venerdì 14 febbraio 2014

Historia Universalis: contesto storico e Mito della Formazione.


Per illustrare un mondo nuovo, bisogna partire dalle fondamenta!
Comincia allora un viaggio, che suddividerò in più parti data la lunghezza, nella Storia di Atmosphaera e della Civiltà Aviz attaraverso l'analisi di uno dei testi fondanti della loro letteratura: l'Historia Universalis.


Premessa:
L'impero Hesperide rappresenta solo il punto di arrivo della Civiltà Aviz che, dalla sua preistoria fino all'Età Classica, si espanse a più riprese nelle quattro direttive che si diramano da Terra Preta alla ricerca di nuovi territori per ampliare le proprie rotte commerciali fondando colonie migratorie che divenerro a loro volta città stato e, in epoche più recenti, veri e propri regni di dimensioni e popolazione sempre maggiori. L'improvvisa e drammatica invasione degli Apocriti, avvenuta all'incirca duemila anni fa, ha isolato per sempre i territori nord-occidentali recidendo i legami con le radici storiche di un'intera specie e con essa parte della propria identità. Risulta dunque assai complesso tratteggiare una corretta ed esaustiva Storia della Civiltà Aviz e il corpus di fonti scritte pervenuto fino ai giorni nostri, grazie agli annali delle varie città stato prima e dei vari regni che si sono succeduti nei territori di frontiera poi, appare agli studiosi moderni, che sotto il nuovo impulso culturale dell'Impero stanno riscoprendo il valore di una Storia comune, spesso troppo regionalistico e schierato. La valorizzazione della tradizione popolare e delle fonti archeologiche oggi hanno cominciato ad aprire nuove frontiere per un campo di studi ancora così giovane e foriero di ulteriori sviluppi.

Il problema della datazione:
Solo negli ultimi cinquant'anni, dalla fondazione dell'Impero Hesperide, esiste un misurazione del tempo comune, ossia il Calendario Mayrano (da "Mayra", la capitale Imperiale): la città stato, e successivamente il Regno di Hesperia, ha da sempre scandito il tempo nel seguente ritmo: i giorni di 12 ore, i mesi di 100 giorni e gli anni di 8 mesi. Città e Nazioni differenti hanno adottato altri calendari, spesso variando nei secoli, e riuscire a districarsi negli annali confrontandoli tra di essi risulta ostico se non impossibile, specie addentrandosi nell'Età Classica. Per convenienza ci riferiremo al Calendario Mayrano indicando approsimativamente la collocazione degli eventi passati concentrandoci più sugli eventi generali che sui particolarismi.

San Avilius e la Historia Universalis:
Tutte le nozioni riguardo alla Storia generale del popolo Aviz nell'era pre-Apocrita le dobbiamo alle opere scritte degli autori classici sopravvisute nelle basiliche e nelle biblioteche delle città di frontiera; più importante per completezza tra tutte quella di San Avilius d'Hatria, Santo della Chiesa di Eixo vissuto a ridosso dell'invasione Apocrita, che con la sua "Historia Universalis" tratteggia una cronologia della specie dalle origini mitologiche fino alla tarda antichità. La Historia Universalis, opera in ventiquattro libri di cui solo sedici giunti fino a noi,  è da circa duemila anni la fonte più autorevole di Storia a cui tutti gli eruditi successivi hanno fatto riferimento sia per lo stile che per i contenuti. San Avilius, nato ad Hatria, una delle più importanti colonie della direttrice nord-ovest ed in epoche recenti capitale del regno d'Agrevia, era di origine Ave, i primi Aviz ad aver intrapreso l'esplorazione delle due direttrici nord in tempi remoti; il santo raccolse ed ordinò le cronache provenienti dai profughi della madrepatria e quelle delle città stato confinanti in fuga dalla furia Apocrita per creare un racconto organico mischiando episodi storici e leggende popolari com'era consuetudine degli antichi autori.

Il Mito della Formazione:
Nonostante fosse un fervente Eixo e i culti legati agli Astri stessero ormai scomparendo, riporta Avilius all'inizio della Historia Universalis il mito classico della formazione di Atmosphaera nella sua versione Agreviana, probabilmente in omaggio alla tradizione letteraria: in principio vi era solo l'Abisso senza fine tana di Azureus (o Lazaward nella tradizione Astrale più antica), il serpente ancestrale; a quel tempo la colossale creatura si cibava delle stelle, figlie del Sole. Il dio decise di affrontare l'essere e dopo una battaglia feroce riuscì a mozzargli la testa: da questa fuoriuscì la materia di cui è composta ogni creatura vivente. Il Sole fece scendere una cortina impenetrabile sull'Abisso e solo il dorso ricurvo di Azureus rimase visibile al di sopra delle nubi. Il dio usò questa materia pregna di energia vitale per plasmare il mondo intessendo le isole tra loro con fili d'aria e legandole agli estremi della volta celeste per evitare che cadessero nel baratro posizionando Terra Preta al centro. Il Sole creò ogni essere vivente, generato dall'energia vitale sottratta al serpente, e ogni giorno ripercorre il dorso di Azureus assicurandosi che non risorga mentre irradia il mondo di luce. Sul Mito della Formazione si sono spese molte parole, specie in tempi recenti: quel che appare subito chiaro è la dualità di Azureus, divinità e demone allo stesso tempo, creatore di vita ma nemico della volta celeste; la vivacità dei molteplici culti legati a questa figura in tempi antichi, di cui l'abbondanza di luoghi sacri dedicati ad esso in epoca classica ne è la prova, spiega la persistenza di talune credenze e tradizioni, tra cui l'importanza del colore Azul/Azur anche nella religione Eixo.

5 commenti:

  1. Avrei voluto pubblicare questa parte ieri, ma il mio pc sta morendo (di nuovo)... la prossima settimana lo porterò ad aggiustare, nel mentre utilizzo il portatile di mia madre. Vedrò comunque di aggiornare il più celermente possibile, mi sto solo riscaldando!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Lol sono un niubbo dei blog, non so come commentare. Sto facendo casino con gli account.
      Comunque diventa sempre più interessante, non vedo l'ora! :D

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    2. Può succedere!
      Approposito, appena posso ti mando altre sessioni di Pax Americana, tempo di darci una letta per vedere se c'è tutto: sono quasi due anni che non le ricontrollo, non vorrei mancassero dei pezzi.

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    3. D'accordo!
      Le prime le ho divorate, se si scrivono a modo secondo me qualcosa se ne può cavare! Io ora ho tempo libero tendenzialmente, quindi ci sono! >.<

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