma ditemi, cosa vi porta ad Hesperia? Aspettavamo una comitiva... più nutrita."
Marlin: "Gli altri tre confratelli arriveranno più tardi, non tema."
Zari: "Comprendo. Seguitemi, l'eminente Inquisitore Velazquez si è raccomandato il massimo dell'ospitalità nei vostri riguardi."
Shaw: "Consorella, ho bisogno di un posto dove rinfrescarmi il viso. Dove posso farlo?"
La chierica indica una porta che conduce nel chiostro interno della Commenda: "Lì vi è un pozzo, siate pure il benvenuto."
"La ringrazio. Vi raggiungerò a momenti." Shaw si avvia tenendo sempre coperta la manica insanguinata.
Marlin: "La ringrazio nuovamente dell'ospitalità. Ora torni pure ai suoi doveri, non vorremmo trattenerla oltre."
La giovane, prima di congedarsi, rivolge una domanda al Santo: "Mi scusi, non vorrei essere inopportuna... Ma la sua identità è quella che mi permetto di immaginare?"
Marlin fa un sorriso: "Dipende dalla persona che immagina di vedere, consorella."
La giovane abbassa subito la testa e, impacciatamente esclama: "I-il nostro Ordine è stato nella R-Reconquista a fianco dei nobili guerrieri contro gli infedeli... oggi siamo poco più che tavernieri con i voti al servizio delle esagerazioni dei reverendi Vicari e altre cariche massime... C-che il vento di Northe possa soffiare anche nella sacra capitale..." Accortasi di aver esagerato, ancora più goffamente compie il segno di Eixo e si allontana a passo spedito.

Appena sicuro di essere da solo, Shaw attinge dell'acqua e tira via il sangue dalla tunica, preparando la scusa di averne usata troppa per il viso. L'Aviz pulisce il pugnale per poi rilavarsi le mani.
Shaw fa ritorno dal chierico: "Allora? Dove si dorme?"
Marlin: "Al piano di sopra. Gli altri arriveranno, per il momento riposiamoci."
Feowl: "Riposare? No non lo faremo. Potrebbe succedere un'altra cosa del genere e deve essere pronto anche lei. Siamo solo all'inizio."
Northeburg: "Per stasera abbiamo avuto abbastanza emozioni. Sarebbe più interessante capire chi ha informato quel gruppo di balordi del nostro arrivo."
Shaw conosce la risposta ma la tiene per sé: gli spettri del passato hanno finalmente cominciato a riemergere dal luogo nel quale erano sepolti. 
Questo è davvero solo l'inizio.

Nei tortuosi vicoli di Porta Gharve, illuminati solo dalle migliaia di lanterne che ogni notte rischiarano le tenebre, tra il marciume nel quale sguazzano le piccole ma voraci lucertole della scogliera, le cui scaglie grigie e ispide sfregano tra di loro in ogni anfratto, un Aviz, ferito, si trascina verso il livello superiore cittadino. L'affanno del fiato spezzato si fa meno pressante alla vista della bianca divisa del suo superiore il cui becco dagli intricati intarsi in argento brilla per qualche istante nell'oscurità. l'aviere si rivolge con parole di profondo disonore: "S-signore... Noi non..." ma quell'affanno si interrompe, questa volta per sempre. Mentre la lunga e sottile lama del suo superiore, di una lega pregiata e nobile, penetra nel suo ventre fino al cuore, le ultime parole che vengono udite non possono essere più consolatorie: "Non dispiacerti, aviere, perché oggi ti risparmio di assistere alla fine dell'Impero. Questa è la vera pietà..."

giovedì 4 dicembre 2014

Pietà: Capitolo III completato!


La Pietà nell'Impero Hesperide è il risparmiare al prossimo un futuro senza luce.

Cari compadres, nella sessione di questa sera forse i due protagonsti più diversi tra loro hanno condiviso una notte che non dimenticheranno facilmente: il chierico Northeburg e il mercenario Feowl, nel loro girovagare per i vicoli di Porta Gharve, nel tentativo di raggiungere il riparo sicuro indicato loro dall'Inquisitore, sono incappati in un'imboscata da parte di alcuni individui, rivelatisi poi Avieri Imperiali, travestiti da addetti all'accensione delle migliaia di candele sparse per la città. L'abilità del mercenario ha permesso loro di raggiungere la destinazione dove la protezione di un Ordine un tempo glorioso e oggi bistrattato dalle cariche ecclesiastiche ha fornito loro ospitalità. Ma se la furia di Shaw li ha salvati nell'immediato, forse gli insegnamenti del Santo di Northe promettono una salvezza ben maggiore per le anime di Hesperia.

Alla prossimo emozionate capitolo di Atmosphaera!

mercoledì 3 dicembre 2014

Bleach Original Soundtrack 3: intermezzo musicale.

Mi sento in vena di pacchianate: vai con l'OST giapponese che voleva sembrare spagnola...

Buonasera compadres, in questo veloce intemezzo musicale nel bel mezzo della sessione di stasera direi di toccare una nuova vetta del trash ripescando da un luogo che avevamo un po' tutti dimenticato: la terza colonna sonora di Bleach composta (correva l'anno 2008), come le altre di Bleach, da quel brav'uomo di Shirō Sagisu, autore tra le altre cose delle ost di Evangelion e Nadia. Quanti ricordi... e quanto tempo sprecato dietro a Bleach ed ai suoi filler! 
Mai più. 
Buon ascolto.



Andiamo dunque, olé:





Al prossimo aggiornamento!

martedì 2 dicembre 2014

Missive dall'Impero.


Ricapitoliamo il programma delle prossime sessioni.



Buonasera compadres,
viste le difficoltà logistiche nel riunire tutti per la sessione, dato che la conclusione della volta scorsa lo concede tranquillamente, questa volta ci divideremo in due serate: Mercoledì sera svolgeremo la sessione di Martin Northeburg e di Shaw Feowl mentre Giovedì sarà il turno di Seamus Bran con Whydah Gally. Come al solito, ci fossero imprevisti, non esitate ad avvisare che modificheremo il programma di conseguenza!
Buon proseguimento di serata,

DB, il Vostro DM

lunedì 1 dicembre 2014

ATMOSPHAERA Capitolo II: Peccatori.


Gli antichi campanili di Mayra, la sacra capitale dell'Impero Hesperide, suonano a festa durante Giorno delle Celebrazioni della Reconquista, prima alba dell'anno nuovo. Le lunghe e strette strade della città vecchia sono adornate in ogni passaggio elevato, balconata e finestra di fiori provenienti dai vasti altipiani dell'a regione e dalle lunghe bandiere sulle quali spiccano i vessilli delle varie contrade assieme ai Sigilli delle Quattro Direttive. Nell'aria si respira il profumo dei giorni di festa dove la solennità formali dell'Aviazione Imperiale e della corte imperiale stridono alle sincere manifestazioni popolari che sfruttano ogni occasione per dimenticare le quotidiane difficoltà dell'esistenza. Don Alivan Velazquez da Freil, Inquisitore di Hesperia, sempre con il pensiero proiettato verso i cieli lontani di chissà quale angolo remoto di Atmosphaera, esamina senza prestarvi molta attenzione l'ennesimo nuovo testo stampato giunto da Northe pronto a censurarlo prima che possa circolare ad Hesperia, lui che così odia quella parte del suo, sebbene del massimo prestigio, tedioso incarico. Quelle parole, nate dal freddo e dalla durezza di coloro che vivono a ridosso dei ghiacci perenni, qui al caldo secco della capitale hanno ben poco valore, almeno per lui: i veri nemici sono altrove, la sua è una certezza. Dall'alta terrazza della sede del Vicariato si scorgono chiaramente i reparti dell'Aviazione Imperiale avviarsi verso l'Alcazar, la sfarzosa ma allo stesso tempo severa residenza della corte, per sfilare impettiti come tanti galli davanti ai balconi della nobiltà più alta dell'Impero. Il filo dei suoi pensieri viene interrotto bruscamente dal bussare alla porta del suo studio. Incuriosito per l'inattesa visita, l'Aviz corvino invita l'inaspettato ospite ad entrare. I suoi occhi del colore dei rubini si posano sullo sconosciuto visitatore, un Aviz dal piumaggio bianco e di un blu ormai nero, entrato nel suo studio personale con una semplice richiesta: "Inquisitore, dovrei confessare un crimine..."

Due mesi dopo, l'Inizio del Terzo Mese del 47 Anno Mayrano.
I quattro non più detenuti, ancora all'Imponente ombra del carcere di Tariq, si imbarcano sul bianco aeroscafo che promette libertà. L'Inquisitore Velazquez, dopo averli fatti salire a bordo ordina al capitano di prepararsi a salpare immediatamente e far rotta verso l'Isola di Hesperia. Ad attenderli, seduto tranquillamente in un angolo del lucido ponte del velivolo, proprio accanto alla roccia di stabilizzazione che, come uno scheletro, percorre l'intero aeroscafo permettendo il galleggiamento lungo la linea di fluttazione, un Aviz con abiti tipicamente da mercenario. Non appena l'alto chierico della Chiesa di Eixos si avvicina, questi subito si alza in piedi.
L'Inquisitore annuncia all'individuo: "Señor Feowl, lasci che le presenti i suoi nuovi compagni..."
Seamus fa un cenno di saluto: "Piacere mio. Io sono Seamus."
Gally: "Io sono Why" Il pirata riconosce nell'Aviz un mercenario e già gli sta subito più simpatico.
Un Aviz guercio, dal piumaggio bianco, si presenta: "Ed io sono Agis Cárdenas, piacere. Questi" dice indicando Why “altri non è che il mio fidato vice."
Il mercenario si limita a guardarli per qualche secondo poi sussurra: "Piacere, Shaw Feowl. Sono al servizio personale dell'Inquisitore di Hesperia."
Marlin osserva l'Aviz dal nome che di solito viene attribuito agli orfani: "Piacere mio, figliolo. A prima vista non sembra essere della stessa risma della marmaglia di cui, a mio malgrado, sono costretto ad accompagnarmi."
"Marmaglia... bene." L'Aviz dal piumaggio bianco e blu notte si volta verso l'Inquisitore: "Questo lo può lasciare anche a terra."
Whydah Gally: "aspettiamo di vederlo in azione prima."
Seamus ridacchia soddisfatto: "Il "Santo" a quanto pare non ha ancora afferrato che si trova fra suoi pari adesso..."
Feowl incrocia le braccia: "Bene, quindi è anche uomo di Fede. Un motivo in più per scartarlo."
L'Inquisitore Velazquez non riesce a nascondere una smorfia, forse una risata trattenuta, forse un moto di riprovazione: "Suvvia, compadres, vediamo di proseguire la giornata nel migliore dei modi possibili."
Agis mormora indifferente: "Ho viaggiato con compagnie peggio assortite..."
Marlin è paonazzo di rabbia ma si astiene da ulteriori commenti: il "Santo" non è certo abituato a queste mancanze di riguardo.
L'Inquisitore taglia corto la scenetta: "Cambiando argomento: il Senior Feowl ha gentilmente offerto la sua esperienza - diciamo bellica - al servizio della mia missione, sempre a patto del Perdono Imperiale, proprio come voi. Costui mi ha subito incuriosito, la sua storia merita di essere raccontata... un altro giorno. Per il momento posso dire che se quando dovremo trattare con l'Aviazione Imperiale, è l'Aviz giusto. Inoltre, si è ripromesso di rendervi, cito le sue parole: "meno inutili in combattimento"."
L'aeroscafo battente le insegne dell'Inquisizione spiega la grandi vele in tutta la loro maestria dopo aver mollato gli ormeggi ed essere pronto per il cielo aperto.
Seamus annuisce: "In effetti, se con combattimento si intende fare a pugni, io le ho sempre prese."
Whydah Gally: "Per quanto mi riguarda, nel combattimento me la cavo. E il capitano Agis mi ha insegnato ciò che so."
Shaw: "Beh, può darsi che i sermoni del signore qui presente stordiscano meglio i nemici della mia esperienza."
Marlin Northeburg: "Le armi sono necessarie solo contro esseri non benedetti dalla grazia di Eixo."
Seamus Bran: "...E contro i debitori. È un proverbio delle mie parti..."
Agis sputa a terra e allunga la mano verso il nuovo compagno: "Se volete la mia opinione, io e Why ne abbiamo punzecchiati di Aviatori Imperiali in questi anni e siamo sopravvissuti anche senza tutte quelle sofisticatezze da damerini. Comunque apprezzo l'intenzione, mercenario, c'è sempre da imparare."
Feowl si limita solo a girarsi facendo finta di non vedere la mano: "Ne facevo parte, señor."
Whydah tira una leggera gomitata al suo capitano: "cose che capitano, cose che capitano."
Agis rimane per la seconda volta consecutiva con la mano a mezz'aria come uno scemo. La ritira lanciando un'occhiataccia, proprio di numero, al mercenario.
L'Inquisitore, guardando le condizioni pietose in cui sono ridotti i quattro detenuti ne approfitta per alleviare la tensione che si sta formando: "Vi ho portato un cambio d'abito, viste le vostre condizioni. Anche per lei, senior Feowl: si rechi sottocoperta con gli altri. Non appena finito salite di nuovo qui."
Seamus ripensa al proprio guardaroba, costituito da un completo usurato: "La ringrazio."
Shaw, calmatosi, si rivolge al vecchio pirata: " Mi fa piacere avere qualcuno di esperto a guardarmi le spalle. Ma non nomini gli aviatori."
Agis sospira, viste le buone intenzioni del mercenario: "Non lo sapevo, ragazzo. Non è stato molto felice come commento."

Ad attendere il gruppetto sottocoperta, due bauli semi aperti tra il resto delle casse e dei barili del carico. All'interno del primo baule sono impilate cinque tonache grigie da pellegrino con tanto di medaglione di Santa Almizra da Valdeixos, il cui monastero da lei stessa fondato nei pressi della capitale imperale Mayra è una delle mete principali di pellegrinaggio nell'arcipelago di Hesperia. Nel secondo baule sono disposti altrettanti piccoli pugnali in coppia con degli acciarini portatili abbastanza piccoli da essere nascosti con facilità sotto la tonache.
Shaw rimane per un attimo immobile guardando le tuniche, poi inizia a passare a tutti il loro equipaggiamento. 
Seamus contempla la tonaca "Semplice, essenziale. Mi piace." poi prende un pugnale e lo osserva "Sembra nuovo. Questo forse taglia..."
Il mercenario blocca il polso Seamus: "Attento, tagliano fin troppo bene.” poi si rivolge agli a tutti: “Allora: più o meno sapete maneggiare tutti un arma?"
Why lo guarda storto.
"Naturalmente i due ragazzoni non contano nella domanda." Feowl si corregge indicando i pirati. 
Seamus lo guarda: "In casa, ho un vecchio coltello che uso per tagliare il pane. Non taglia. L'ho preso di seconda mano." fa una pausa: "Conta?"
Shaw sorride: "Mi dispiace, quello da pane conta ancora meno."
Marlin alza le spalle: "Non ho mai maneggiato un arma prima, diciamo che non è il mio campo."
Shaw: "Allora dovremo sfruttare tutto il tempo possibile per allenarci. Muoviamoci."
Agis nel frattempo si è spogliato: "Di nuovo, non è la cosa più strana che ho indossato." Brontola mentre si infila la tonaca.
Marlin indossa la sua tonaca e il medaglione, ma è restio a con le armi. Le prende in mano e le soppesa, mormorando: "Ecco perché la nostra civiltà è così in decadenza: non si fanno le guerre sacre con le pugnalate alle spalle e le sparatorie nei vicoli."
Agis, al Santo: "se non la prende, io ne posso prendere due se vuole..." Dice con tono goliardico.
Seamus osserva l'acciarino pensoso dopo aver indossato la tunica: "Questa è un'arma? Non so perché ma temo possa esplodermi in mano da un momento all'altro..."
"Dia qui prima che possa fare male a qualcuno!" Feowl strappa subito l'acciarino dalla mano di Seamus: "Le armi sono personali e se il nostro caro Agis mi da una mano, entro sera almeno saprete cosa significa sparare."
Whydah si aggiusta la tonaca: "Adoro andare in incognito!" Poi soppesa il coltello e lo lancia verso il primo pezzo di materiale morbido che vede. La lama, di pregio, si infila in un sacco di granaglie, perforandolo: "Ottimo."
Shaw osserva la scena. "Ora ripescalo."
Seamus: "Io me lo sarei tirato in un occhio. Siete sicuri che volete davvero darmi in mano questa roba? Lo dico per voi..."
Why infila la mano nel sacco e riprende il coltello. "È meglio se te lo tieni, fidati: non sarà una sciabola ma almeno puoi difenderti."
Feowl: "Se non servisse la sua mano, señor Seamus, non sarebbe stato convocato."
Bran fa spallucce e afferra il coltello "Cercherò di fare meno danni possibile. Poi dopo che mi avete spiegato come funziona l'altro aggeggio preferirei riaverlo."
Northeburg: "Se questa cosa è necessaria vediamo di assolvere in fretta a questo "addestramento" sperando che Eixo non ci debba mai mettere alla prova costringendoci ad usarle contro un altro Aviz."
Bran: "Se tutto va come deve andare, dove andremo ce ne dovrebbero essere ben pochi."
Feowl si rivolge Seamus: "A tempo debito, caro compadre, glielo consegnerò. Ma prima vorrei essere sicuro che impari a non piantare una pallottola nel corpo di uno dei nostri." poi l'Aviz si gira verso chierico: "Le armi chiamano sangue: se ci sono, abbiamo buone possibilità che il vostro Dio ci metta alla prova."
Whydah Gally: "non credo il chierico avrà qualche problema nel caso in cui fossimo con le spalle al muro. Tutti diventano più “capaci” in quelle condizioni."
Marlin: "Beh, contro un Apocrita non ho molte remore. Solo che trovo controproducente ammazzarsi tra Aviz."
Shaw Feowl: "A volte ci sono buoni motivi per farlo.”
Agis, nascoste le armi sotto la tonaca, fischiettando risale sul ponte: "Per adesso siamo nelle mani dell'Inquisitore, arrivati a terra sapremo cavarcela, ne sono sicuro... o quasi."

Saliti sul ponte e allineatosi, il gruppo disordinato ed eterogeneo di criminali potrebbe passare per una comitiva di pii pellegrini di Santa Almizra, almeno da lontano.
L'Inquisitore è soddisfatto del risultato e batte le mani lentamente: "A volte l'abito fa il chierico dopo tutto..."
Whydah: "Eccome! Chi potrebbe mai dire che sotto queste vesti c'è un pirata?" dice sputando vigorosamente sul ponte.
Feowl sferra una pacca sulla schiena di Northeburg con una certa forza: "E abbiamo anche la nostra ancora di salvezza."
Marlin tossisce ed esclama sarcastico: "Chi potrebbe mai dire che sotto questa veste da chierico, c'è effettivamente un chierico?"
Agis: "Almeno uno di noi è Santo veramente... Eh, Why?"
Gally: "Ci sono crimini per i quali non basta il perdono dell'Impero, magari Eixo potrebbe chiudere pure Lui un occhio se il nostro amico Northe intercede per noi..."
Seamus Bran, con il suo solito tono: "Vedete? Siamo già un squadra!"
L'Inquisitore nota soddisfatto il chiacchiericcio, in quanto reputa il cameratismo fondamentale, e inizia: "Entro il crepuscolo dovremmo attraccare a Porta Gharve, la città portuale più vicina della costa est di Hesperia. Ci terremo con cura alla larga dai pontili dell'Aviazione Imperiale nella speranza di dare meno nell'occhio ma tenetevi pronti a tutto, purtroppo più ci si avvicinerà a Mayra e più sarà difficile per me nascondervi, di qui il travestimento. Ricordatevi: il Perdono Imperiale vi ha sollevato dai vostri crimini ma a molti questo non farà piacere."
Shaw china di poco il capo: “Credo che ne siamo tutti consci, Inquisitore Velazquez: è un rischio che siamo pronti a correre e credo di parlare a nome di tutti.”
Il resto della marmaglia in qualche modo annuisce chi più convintamente, chi meno.
Don Alivan osserva la linea costiera verso cui l'aeroscafo si sta dirigendo e prosegue: "Attraccati, dovremmo separaci: sono sicuro che avrò molti occhi puntati sul mio ritorno al Vicariato in capitale, e non tutti amichevoli. Ma non temete, vi ho trovato un alloggio sicuro: alla Commenda di Porta Gharve, troverete un'Aviz a me fidata che vi ospiterà per la notte e si assicurerà che possiate giungere in capitale il prima possibile. Ho già arrangiato tutto e sa del vostro arrivo, basta che vi presentiate come pellegrini e sarete accolti. Approfittate del vostro tempo in città nel frattempo per darvi un'occhiata in giro: un porto così prospero ha diverse possibilità per gente del vostro... calibro diciamo. Partirete per la capitale domani alle prime luci dell'alba con la prima carovana."
Feowl guarda i due pirati: "Direi che li potremo mandare in avanscoperta nel porto i due Aviz che sicuramente in questi casi sanno come muoversi meglio di tutti."
Whydah annuisce: "Nessun problema."
Agis: "Eh. In posti luridi come Gharve ci ho passato un'intera carriera, me ne posso occupare pure da solo."
Seamus Bran: "Dovremmo approfittarne per reclutare un equipaggio."
Shaw Feowl aggiunge: "Gli altri due impareranno come si combatte col sottoscritto." 
Seamus è interdetto: "Sinceramente, più che a imparare a combattere potrei dare una mano per il reclutamento. Quante persone ci servirebbero?" Non so nulla su come funzionano gli scafi... dieci? Venti?"
Marlin Northeburg: "Non sono esperto, ma penso dipenda dal tipo di aeroscafo."
Agis: "Esatto: su di uno scafo come quello in cui siamo adesso una ventina potrebbero anche bastare, ma su uno scafo per una traversata dei ghiacci lunga Eixo solo sa quanti mesi, direi anche una cinquantina di anime, giusto per essere sicuri."
Whydah Gally: "Quindi, capitano, andiamo io e lei e cornacchia a reclutare?"
Seamus annuisce: "Bene. E se non ricordo male, qui in città c'è una compagnia di commercio locale. Dovete sapere che tempo fa, questa compagnia ha accumulato un grosso debito con una compagnia di assicurazioni di Sevir dopo aver perso sfortunatamente alcuni scafi e... Bé, per farla breve, quelle persone in qualche modo mi appartengono: per saldare il loro debito potrebbero darci un po' di manodopera."
Agis guarda gli altri quattro: "...andiamoci tutti a questo punto. Forse, daremo meno nell'occhio come comitiva di pellegrini..."
Shaw lancia uno sguardo di rassegnazione all'Inquisitore: "Va bene... Ognuno faccia ciò che sa fare meglio." Poi si volta verso i pirati. "Portatevi l'uomo d'affari. Io e il chierico cercando di tenere un profilo basso procederemo verso il rifugio cercando informazioni."
Bran: "Allora, mi occuperò di trovare la manodopera di basso livello: non so niente di scafi, ma un equipaggio decente dovrei essere in grado di metterlo assieme riscuotendo il debito.” poi si rivolge ai pirati: ”Voi dovreste occuparvi di trovare gli ufficiali, dato che potete magari giudicarne la competenza."
Marlin è scettico: "Forse non sarebbe il caso di presentarci di nuovo alla società civile Seamus, almeno non fino a quando l'inquisitore non lo riterrà opportuno: sapete com'è, se un criminale del suo calibro viene visto in vita, qualcuno dei suoi creditori potrebbe venirne a conoscenza."
Bran si volta verso il Santo sorridendo: "Tranquillo, loro non sanno nemmeno che faccia abbia. Tutti questi debiti non sono verso di me come persona, ma verso diverse compagnie con le quali ho operato. Mi basta trovare qualche piuma da mostrare come lasciapassare e sono a posto."
Northeburg: "Lei si crede padrone del conio, ma è esso che attanaglia la sua anima, vedo. L'indugiare con uno strumento così meschino le porterà solo sfortune e l'allontanerà dalla Grazia di Eixo: ha già patito una volta la sua ira in cella, ora che ha avuto il perdono perché sfida ancora la sorte?”
Shaw guarda Seamus non poco perplesso: "Ma almeno è competente come afferma di essere o è tutto fumo e niente arrosto?"
"Il fumo è l'arrosto. Detto di Sevir." Seamus annuisce.
L'Inquisitore, con aria sorniona: "quello che ha detto il señor Bran. Mi raccomando comunque, cercate sempre di far buon viso a cattivo gioco, quantomeno in questa fase."
Bran: "Vedete, io non so niente del volo o di religione, ma quando vedo una piuma, non me la scordo mai più. Ora che siamo fuori, tanto vale renderci utili." Indica i pirati: "Voi sparate" poi indica il mercenario: "Tu ci insegni a sparare" e infine indica il Santo: "E tu... beh prega per noi."
Il resto del gruppo lo guarda senza sapere bene come replicare.
Bran continua con la sua solita parlantina sciolta: "Ah, ovviamente se uso il debito di una mia compagnia per la spedizione lo considererò un prestito, ma questo lo avevo già detto. Che poi in realtà la compagnia non è davvero mia, ma vi risparmio le sottigliezze."
Whydah indica l'Aviz corvino con una certa ammirazione: "Mi piace questo tizio, io lo avevo detto."
Feowl rotea gli occhi: "Cercate di non attirare l'attenzione, va bene?"
"Certo." Seamus guarda il suo vestito: "Che poi, mi insegnate un attimo a fingermi un chierico? Magari ripeto le cose che dice il santo." Con tono teatrale si rivolge a Why: "Grazie, figliolo, la benedizione di Eixo sia con te."
Marlin: "Non sono un buon esempio di chierico, almeno qui al Sud... diciamo che sono unico nel mio genere."

Il sole comincia a morire sulla distesa senza fine di nuvole bianche infuocandole con i suoi colori accesi mentre lo scafo entra in fine nella grande spaccatura della costa dove è stata edificata Porta Gharve. L'intera città è costruita tra le grotte e spaccature naturali ai bordi del crepaccio dove centinaia di aeroscafii con i rispettivi equipaggi si muovono con una frenesia degna degli Apocriti. Mentre si concludono le manovre di attracco, l'Inquisitore Velazquez fornisce le ultime raccomandazioni come farebbe ai novizi. Una volta sulla banchina, sono soli.
Whydah: "Bene: reclutare avieri brutti e sporchi, possibilmente anche abili. A proposito, alla fine chi diavolo viene con me?"
Feowl: "Il capitano e l'usuraio." poi si gira verso il Santo: "Il chierico viene con me."
Seamus Bran: "Già che ci siamo, meglio che i due pirati si dividano: suggerisco che il capitano vada a reclutare da solo vista la sua esperienza, mentre Why può venire con me. Così massimizziamo le possibilità di trovare qualcosa."
Agis annuisce: "Per me non c'è problema. Incontriamoci tutti a quella stamberga dei chierici che ci ha detto l'Inqusitore alla quinta ora."
Whydah Gally: "Andata."
Feowl: "Capitano, spero non abbia nemici in questa parte di mondo."
Agis strizza l'unico occhio buono: "I nemici di ieri possono essere gli amici di domani...”
Bran: "A Sevir diciamo: "chi non ha nemici, non ha soldi". Per questo a me mi vogliono tutti bene."
Gally: "Da noi diciamo: "Parli più dei detti di Sevir che della città stessa”."
Seamus annuisce: "Sì siamo gente molto saggia."
Marlin: "A Northe usa dire che quando cala il vespro è bene smettere di lavorare e rincasare prima che il freddo ti entri nelle ossa, quindi è bene usare queste ultime ore in cui siamo graziati dalla luce, invece di star qui a disquisire su detti locali."

Agis saluta i compagni per sparire nella confusione pulsante di Porta Gharve, null'altro che un sistema di grotte naturali della roccia nera comunicanti tra loro che spesso portano direttamente nel vuoto. Le strade strette, irregolari e caotiche, si snodano su più livelli  creando un labirinto per chi non è familiare con la città. Vecchi cartelli di legno dipinto, scoloriti dal tempo, indicano le varie attività commerciali della città e la folla di aviatori civili si mischia con quella di pellegrini e militari.
Whydah Gally: "Prima di reclutare, avrei bisogno di una pinta di birra!"
"Sai cosa diciamo a Sevir?" Seamus sorride: "Ottima idea, ma offri tu!"
Marlin: "Voi a Sud chiamate birra il piscio delle lucertole da traino: aspettate di essere a Northe, e allora lì si che saggerete la vera birra."
Se non fosse per il cappuccio, il chierico riuscirebbe a vedere il totale cambiamento di espressione Feowl: il tempo delle battute è finito. "Muoviamoci." dice il mercenario al Santo con tono più marcato ed autoritario di come non abbia fatto fino ad adesso.

Mentre cinque tra i più famosi criminali che la storia recente dell'Impero Hesperide ricordi sono liberi di girovagare per la caotica e operosa Porta Gharve, l'Inquisitore Velazquez si dirige con la sua scorta privata verso Mayra. L'alto chierico osserva il cielo stellato sopra la carrozza trainata dalle rossicce lucertole giganti di Freil, la sua terra natale, mentre rigira tra le mani il reliquiario delle ceneri di Sant'Avidan Inquisitore, fondatore del loro ordine, piccolo contenitore cilindrico d'argento, finemente inciso con i simboli dell'Inquisizione e della casata del Santo, così gelosamente custodito dai suoi pari nel corso di cinquant'anni e finalmente nelle sue sole mani: "Forse, non starei così male assieme a quegli altri peccatori..."

L'origine dei peccati è la natura stessa di Atmosphaera.

FINE DELLA SESSIONE