lunedì 2 gennaio 2012

EGT-0 Cascavel


Il progenitore di un nuovo modo di intendere la guerra sta per essere sviscerato...
Dato che in New Frontier compariranno diversi derivati del progetto originale, colgo quest'occasione per presentare un background anomalo, quello del Cascavel, unità dell'Engrenagem ideata da Umberto.
A seguito delle vicende che sappiamo tutti, la seconda parte della stagione ha subito dei cambiamenti in corso d'opera che mi hanno portato ad accorciare od omettere alcune vicende che portavano allo scontro finale per non rallentare la narrazione e riguadagnare terreno.
Parte della storyline omessa prevedeva un confronto diretto con questi formidabili titani meccanici dell'Engrenagem a difesa dei siti missilistici (e che invece faranno solo un cameo nella Issue 10 prima dello scontro con Kay sottoforma di relitto e prima del lancio delle testate, capitanati da El Campesino) come ardua sfida della TRIAD UNIT prima di affrontare ANGEL. 
Quello che rimane è l'ottima scheda tecnica, opera sempre di Umberto (che ringrazio nuovamente!), e le fondamenta per una successiva serie di unità Sudamericane che compariranno nel corso del Gran Finale.
Insomma, qui si fa la Storia!






Nome: Cascavel
Serie: EGT-0  (prototipo)

Descrizione:
Mezzo profilato molto basso nonostante le sue imponenti dimensioni (due volte e mezza in altezza, il triplo in lunghezza ed il triplo in larghezza di un carro standard) e la presenza di una inusuale torretta dotata di braccia (in realtà solo avanbraccia).
Per garantirne la mobilità il mezzo è dotato anteriormente di una componente meccanizzata (lo scafo di due normali carri da battaglia URSS accoppiati lateralmente, questa componente è dotata di 2 mitragliatrici medie brandeggiabili ed una torretta dotata di 4 missili AT di fanteria ed un cannone a basso rinculo da 100 mm utile contro la fanteria a distanze fino a 2 chilometri, nonchè spinto da un motore da 1400 cavalli ausiliario, può anche trasportare 10 fanti completamente equipaggiati) collegata tramite mozzo che serve anche da apripista principale con lo scopo principale di riuscire a saltare eventuali fossati e altre sconnessioni del terreno (NB: la perdita di questo componente non costituisce una perdita vitale per il mezzo, ma ne riduce sensibilmente la mobilità su terreno sconnesso ed aumenta la sua vulnerabilità alla fanteria, questo componente può essere messo fuori uso con le normali armi da fanteria seppur in quantità, es Missili AT spalleggiabili o normale cariche di esplosivo).
Il modulo principale è formato da uno scafo rettangolare con un cuneo nella parte frontale. Si caratterizza per la presenza di 3 coppie di cingoli, di cui una coppia centrale, cosa inusuale, ma che garantisce al mezzo di poter passare su qualsiasi terreno senza gravare troppo peso in singoli punti.
La torretta è la componente visivamente più caratterizzante insieme ai cingoli. Non dissimile, seppur assai più larga (almeno 2 volte) da quella di un normale carro da battaglia pesante è dotata di un armamento sopra le righe , in aggiunta però dispone di due arti (costituiti da un solo pezzo e relativi giunti snodabili per una lunghezza totale di un metro e mezzo) su cui possono essere montati armamenti ulteriori. Armamenti che però non possono essere che quelli fabbricati in URSS in quanto collegati agli avanbracci tramite appositi hard-point snobabili.
Questo permette una inedita capacità di multi-targeting: il mezzo può ingaggiare fino a 3 bersagli contemporaneamente.
Questo è permesso dall'ampia digitalizzazione della cabina del tiratore, cabina che ricorda molto, anche come impostazione quella di un caccia, caratterizzata da ampi monitor (serviti esternamente da una moltitudine di sensori: ottici, infrarosso, termici ed un piccolo radar di scoperta aerea della portata di 10 km, utile contro elicotteri o velivoli in volo lento), il tiratore dispone di un casco simile a quello dei piloti dei caccia aerei più avanzati che consente di inseguire e agganciare il nemico semplicemente muovendo la testa, in questo caso anche la torretta di conseguenza si muove seguendo i movimenti della testa. È comunque possibile il controllo della torretta e l'aggancio dei nemici tramite la classica cloche e comandi, in particolare per il multi targeting è comunque necessario fare affidamento per i due ulteriori obiettivi sui comandi 'classici' (operazioni comunque tutte eseguibili dalla cloche nella quale sono concentrati i pulsanti per eseguire tutte le principali operazioni).
Il comandante del mezzo dispone di una postazione simile a quella del tiratore con monitor a 360 gradi per la sorveglianza ottica della situazione, postazione però dotata però di un monitor orizzontale touch screen con il quale comandare il Cascavel e le altre unità tramite ordini impartiti direttamente sulla mappa (stile videogame), con la possibilità tramite il sistema di data link di seguire i movimenti delle unità alleate in tempo reale, nonchè di sorvegliare i dati dei loro sensori per tenere sempre sott'occhio i movimenti nemici. É disponibile anche una banca dati consultabile liberamente dal comandante e aggiornabile via satellite con ulteriori informazioni geografiche, una libreria dei mezzi conosciuti e molte altre informazioni utili (da informazioni geologiche a report di intelligence).
Il mezzo dispone anche di un micro elicottero senza pilota in grado di volare per un'ora a massimo 25 km di distanza con un sensore ottico e termico per avere ulteriori dati di sorveglianza, nonchè di alcuni rampini lanciati tramite granate che si fissano al terreno dotati di sensori di movimento (particolarmente utili in difesa per tenere sotto controllo una vasta area attorno alla propria posizione).
Il mezzo al suo interno dispone di alcuni vani con munizioni di riserva, parti di ricambio (parti di cingole, piastrelle ERA e componenti per riparazioni d'emergenza), viveri e quant'altro per sopravvivere a lungo anche senza rifornimenti.

Armamento: 2 x cannone rigato ad alta precisione da 152 mm (può sparare inoltre dopo un lungo tempo di caricamento, circa un minuto, un grosso missile a guida infrarossa con testata selezionabile anti-bunker o a cluster anti carro e anti fanteria, non completamente affidabile, a volte la testata non esplode per problemi di software non ancora risolti, questo missile ha una portata massima doppia, circa 60 km, rispetto ad un normale proiettile, distanza a cui può essere sparato solo con l'aiuto di fanteria o altri mezzi dotati di designatore laser data la portata limitata dei sensori, lancio quindi di tipo stand-off, può quindi essere sparato anche dietro a rilievi o altre protezioni senza che il mezzo abbia in vista l'obiettivo), tale cannone, presente singolarmente, è standard sui mezzi d'artiglieria di nuova produzione URSS.
Un paio di prototipi sono stati osservati dotati di cannoni d'artigliera over-sized da 211 mm (dettaglio negativo: lunghi tempi di ricarica per ogni proiettile, circa 40 secondi, dettaglio positivo: capacità di generare danni estesi su una grande area a grande distanza), con gittata di 50km, quando dotati di proiettili autopropulsi circa 70km, proiettili alcuni dotati di piccola testata nucleare da 0,12 kilotoni
1 mitragliatrice pesante da 23 mm accoppiata al cannone
2 x mitragliatri medie binate da 15 mm, montate su torrette automatiche sullo scafo nel lato destro e sinistro, con funzione prevalentamente AA e contro veicoli e fanteria leggera. Possono essere controllate manualmente dal capo meccanico e dall'osservatore.
2 x mitragliatrici medie da 15 mm brandeggiabili dall'interno del mezzo grazie a rimandi meccanici ed un piccolo periscopio, una può essere usata dal comandante del mezzo e l'altra dal guidatore.
1 mortaio da 80 millimetri a caricamente automatico della portata di 8 chilometri, ottimale per i tiri contro obiettivi nascosti.
1 lanciamissili dotato di quattro missili spalleggiabili AA tipo Tucano a corto raggio (missili ancora sperimentali e non ancora distribuiti all'esercito, la loro carica esplosiva è poco potente, ma sufficente a costringere ad un atterraggio di emergenza un elicottero o un velivolo in volo lento, non di meno sono molto sensibili alle contromisure come i flares).

Payload aggiuntivi per gli arti, posssono essere montate per ogni arto:
1 mitragliatrice da 23 mm con riserva di 300 colpi
o 1 lanciatore x 4 missili infrarossi anti carro (di tipo diverso di quelli sparati dal cannone, affidabilissimi, senza possibilità di lancio stand-off e con portata limita a 4 chilometri, sono i normali missili AT di fanteria).
o 1 lancia razzi da 60 razzi da 50 mm (razzi non guidati, portata 6 chilometri, lanciabili a salve di 10, ottimali contro la fanteria), ancora a livello sperimentale sono in sviluppo anche razzi sempre da 50mm parzialmente guidati (solo durante la fase iniziale, ottimi per colpire bersagli fissi o in movimento lento e continuo).
o 2 mitragliatrici accopiate da 11 mm con riserva da 1500 colpi
o sensori di vario tipo (sensori ottici più prestanti, radar per analisi del terreno, strumenti di intelligence vari, ecc..)
o 1 lanciagranate pesante da 100 mm a basso rinculo con 50 colpi (ottimale contro le grandi concentrazioni di fanteria o per operazioni di demolizione di edifici, meno per contrastare carri armati e obiettivi corazzati)

Autonomia: le taniche di carburante presenti assicurano 8 ore di moto e le batterie (da usare con mezzo stazionario e motore spento) 2, ma è in sviluppo una micro batteria nucleare dall'autonomia di almeno 4 anni.
Equipaggio: 3 persone (autista, comandante, tiratore) più due ulteriori persone, solitamente un manutentore (la macchina è ancora sperimentale e spesso ha molte avarie) ed un aiutante tiratore/osservatore (per gestire i vari e numerosi sensori).
Corazzature: il modulo principale ha una corazzatura in grado di resistere a colpi perforanti diretti sparati da distanze superiori ai 400 metri di un carro armato NATO standard (Nota: distanza a cui è improbabile un carro nemico riesca ad avvicinarsi in terreno aperto). In teoria può resistere ad un colpo diretto nella parte frontale di uno più missili aviolanciato.
L'unico punto debole alle armi da fanteria sono i cingoli, che d'altronde sono multipli e per essere messi completamente fuori uso richiedono diversi colpi diretti da distanza ravvicinata o diverse cariche d'esplosivo (che possono essere usate proficuamente anche su altre parti del mezzo, purchè le cariche siano di dimensioni sufficenti, almeno tre o quattro panetti standard è stimato che sia necessario). Questo problema è stato ovviato studiando una corazzatura aggiuntiva piuttosto pesante per i cingoli con diverse gonne corazzate, ma tale corazzatura riduce sensibilmente la mobilità visto l'aggravio di peso. La corazzatura è ancora in fase di sviluppo. Su un prototipo sono state notate delle antenne che sembrano indicare la presenza di una corazza elettrica sperimentale (dati i suoi alti consumi sembra necessaria per funzionare la presenza di una pila nucleare)
Il mezzo è vulnerabile solo alle grandi bombe aviolanciate o ai proiettili di artiglieria pesante.
Velocità massima su strada: 50 km/h
Velocità su fondo duro: 35 km/h
Velocità su fondo molle (fango): 15 km/h
(in sviluppo c'è un nuovo power pack in grado di aumentare la velocità massima di circa 10 km/h e di aumentare l'accelerazione, l'accelerazione in particolare è il punto debole in quanto il mezzo ci mette circa un minuto a raggiungere la velocità massima e ha tempi di frenata piuttosto lunghi, allo stato attuale il mezzo è piuttosto impacciato)

Note ulteriori: interni piuttosto ampi, possono starci all'evenienza altre 5 persone, senza però equipaggiamenti pesanti ed ingombranti.
Richiede una certa scorta data la sua mobilità comunque piuttosto bassa, il mezzo è studiato in particolare per operare come mezzo d'assedio o come mezzo difensivo insieme ad un team di carri e di fanteria contro le forze corazzate NATO. Il mezzo da solo può essere facilmente attaccato dalla fanteria (purchè non in campo aperto) che possono rendelo parzialmente inoffensivo danneggiando sensori, torretta (inserendo ad esempio un panetto di esplosivo nel cannone danneggiandolo) o cingoli.
Il mezzo è stato studiato per essere usato nelle grandi praterie nord-americane o nell'Africa sub-sharihana. L'uso in ambiente tropicale è considerato secondario e solo a fini difensivi.
Il mezzo, purchè non abbia perso il modulo anteriore, è in grado di schiacciare i mezzi nemici grazie alla sua mole, pur non distruggendoli può schiacciare anche i carri armati nemici in situazioni limite, questo non distruggerà i carri nemici, ma provocherà gravissimi danni alla loro torretta e farà saltare molti circuiti (non di meno il rischio di esplosioni sotto lo scafo o di inclinarsi pericolosamente su un lato rendono questa tattica contro i carri armati una ultima possibilità quasi kamikaze, non di meno rimane valida contro mezzi leggeri e per sfondare barricate)
Il mezzo oltre alla formidabile corazzatura dispone anche di contromisure elettroniche rudimentali (da non confondersi con la corazza elettrica) in grado di disturbare i sensori nemici, di piastre ERA (piastre che esplodono per danneggiare e ridurre gli effetti dei colpi avversari, sono disposte solo nella parte frontale, sulla parte superiore della torretta e a protezione della power pack posteriore, tali piastre sono efficaci solo nei confronti delle munizioni HEAT -tipicamente usate nei razzi anticarro da fanteria-, sono invece quasi inutili contro le munizioni penetranti ad esempio quelle con testata penetrante indurita con l'uranio impoverito usate solitamente dai mezzi corazzati), di lancia granate fumogene e di lancia flares contro i missili a guida infrarossa e termica.
Il mezzo dispone di due distinti gruppi motore nella parte posteriore del mezzo, uno nella parte sinistra ed uno nella parte destra. Nella parte destra centrale del mezzo è presente uno spazio con le parti di ricambio sbarcabili tramite rampa. Tale parte centrale posteriore può anche essere usata per trasportare fino a 20 fanti ed è comunque collegata allo scompartimento dell'equipaggio tramite due piccole porte corazzate.
Il mezzo è studiato per operare in sicurezza in ambiente NBC.
Valutazioni della NATO valutano che in un confronto tra tank per battere il Cascavel e la sua scorta standard (solitamente 4 tank, 2 semoventi dotati di mitragliatrici e missili AA e due plotoni di fanteria trasportati su 4 mezzi da combattimento dotati di missili AT e mitragliatrici pesanti) siano necessari tra i 20 e 30 carri NATO dell'ultimo modello equipaggiati tutti con le preziose testate penetranti all'uranio impoverito ancora poco diffuse negli arsenali e tutti i mezzi con equipaggi ottimamente addestrati. In alternativa almeno 2 passaggi da 10 caccia bombardieri l'uno, con equipaggi ottimamente addestrati e avversari non in campo aperto e supponendo di disporre di superiorità aerea e senza ulteriore protezione anti aerea. Per la NATO quindi un probabile disastro in termini di risorse ancora prima che militare.
L'unica tattica realmente ottimale è l'uso a distanza ravvicinata di mine nucleari (alcune grosse come una sacca sportiva tipo) o un intenso sbarramento d'artiglieria, se non un vero e proprio bombardamento nucleare tramite missili a cortissimo raggio 'Honest Jack'.
D'altro canto il mezzo però per l'URSS costa 14 volte produrlo a livello di risorse comparato ad un normale MBT e 3 in termini di tempo, necessità di lunghi periodi di manutenzione (ma questi si spera in futuro di ridurli man mano che entrerà in produzione) e molti generali premono per a parità di costi produrre più carri armati quindi il progetto è in forse e questo si ripercuote anche sulle attività di test che devono dimostrare a tutti i costi la bontà del progetto anche sacrificando uomini e sicurezza.
Il sistema è dotato di data link per collegarsi con gli altri mezzi e passarsi informazioni e dati.
Il giunto meccanico tra il modulo anteriore e quello principale è protetto, ma rimane un punto debole ed esposto rispetto al resto del carro.
Ne sono stati costruiti fin'ora 6 prototipi e 4 di pre-serie, anche se non è chiaro se i mezzi di pre-serie sono i prototipi aggiornati e standardizzati o mezzi di nuova produzione.
Si è sicuri che il primo prototipo è stato trasformato in un nuovo mezzo, senza più torretta con cannoni, dotata di una maggiore dotazione antiaerea (almeno 4 torrette di mezzi semoventi AA con cannoncini automatici e missili a corto raggio ed una batteria per missili a medio raggio) sembra essere stato dotato di due missili a medio raggio (con testata esplosiva o NBC) della classe Astros, tali missili vengono trasporti orizzontalmente ed in fase di lancio vengono posti verticalmente sulla parte anteriore del mezzo.
Tale soluzione è stata abbandonata in quanto si è ritenuto più opportuno usare i normali lanciatori mobili, ma non di meno pare che stia venendo ancora 'testato operativamente' data la Crisi galoppante.
Altre armi particolari pare che siano state sperimentate sui prototipi, tra cui un potente, ma instabile laser allo stato solido di cui l'esplosione di alcune componenti per sovraccarico e la conseguente perdita del minerale necessario al suo funzionamento pare abbia provocato l'unico grave incidente dei test con la perdita di cinque tecnici.




1 commento:

  1. Sarebbe stato un peccato mortale tenere questa scheda in archivio!
    Dal Cascavel nascono tre nuovi tipi di unità che ereditano parte delle sue caratteristiche, ma lo scoprirete sulla vostra pelle!

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