giovedì 29 settembre 2011

Stanley Immanuel Davis Junior

Finalmente rivelato il primo protagonista di Shades of Gray selezionato per entrare a far parte della TRIAD UNIT: Stanley Immanuel Davis Junior detto Sid, cuoco dal passato burrascoso un tempo allievo del Colonello Bride.







Stanley Immanuel Davis Junior (detto “Sid” o “Stan”) - Liverpool 1937

Padre: Stan Davis (Londra 1900 - Cuoco)
Madre: Michaela Johnnson (New York 1902- Londra 1949 - Psichiatra)

(1947) – Il tumore al cervello della madre e il peggiorare dell’insania di questa, costringe la famiglia Davis a trasferirsi a Londra per migliori cure mediche.
Il signor Davis si vede costretto ad internare la moglie al Bethlem Republican Hospital (Bedlam) non potendo prendersi più cura di lei da solo.
Stanley non perdonerà mai la scelta del padre.

(1949) – Stanley assiste al suicidio della madre che si lancia dalla cupola dell'ospedale psichiatrico Bedlam lasciando solo un biglietto dove diceva che “non riusciva più a sopportare tutte quelle voci nella sua testa”.
Questo provocò un trauma nel giovane Stan che trasformò il metodo psichiatrico della madre in una ragione di vita.

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Qui riportato il metodo psichiatrico di Michaela Johnnson, rivelato dal figlio:
“Quando sei di fronte ad una situazione orribile, ci sono solo due reazioni che hanno senso: Ridere o Piangere. Piangere fa troppo male. E la risata, dopotutto, è l’anestetico della natura.”
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(1955) – Stanley scappa di casa ed entra a far parte della Forza di Protezione delle Nazioni Unite come cadetto. Qui trova come istruttore il Colonello Bride col quale entra costantemente in contrasto.

(1958) – Dopo appena tre anni di addestramento nel quartier generale di Nuuk in Groenlandia, Stan viene espulso dall'accademia per gravi atti di insubordinazione.

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Qui riportato parte della scheda di espulsione del soggetto redatta dal Col. Bride:
“Il cadetto non comprende il significato della parola “gerarchia”. Insiste a insultare e deridere sia i colleghi che i superiori. Malgrado tutte le punizioni che gli venissero assegnate la recluta, dopo averle svolte con precisione e velocità encomiabili, tornava prontamente alle sue abitudini di disturbo. Se non fosse per il suo comportamento, sarebbe diventato un ottimo ufficiale.”
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(1958) – Dopo essere stato cacciato,  Stan Davis si trasferisce a New York Capital in cerca di fortuna senza far più ritorno nella Repubblica Britannica.
Non ha più avuto rapporti col padre dal '55.

(1961) – Al momento Stan Davis passa da una cucina all’altra di NYC, senza trovare un posto fisso.

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Qui riportato un breve riassunto sulla personalità del soggetto, redatta dal dott. Blake Jamison per l'amico Alexander Bride:
“Il ragazzo è ossessionato dal potere della risata. Fa qualunque cosa, dalle battute agli scherzi fisici pur di ridere e far ridere al punto da mettere se stesso in pericolo. Riuscire a parlargli direttamente è un’impresa ardua. Colgo l’occasione per citare il paziente riguardo a questo punto: “I miei amici me lo dicono spesso! Parlare con me è come cercare di parlare a un uomo che sta venendo attaccato da uno sciame di calabroni!”.
A parte questa sua mania sicuramente derivata dal trauma che subì da ragazzo, Stanley è una persona socievole, positiva e intelligente. Lo consiglio per la squadra…con qualche riserva.”
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venerdì 9 settembre 2011

Colonnello Alexander "Al" Bride

Ieri sera non sono riuscito ad aggiornare, in compenso si entra finalmente nel vivo: inizia la carrellata dei principali png di Shades of Gray!
Ho deciso di cominciare con una vecchia conoscenza che di certo non ha bisogno di presentazioni... Alexander Bride.
Patriota o rivoluzionario?
Classificare Alexander non ha probabilmente alcun senso: un uomo che ha basato la sua esistenza sull'istinto di sopravvivenza, un guerriero nel senso più vero prima di essere un soldato.
La conversione da pg a png non è mai un'operazione semplice: caratterizzare un personaggio che è stato utilizzato da un'altra persona cercando di rimanere fedele all'interpretazione originale richiede una certa attenzione.
Mi è capitato nel vecchio gdr e mi è capitato con Kyo in Pax Americana.
Le mie versioni sono adattamenti liberi, cerco sempre di esaltare ciò che di più mi ha colpito dell'interpretazione del giocatore aggiungendo qualcosa di mio approfittando del fatto che spesso passa diverso tempo in game a giustificare l'evoluzione del personaggio.
Ma questo lo vedremo durante durante la campagna!






Probabilmente andate perdute durante la Seconda Guerra d'Indipendenza Americana, non esitono fonti biografiche certe per Alexander Bride prima del 1940.
Ricostruire la sua avventurosa vita è quantomai complicato, se non impossibile.
Forse nato attorno al 1900 da qualche parte in Alaska, in gioventù pare abbia partecipato al Conflitto nel Mare di Bering agli inizi degli anni '20 come decine di migliaia di altri giovani della sua generazione.
La sua prima apparizione certa lo vede al fianco del Presidente Harry Truman come fidato luogotenente del generale MacArthur.
E proprio sotto il comando di MacArthur comincia la leggenda del Lupo Artico.
Durante la fase più dura della Guerra Globale per il neonato Nordamerica, la Campagna d'America lanciata dal Dai Nippon Teikoku, il maggiore Bride da prova del suo valore.
Al comando di una piccola unità scelta, gli ARTIC WOLVES, per più di due anni nelle vaste e desolate lande d'Alaska e del Canada rallenta l'avanzata verso NYC dell'esercito imperiale attuando una sistematica strategia di guerriglia.
Nel '45 le sorti di una guerra che sembra persa in partenza si capovolgono alla fine a favore del Nordamerica: la bomba H sganciata su Tokyo, figlia Progetto Manhattan,  chiude definitivamente la guerra contro l'Impero.
A questo punto Bride, già considerato una leggenda vivente, decide di congedarsi: si è sempre considerato poco più che un assassino istituzionalizzato, ma il nuovo mondo che gli Stati Uniti del Nordamerica hanno innaugurato con l'Era Nucleare non gli appartiene.
Alexander si ritira in Alaska, da dove il suo viaggio è cominciato, alla ricerca di un luogo dove poter scomparire in silenzio.
Nel 1951, dopo aver vissuto per quasi sei anni in solitudine nella natura maestosa dell'Alaska, Al viene rintracciato da Bagrat Mirboleen per conto dell'ONU.
Il suo vecchio amico convince Al ad accettare l'incarico che le Nazioni Unite intendono affigargli: addestrare le nuove generazioni della Forza di Protezione, l'esercito sovranazionale nato per bilanciare i due blocchi nella guerra fredda.
Una nuova vita comincia per Alexander:  per tutti gli anni '50 il colonnello assembla ed addestra unità di Caschi Blu in giro per il mondo.
Oggi Alexander Bride, ormai in pensione dopo dieci anni di sevizio nelle Nazioni Unite, vive a Miami 1935.

Ma le leggende non tramontano mai...



mercoledì 7 settembre 2011

Avanzare tasto dopo tasto: il lavoro del DM.

Che fatica ragazzi...
La data dell'esame si avvicina velocemente e sono stanco morto!
Ma non temete, gli aggiornamenti continueranno comunque con regolarità almeno fino alla fine della settimana: il 14 ho l'appello e non vorrei promettere qualcosa che poi non posso mantenere.
Allora, questa sera ne approfitto per dire che cos'è pronto e finito.
Abbiamo la traccia completa di tutti e 9 i capitoli di Shades of Gray con la trama dettagliata dei primi 4.
L'ambientazione generale è pressochè terminata, 
Abbiamo tutti i png principali almeno fino alla seconda parte della campagna (rigrazio Umberto nuovamente per l'aiuto!) e il pg di Lello è quasi terminato.
Sto aspettando gli altri due, mi raccomando di inviarmeli il prima possibile!
Riassumendo, siamo più o meno a  due terzi del lavoro.
Direi che è la tabella di marcia è rispettata se il 18 riusciamo a cominciare.



martedì 6 settembre 2011

Peacemaker Project: le radici di Pax Americana.

Peacemaker Project, ovvero il cuore oscuro che si cela dietro la Pax Americana.
Questo aggiornamento vuole essere una breve introduzione: inizia lo svisceramento delle informazioni e gli indizi accumulati nel corso della prima stagione. 


0. Che cos'è il Progetto Peacemaker?

Questa domanda, la più ovvia che ci si possa porre, non ha una risposta altrettanto immediata e, anzi, non fa che sollevare infiniti altri interrogativi.
Presentato fin dal principio come una minaccia al genere umano, senza per altro specificarne esattamente la natura precisa, il presidente Roosevelt dipinge il Progetto come la causa della pandemia del 1913 sottointendendo che un così tragico evento non sia stato naturale.
Ma Franklin D. Roosevelt non è mai stato sincero con le Pecore Nere: in principio dipinge sè stesso come un salvatore dell'America per poi ammettere in un secondo tempo di essere stato non solo al corrente del Progetto ma di esserne stato un sostenitore, almeno fino al 1928.
Con il suo assassinio svanisce anche la possibilità di conoscere le ragioni dietro la sua conversione ad una differente causa.
Sarà invece Nathan Cohen a dare una prima risposta a questo quesito, seppure in maniera criptica: il Peacemaker Project è la ricerca della Vita Eterna.
L'immortalità, il sogno del genere umano fin dalle origini è alla base del Progetto?
Lo stesso Cohen fornisce un'altra risposta, slegata alla prima: il Progetto serve a realizzare l'utopia di un mondo perfetto, dave è la pace a regnare sovrana.
Qual'è delle due la verità? O può essere che entrambe siano le due facce di una stessa medaglia?
Tutta la sofferenza che il Progetto ha causato, fa anche quella parte di esso?
Roosevelt accenna ad ideali travisati e deformati che hanno portato alla morte di metà del genere umano.
E' di nuovo Cohen a smentirlo: secondo la sua versione il progetto ha origini remote, la sua esecuzione è stata pianificata e perseguita con fanatica dedizione fin dal principio.
Si tratta dei Protocolli della Pace.
Non nominati direttamente nella campagna, i Protocolli non sono altro che il copione che il Progetto ha seguito nel portare a termine i suoi obbiettivi.
Immortalità e utopie di un mondo senza guerra: dove inizia un progetto politico e spirituale tanto vasto ed articolato?
La risposta potrebbe essere più intuitiva di quanto sembri.
La Pax Americana è parte del Progetto Peacemaker? 
Ma la Pax Americana non è altro che l'ingigantimento di quella che in principio era la democrazia degli Stati Uniti d'America. 
Che gli Stati Uniti siano dunque parte dello stesso unico progetto?
La dichiarazione d'indipendenza del 1776 sarebbe allora l'inizio del Progetto Peacemaker, il primo passo segnato sui Protocolli della Pace.



lunedì 5 settembre 2011

Qualche nota del DM.

Stasera nessun aggiornamento rilevante, me ne scuso!

Però, a mia discolpa posso dire di stare lavorando per il gdr comunque: ho risposto ad una mail densa di contenuti di Umberto che gentilmente mi sta aiutando a preparare le campagna e sto finendo di preparare l'aggiornamento importante sul Progetto Peacemaker.
I lavori procedono comunque spediti, ho finito di preparare i png principali della prima parte.

Nei prossimi aggiornamenti vedrete (non nell'ordine):
-la seconda fase della Guerra Globale e la Guerra Fredda.
-i retroscena del Progetto Peacemaker.
-i primi png della seconda stagione!
-nuove informazioni sull'ambientazione.
-tante altre sorprese!

Al prossimo aggiornamento, spero domani sera di avere più tempo!
Scusate ancora,

Daniele




Cascavel, imparerete a temere questo nome!

domenica 4 settembre 2011

NOVUS ORDO SECLORUM: nuovo sfondo del blog.

Aggiornamento minore: si cambia sfondo del blog.
Mi piaceva molto l'idea di mettere la piramide con l'occhio che compare sulle banconote da un dollaro ed ho trovato questo sfondo.
Mi piace, ma spero che non risulti caotico, nel caso lo cambio.
Il prossimo aggiornamento sviscererà invece il Progetto Peacemaker, ho intenzione di fare il punto della situazione, adesso che i riassunti sono finiti, di quanto si è scoperto durante il corso della prima stagione.
E aggiungerò anche nuovi dettagli...

A domani! 




sabato 3 settembre 2011

Pax Americana: la cronologia delle sessioni.

Dopo tanta attesa, ecco il riassunto della sessione finale!

Ho deciso di essere prolisso, me lo vogliate perdonare, ma data l'importanza della sessione ho preferito non saltare nulla.
Ho deliberatamente aggiustato alcuni passaggi della sessione che male si incastravano tra loro, adesso la successione degli eventi mi pare la più corretta possibile.
Inoltre, ho esplicitato dei concetti che forse erano rimasti abbastanza oscuri e criptici, spero di aver fatto cosa gradita e utile.

Buona lettura!



#16 Issue: PAX AMERICANA [22.03.1940]


Le prime luci dell'alba illuminano la Città delle Stelle, tornata silenziosa dopo la lunga notte di combattimenti.
A fatica e doloranti, le tre Pecore Nere si risvegliano dopo aver perso conoscenza a causa di quella luce intensa.
Tutti intorno a loro, cumuli e cumuli di carcasse di esseri in bianco sono stese fino a perdita d'occhio.
Le creature del Progetto Peacemaker giacciono senza vita mummificate, come se quel sangue nero fosse stato loro prosciugato, le loro attrezzature sovraccaricate.
Usciti dallo Stargazer, si accorgono che dell'imponente struttura rimane solo lo scheletro:  la sommità della torre è stata come vaporizzata, restano solo grandi lamiere informi.
Due figure si avvicinano e con sorpresa dei tre si rivelano essere le due Pecore Nere disperse da tempo: Kyo Ōshima e Lionel O'Leary, vestiti con le divise tradizionali del Kempeitai.
Ma quando è chiaro che i due agenti dell'Impero non sono venuti in loro soccorso ma solo in ricognizione per  indagare sul quella luce che ha annientato l'Esercito della Pace, l'atmosfera si fa subito tesa.
Kyo, mostrando la sua vera natura di fredda e calcolatrice spia, rivela che entrambi erano a conoscenza del Progetto Peacemaker ancora prima di arrivare nella World Spine: adesso che Roosevelt è morto, la loro fazione in Giappone si è accordata con Cohen in vista della futura guerra.
La loro missione è di recuperare l' "Eredità del Progetto Peacemaker" che Cohen ha dovuto lasciarsi dietro e devono farlo alla svelta.
Lionel però essendosi affezionato alle Pecore Nere, si lascia scappare che il senatore Cohen si trova ancora a NYC.
Kyo colpisce il suo sottoposto ordinando la ritirata scatenando la reazione di Ryan che intima all'ex compagno di non muoversi.
Ignorando l'avvertimento, Kyo si allontana rivelando un ultima sconvolgente verità: è stato lui ad uccidere Roosevelt per volere di Nathan Cohen.
A questo punto Ryan accecato dalla rabbia vuole scagliarsi contro l'australiano ma viene fermato da Bardiel.
A mente fredda, Bagrat osseva che l'informazione che hanno cercato per mesi adesso è nelle loro mani: sanno dove si trova Cohen, non ha senso combattere adesso.
Lionel e Kyo si allontanano all'orizzonte mentre ai tre, esausti ma con una nuova meta , non resta che ripercorrere a ritroso la strada per raggiungere la costa.
Giunti quasi a metà strada, vengono raggiunti da Lionel.
Il ragazzo, sentendosi parte delle Pecore Nere, è tornato sui suoi passi portando notizie importanti: la 42ª divisione di fanteria dell'Esercito Unificato del generale MacArthur si sta avvicinando a Miami.
Lionel è riuscito a convincere Kyo a proporre un accordo alle Pecore Nere: se lo auteranno a lasciare la città con l'Eredità, lui in cambio gli consegnerà Cohen su di un piatto d'argento.
Rimane da contattare Rodney: se è ancora vivo, sicuramente sarà tornato all'imbarcazione come d'accordo.
Lionel allora presta la sua radio portatile e la squadra riesce a mettersi in contatto col compagno dicendogli di raggiungerli al più presto.
Le Pecore Nere, guidate da Lionel, nel frattempo si dirigono verso una'installazione idustriale in città che si rivela essere un gigantesco hangar.
Al suo interno scoprono il motivo per cui Kyo ha bisogno di loro: l'Ikarus XI, l'ultimo modello superstite della serie, ha bisogno di Ryan per potersi attivare.
Mentre Ryan comincia i preparativi per il lancio, Kyo spiega ad Al e Bagrat che tutto quello che desidera la sua fazione è il crollo dell'Impero in vista di un più alto obbiettivo, lo stesso del Progetto Peacemaker.
Con la guerra voluta da Cohen, il Mondo sarà in grado di mutare, avvicinandosi sempre di più all'utopia del Progetto.
Ma per fare questo serve l'Eredità e adesso che l'hanno ottenuta, dato che il Progetto è perfetto, non hanno bisogno più di Cohen.
Nel mentre arriva Rodney che subito si allarma vedendo le due spie giapponesi.
Rodney si ribella  all'idea di una Guerra Globale in cambio di un solo uomo e Kyo spazientito lo trafigge con la sua Katana.
La morte di Rodney sembra non turbare i tre, che forse la reputano una perdita accettabile sull'altare della vendetta.
L'Ikarus decolla e schizza ad una velocità incredibile verso NYC dove Cohen li attende nello spiazzo del Palazzo di Cristallo, convinto di rifugiarsi nel Dai Nippon Teikoku.
Nella stiva del velivolo, si staglia tra varie casse di munizioni ed armi una grande bara: un paralellepipedo perfetto di un bianco puro senza alcuna apertura esterna visibile.
Ormai quasi sopra la capitale, Ryan, messo l'autopilota, raggiunge gli altri nell'angusta stiva e chiede di poter avere delle armi così da uccidere Cohen appena atterrati.
Lionel apre alcune casse e subito Ryan afferrata una pistola.
Senza pensarci due volte la punta contro contro Kyo e preme il grilletto vendicando Rodney.
Bagrat punta la sua arma contro Lionel per non fargli fare sciocchezze e Ryan riprende il controllo dell'Ikarus iniziando la manovra di atterraggio.
Lionel approfittando di un momento di distrazione. estrae una delle sue granate elettromagnetiche e minaccia di usarla.
A Bagrat non resta che sparare al Lionel ad una spalla ma il ragazzo non molla la presa e stappa la granata prima di essere raggiunto da uno dei coltelli di Bardiel.
L'Ikarus all'istante comincia a precipitare verso la baia di New York Capital e attivato il paracadute del velivolo, senza controllo si lascia cadere nelle gelide acque.
A fatica Bardiel apre il portello d'emergenza mentre l'acqua invade la stiva.
Ryan per un istante sfiora la bara bianca, l'ARCA, e percepisce le voce dell'intero genere umano.
E' il paziente Zero l'essere al suo interno.
Ma è troppo tardi, l'Ikarus è inghiottito nel profondo della baia.
Lionel non viene lasciato indietro ed arrivati a fatica a Liberty Island sotto l'avvolgente ombra della Statua della Libertà,  le Pecore Nere si rendono conto che il loro viaggio è finito.
Il Paziente Zero, l'origine della loro missione, è affondato e con esso l'Eredità del Progetto Peacemaker.
Forse la guerra è scongiurata, forse solo rimandata.
Senza nessun indizio su dove si trovi adesso Nathan Cohen,  è giunto il momento che le loro strade si dividano alla ricerca di un nuovo inizio.
Ognuno di loro coltiva ancora speranze per il futuro e questo è il più grande insegnamento trasmesso loro da Roosevelt.
La statua simbolo della Pax Americana silenziosamente veglia su di loro: forse la pace potrà esistere veramente, un giorno.


FINE




venerdì 2 settembre 2011

Pax Americana: la cronologia delle sessioni.

In vista della nuova stagione, ecco finalmente il riassunto della penultima puntata per rinfrescarvi la memoria dopo tanto tempo!
Si è fatto attendere ma alla fine è arrivato.
Riprendiamo dove avevamo lasciato i nostri antieroi: dopo essere finalmente arrivate a Miami 1935, è giunto per le Pecore Nere il momento della Verità.
Il riassunto dell'ultima sessione a breve!



#15 Issue: IN GOD WE TRUST [22.03.1940]


La Città delle Stelle, notte fonda.
Le quattro Pecore Nere percorrono la lunga strada deserta verso lo Stargazer, la torre cuore e simbolo della città. 
Dagli altoparlanti la voce di Cohen risuona spettrale rompendo il silenzio innaturale della città fantasma invitandoli a raggiungerlo: li stava aspettando.
Rodney è l'unico tra loro di cui Cohen non è a conoscenza: decisi ad usare questa lacuna a proprio vantaggio, affidano al compagno tutto l'esplosivo a loro disposizione nella speranza che possa trovare una strada alternativa per tentare di piazzare le cariche nei piloni della torre.  
Rodney si allontana dal gruppo avventurandosi nella notte mentre, percorsa la lunga strada principale, i tre si ritrovano nella vasta piazza circolare con al centro l'imponente Stargazer. 
Ai piedi della torre, li accoglie nuovamente la voce di Cohen.
L'uomo non è mai stato in città, la sua voce li raggiunge da NYC da dove forse non si è mai mosso per tutto questo tempo.
Cohen, come regalo d'addio pet le Pecore Nere, racconta loro di come lo scopo ultimo del Progetto Peacemaker, le cui origini si perdono nella storia dell'America, sia in qualche modo collegato alla ricerca dell'immortalità.
La grande pandemia, programmata a tavolino ha finito, con crudele ironia della sorte, per uccidere coloro che cercavano di ottenere la vita eterna.
Cohen ha ereditato il progetto dalla Società delle Nazioni addomesticando il virus rendendolo uno strumento per controllare le menti degli esseri umani: così sono nati gli Uomini in Bianco.
Con l'imminente guerra contro l'Impero, Cohen è pronto ad usare i frutti delle sue ricerche su scala mondiale.
Una figura enigmatica esce dalla torre completamente celata da un'aderente armatura bianca ad eccezione del braccio destro scoperto e nero come l'inchiostro.
Il PEACEMAKER #4 è completato: sotto quell'elmo, da dove due spuntoni metallici si stagliano come corna, si cela quel che resta di Lagrange, ormai privo di qualsiasi umanità.
In una frazione d'istante l'essere è già alle loro spalle, la sua velocità è sorprendente.
Grazie al potente campo magnetico generato dal #4 le armi non sembrano aver alcun effetto su di lui.
Eppure, i colpi sparati da Ryan sembrano eludere il campo e #4 con i suoi riflessi potenziati è costretto a schivarli.
A Bagrat nel frattempo viene un'intuizione: usare i fasci di cavi dell'eletricità che alimentano i lampioni della piazza per sconfiggere il nemico.
Bardiel allora attira #4 verso i lampioni e l'essere per cercare di colpire Al ne sradica completamente uno lasciando i cavi scoperti.
Allontanato nuovamente da Ryan, #4 decide di attaccare a distanza ed usa il suo campo magnetico di per sollevare le pesanti e complesse fontane metalliche che ornano la piazza con l'intento di scagliarle contro le Pecore Nere.
Bride ne frattempo con un coltello recide la guaina di copertura dei fli.
Da NYC, la voce di Cohen racconta in modo criptico di come un uomo sia riuscito all'alba dei tempi ad ottenere il dono dell'immortalità in cambio della sua anima.
Quell'uomo dagli infiniti nomi ha ispirato il Progetto stesso, il pilastro su cui sono stati fondati gli Stati Uniti d'America e su cui si fonda la Pax Americana.
Il PEACEMAKER #4 sta per far ricadere la mole di metallo sollevata quando Bride lancia il coltello a pochi passi dall'essere.
Bagrat a quel punto poggia i cavi scoperti facendo diventare l'intera piazza un parafulmine.
Un lampo proveniente dal cielo illumina la notte andando a cadere vicino a #4.
L'essere viene sbalzato a diversi mentri di distanza mentre le strutture metalliche ricadono pesantemente a terra.
Gravemente danneggiato, dalla schiena dello pseudo-peacemaker si staccano diverse componenti della sua armatura.
Sicuro di colpirlo, Ryan si avvicina incautamente a #4 che con un ultimo scatto gli è subito sopra, disarmandolo.
Bagrat subito spara alla schiena dell'essere che sanguina copiosamente quel sangue nero e denso tanto simile al petrolio.
Ryan allora lo finisce col suo fucile, un colpo nel torace da distanza zero.
Bardiel si avvicina al corpo esanime di #4 e col suo coltello gli stacca la testa, deluso per la disonorevole fine di Lagrange, niente più che una marionetta senza vita nelle mani di Cohen.
E proprio Cohen si ricollega per un'ultima volta con le Pecore Nere.
Entusiasta del combattimento si complimenta con loro per aver testato  la creazione del Progetto più importante di tutte: un essere umano con impiantato il cuore fossile di un vero Peacemaker.
Ora che ha la prova dell'inutilità di innestare un nucleo ormai in decadimento Cohen è sempre più intenzionato a volerne uno ancora attivo: quello di Ryan, l'ultimo Peacemaker del Progetto ancora in vita.
Per Cohen è tempo di andare e gli altoparlanti tacciono d'improvviso.
Le luci della città cominciano a spegnersi all'orizzonte ed il buio ad avanzare verso di loro.
Migliaia di Esseri in Bianco strisciano nell'oscurità con un'unica missione: uccidere le Pecore Nere e recuperare il prezioso cuore di Shaw. 
I tre si rifugiano nella Hall della torre mentre ormai solo la piazza è illuminata.
Dall'oscurità dove gli occhi delle creature li osservano feroci, emerge l'imponente Gargantua in Bianco, un gigante di cinque metri avanza verso di loro.
Ryan usando l'ultimo colpo del suo fucile caricato col suo sangue, abbate il gigante, ma è uno sforzo vano.
Le ultime luci si spengono.
Solo l'azzurro spettrale dei mille occhi del vasto Esercito della Pace brilla nel buio.
La legione di esseri irrompe nella torre e ultime tre Pecore Nere combattono con tutte le loro forze fino alla fine.
Invece della morte, una luce avvolgente ed intensa li attende.





giovedì 1 settembre 2011

Paxam: Stagione 2 - The Doomsday Clock !

Il tempo scorre amici miei!
Finalmente è giunto il momento di fissare una data d'inizio approssimativa per la stagione 2...
Da Giovedì 16 in poi a me va bene, una data ragionevole potrebbe essere Domenica 18.
Fatemi sapere i vostri impegni e in base a quelli possiamo trovare un accordo.
La frequenza vi ricordo che dovrebbe essere se tutto va bene di una volta alla settimana circa fino a metà/fine Dicembre, sempre e comunque entro la fine del 2011.

E ora, qualche informazione e avviso:
-mi raccomando continuate a preparare i vostri pg, prima sono finiti meglio è! E mi raccomando pensate a che aspetto avranno, come al solito ve li disegno.
- Ho terminato il canovaccio principale della storia, ora sto preparando nello specifico la prima triade di capitoli (saranno 9 in totale).
-Aggiornamenti a manetta: da oggi avrete ben un aggiornamento al giorno (tra maggiori e minori) fino all'inizio del gdr!

Per ora è tutto, prossimo aggiornamento domani!

Daniele





L'Orologio dell'Apocalisse comparirà nel gdr, oscuro presagio dell'imminente conflitto nucleare.