giovedì 31 ottobre 2013

Boston Dynamics

LA PAGINA RICHIESTA VERRÀ VISUALIZZATA DOPO IL SEGUENTE MESSAGGIO PUBBLICITARIO



Benvenuto Cittadino, questa è la pagina di Boston Dynamics del Gruppo Zeitgeist. 
La nostra missione è quella di costruire i Terminali Cognitivi più avanzati della Terra.
Fai la scelta giusta: supporta la robotica.


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Utilizzando le potenzialità offerte dallo Spherion, la Boston Dynamics progetta e realizza il futuro dell'ingenieria robotica da oltre vent'anni.
I benefici della nostra tecnologia sono visibili ogni giorno agli occhi di milioni di americani tramite i Terminali Cognitivi presenti nelle principali metropoli e supportando i nostri eroi al fronte nella guerra al Comunismo. 

Da oggi, anche tu puoi fare la tua parte supportando la robotica a casa grazie alla nuova linea di Terminali Personali sviluppata in collaborazione con SONY e MICROSOFT CORPORATION grazie all'esperienza maturata in anni di collaborazione con la DARPA e il Governo nello sviluppo di supporto logistico e militare negli scenari bellici mediorientali.

Boston Dynamics è quindi orgogliosa di presentare Atlas, la prima versione domestica di Terminale Cognitivo.




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LA PAGINA DA TE RICHIESTA STA PER ESSERE VISUALIZZATA

mercoledì 30 ottobre 2013

Sentimental Journey: intermezzo musicale

Dopo un periodo d'assenza, diamo il bentornato agli intermezzi musicali!

Con l'avventura conclusiva appena iniziata, è giusto che ritorni l'accompagnamento musicale.
Questa volta, visto anche il tema di Atlas tales 2015, alternerò brani provenienti dagli anni Quaranta a pezzi moderni legati al revival degli anni '80; questa peculiare combinazione tenta di sottolineare l'atmosfera straniante che caratterizzerà il viaggio dei nostri protagonisti.

Vediamo di cominciare con quello che, a mio avviso, calzerebbe benissimo come tema d'apertura di 2015: si tratta del brano jazz Sentimental Journey, eseguito dalla Band of Renown e cantato da Doris Day.
Siamo nel 1944 e la canzone, uscita alla fine della guerra in Europa, diviene subito un clamoroso successo accompagnando il ritorno a casa dei veterani.



Di seguito, come sempre:


Al prossimo aggiornamento!

martedì 29 ottobre 2013

Atlas Tales 2015: prima sezione completata!


Avete letto bene, non c'è alcun errore: questo è Atlas Tales 2015!

Che sessione ragazzi questa sera...
Una partenza che i nostri non dimenticheranno facilmente quella di 2015: convinti di cominciare Atlas Tales Zeitgeist nel 1945, i nostri protagonisti (e i nostri giocatori) si sono ritrovati catapultati settant'anni nel futuro, nell'anno 2015.
Senza idea di come siano giunti così distanti nel tempo, e dai ricordi confusi che arrivano al 1939 circa, i nostri si ritrovano in un mondo tanto diverso quanto inospitale.
Aiutati a fuggire dall'imponente e misteriosa Piramide, la sede del Progetto Zeitgeist, da una enigmatica giovane di nome Ari(anna), i nostri per riuscire a sopravvivere dovranno ricordare cosa li ha condotti così lontano da casa (eppure così vicino).
Così tanti gli interrogativi sollevati tutti assieme: perché non ricordano nulla? Sono veramente tornati da un viaggio fino al cuore di Atlantide? Di chi si potranno fidare in questo nuovo mondo? Di chi dovranno dubitare? Qual'è la storia della USS Franklin e degli ottocento uomini che avrebbero dovuto essere con loro?
Questo è solo l'inizio di un incredibile viaggio attraverso il tempo e lo spazio alla ricerca delle verità ultime su Atlantide: preparatevi, perché il gran finale di Atlas Tales sarà leggendario!

Zeitgeist è sempre stato 2015: perché a volte chi la trolla la vince...



Trivia:
non è un errore di battitura quello nel titolo: le sessioni si chiameranno "sezioni" per 2015.

lunedì 28 ottobre 2013

Stiamo per trasmettere un Radiomessaggio alla Nazione.


Stasera si gioca, e niente, ve lo ricordo che non si sa mai.



Buonasera gente,
tra un paio d'ore comincerà Atlas Tales - Zeitgeist con la prima sessione propriamente detta.
Ne approfitto per una nota riguardo i background dei singoli pg: per come quest'ultima avventura è strutturata, non occorre che venga reso pubblico.
Il motivo di questa scelta vi sarà chiaro presto, non temete!
Sarete liberi quindi di raccontare o meno agli altri la vostra vita duranti gli anni di guerra.
Entro la fine del mese in questi giorni che restano voglio prepararvi i ritratti dei pg ora che ho le informazioni che mi occorrono; deve arrivare anche l'ultimo pezzo della vita di Cohen, ma questo lo sapeta già.
Cos'altro dire?
Preparatevi ad una puntata veramente speciale, perché per l'ultima avventura ambientata in Pax Americana II sto per tirare fuori l'armamento pesante!
A tra poco,

Il Vostro DM

venerdì 25 ottobre 2013

Atlas Tales - Zeitgeist: background giocato completato!



Quella di stasera è stata una sessione sui generis ed ha svolto la stessa funzione dei precedenti "Before Atlas Tales".
Nella cornice degli scavi archeologici del '39, abbiamo fatto la conoscenza di Joseph Vogt, Ryan Shaw e Rosco Torres, i tre protagonisti di questa nuova avvenura; abbiamo conosciuto Solomon Cohen e la piccola Ariel, sua figlia; abbiamo conosciuto anche l'agente dell'FBI Edwin N. Atherton e tutto ciò che quest'uomo rappresenta.
L'eredità di Atlantide, su cui si stende l'ombra del Nazismo, comincia a farsi troppo pesante.
Gli anni passeranno e verrà il monento per i nostri nuovi protagonisti, orfani del loro mentore, di trovarsi nei suoi panni, divisi tra la vera passione per il loro lavoro e le catene del Governo.

Atlas Tales - Zeitgeist sta per iniziare!

giovedì 24 ottobre 2013

Estratti del libro: "Solomon Cohen: The Path To Atlantis" (III)


Testo a cura di Ariel Cohen, curatrice dell'Atlantidean Historical Museum, pubblicato in occasione delle celebrazioni del 40° Anniversario dello Scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Atlas 1980.


III. Gli anni delle conferenze di Storia Atlantidea.

Il 30 Dicembre 1923, così come fortemente auspicato e promosso dal Presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge, venne indetta la Prima Conferenza Internazionale di Storia Atlantidea. Fu incaricato di presenziare l'evento Somon Cohen stesso il quale, sebbene fosse solo un archeologo e storico dilettante, con il suo ritrovamento epocale era immediatamente balzato agli onori della cronaca. Di trent'anni più giovane del suo socio il governatore delle Bahamas Harrison E. Sutherland, il quale sarebbe stato in seguito rilegato ad un ruolo sempre più marginale dal Governo conclusa l'euforia iniziale del ritrovamento archeologico, Cohen era visto come l'uomo adatto per portare avanti la ricerca negli anni a venire. L'evento venne ospitato nel consolato britannico a Mangrove City, all'epoca uno dei pochi ambienti adatti nelle immediate vicinanze in grado di ospitare un evento simile con un preavviso di una sola settimana, nell'ottica di future collaborazioni tra i due paesi in ambito accademico. Alla presenza degli ambasciatori di Regno Unito, Francia, Germania e Italia venne mostrato per la prima volta pubblicamente parte del corredo della Tomba di Atlas, la cui completa catalogazione dei circa 3000 reperti avrebbe impegnato Solomon Cohen per gli anni a venire.
[...]
Fu il professor Cohen a coniare il termine "Storia Atlantidea" per definire l'ambito di ricerca di cui principale esponente nel periodo interbellico. Nel 1926 la George I of Great Britain University di Nassau fu la prima istituzione accademica a fregiarsi di una cattedra di Storia Atlantidea, affidata a Solomon Cohen, dopo aver lui conferito una laurea honoris causa in Filosofia a seguito della pubblicazione del volume "Atlantis and Its Remains: A Narrative Researches and Discoveries Made on the Site of Atlas" (New York, 1925), prova incontrovertibile del suo talento e dedizione.
[...]
L'Atlantidean Historical Museum di Atlas, innaugurato il 6 febbraio del 1929, fu il più celebrato contributo del Presidente Coolidge, nell'ultimo periodo del suo mandato, alla nuova epoca di ricerca archeologica iniziata sei anni prima. I lavori di costruzione del nuovo edificio, nell'area delimitante a nord il Donnelly Memorial Park, avvennero in tempi record e l'ambizioso progetto dell'architetto Frank Lloyd Wright, integrato in maniera armoniosa con la Natura presente nel parco, cambiò in maniera sostanziale la fisionomia della downtown di Atlas.  La collezione del corredo funebre di Atlantide trovava quindi una collocazione permanente, ma la più grande crisi crisi economica che l'America ricordi pochi mesi dopo si sarebbe abbattuta anche nell'arcipelago mettendo a dura prova la giovane disciplina. Una concatenazione di vicende personali all'inizio della Grande Depressione costrinsero il professor Cohen a modificare radicalmente il suo stile di vita e le sue prospettive per il futuro. 
[...]
Il patrimonio di famiglia venne gravemente danneggiato dalla recessione e dalle continue spese di mantenimento dei nuovi scavi iniziati nel 1930 nei press di Pine Forest, località sud di Andros, senza l'ausilio di finanziamenti pubblici. Quello stesso anno Solomon sposò Artemisia Zevi, brillante linguista italiana di origini ebraiche, sorella minore di Cesare Zevi, rinomato fisico, entrambi suoi collaboratori all'università di Nassau nell'audace teoria di quest'ultimo riguardo all'ipotetica relazione tra linguaggio, matematica ed i reperti rinvenuti. L'anno successivo la coppia ebbe una figlia chiamata Ariel in onore di Ariel Cohen, padre di Solomon. Il passo falso compiuto a Pine Forest ridusse quasi sul lastrico l'appena costituita famiglia Cohen che fu costretta a vendere la residenza di Atlas trasferendosi definitivamente Nassau.
[...]
Interrotta per due anni a causa della mancanza di fondi, la manifestazione annuale vanto di Mangrove City riprese nuovamente nel 1932. Sfumata, a causa delle difficoltà economiche, la prospettiva di trasferire l'evento ad Atlas, il professor Cohen riuscì a convincere il sindaco Oswald Raynor Bridges ad ospitare la VIII Conferenza Internazionale di Storia Atlantidea, drasticamente ridimensionata, nella City Hall. 
[...]
Il secondo mandato del Presidente Franklin Delano Roosevelt permise alla sua amministrazione di espandere le iniziative intraprese per mezzo del New Deal all'ambito culturale. Nel 1936 venne allestito ad Atlas il cantiere della futura The University of The Bahamas, mentre Solomon Cohen ricevette nuovi fondi statali per l'apertura di nuovi scavi nell'arcipelago.
[...]
Solomon compì a Cat Island, isola a sud-est di Eleuthera, l'ultima scoperta archeologica rilevante della sua vita. L'equipe universitaria di ricerca del professor Cohen rinvenne, l'11 Agosto del '39, nel sito di Mount Alvernia, tracce di un castrum Romano risalente all'incirca al II secolo d.C. La notizia del clamoroso ritrovamento giunse nello stesso mese in cui la spedizione dell'Ahnenerbe, guidata dall'ufficiale delle SS Ernst Schäfer, fece ritorno dal Kangchenjunga, la terza montagna più alta del pianeta al confine tra Nepal e India, con cinque manufatti in Spherion, similari a quelli conservati ad Atlas. Coperti dal più impenetrabile riserbo e presumibilmente andati perduti durante i bombardamenti di Berlino nel 1942, in cosa consistessero tali manufatti oggi non ci è dato di saperlo. Questo ritrovamento non fece che alimentare la teoria, diffusa tra alcune cerchie di studiosi nel Terzo Reich, secondo la quale Atlantide corrisponderebbe all'ultima Thule, luogo d'origine della razza ariana che, agli albori del genere umano, avrebbe diffuso la Civiltà nel mondo.




Keith Haring - "Operazione Thule", 40° anniversario della Seconda Guerra Mondiale, Mangrove City 1980.

lunedì 21 ottobre 2013

Estratti del libro: "Solomon Cohen: The Path To Atlantis" (II)


Testo a cura di Ariel Cohen, curatrice dell'Atlantidean Historical Museum, pubblicato in occasione delle celebrazioni del 40° Anniversario dello Scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Atlas 1980.


SOLOMON COHEN: THE PATH TO ATLANTIS


I. Gli anni dell'infanzia e della formazione.

Solomon Cohen nacque il 21 giugno 1894 ad Atlas Town, figlio di Ariel Cohen, terzo tesoriere della città, e Martha David.
La famiglia Cohen, originaria di Schönau a.Königssee, comune della Baviera, si era insediata nell'arcipelago delle Bahamas, a quel tempo parte dell'Impero Britannico, già dalla fondazione della città. Il nonno paterno Avshalom Cohen, facoltoso banchiere a Monaco di Baviera, uno dei finanziatori invitati a risiedere ad Andros da Gabriel Welstein, figura centrale della comunità ebraica dell'isediamento originario, divenne il secondo tesoriere del patrimonio di Ignatius L. Donnelly e degli invenstitori esteri a seguito dei tragici eventi occorsi nella Notte della Tempesta (2 Luglio 1862).
[...]
Attento osservatore della Natura e delle caratteri umani, da bambino soleva esplorare  la foresta e i campi nei dintorni di Atlas Town sviluppando quel piacere per la scoperta e l'avventura che non lo abbandonarono mai. Divenne ben presto appassionato di Atlantide e dell'aura mitica che avvolgeva quel campo d'indagine quando ebbe il piacere di conoscere l'anziano Donnelly di persona per via delle mansioni di suo padre Ariel, succeduto nel ruolo di capofamiglia dei Cohen, nuovo tesoriere della comunità.
[...]
Le aspirazioni umanistiche del giovane Solomon vennero sempre osteggiate violentemente dal padre Ariel Cohen, impaziente di vedere il figlio prendersi cura della Tesoreria di Atlas Town in un periodo di transizione complesso a seguito della morte del fondatore Donnelly avvenuta nel 1911 alle soglie della Prima Guerra Mondiale. Mentre in Europa infuriava il conflitto, Solomon venne inviato a Yale dal padre laurendosi in giurisprudenza nel 1920 e divenendo membro dell'Acacia Fraternity, confraternita di stampo massonico.
[...]
A seguito della Conferenza di Parigi (1919) lo scacchiere mondiale al termine della guerra era mutato radicalmente e le Bahamas vennero cedute dall'Impero Britannico agli Stati Uniti come compenso per l'intervento durante il conflitto divenendo loro protettorato. La nuova Germania della Repubblica di Weimar attirò subito l'attenzione e le speranze di Solomon, desideroso di vivere la rinascita culturale della sua terra d'origine. Nonostante l'opposizione paterna, dal momento che la tesoreria venne dismessa sotto il protettorato, si trasferì a Berlino per intraprendere un nuovo corso di studi più affine alle sue inclinazioni: l'Archeologia, materia che dall'esperienza maturata da Johann Joachim Winckelmann in poi aveva piantato profonde radici nella cultura teutonica. Nella capitale della Rebubblica frequentò diversi intellettuali del periodo  tra i quali Ernst Bloch, Bertold Bercht, Kurt Weill, Theodor Adorno. La morte del padre costrinse Solomon a far ritorno nel 1921 ad Atlas, dall'inizio del protettorato statunitense nuova capitale delle Bahamas, per occuparsi della famiglia.


II. La più grande scoperta archeologica del XX secolo.

Quando la fortuna sembrò giunta al termine, proprio nell'isola in cui era nato e cresciuto, Solomon Cohen compì la più grande scoperta archeologica del XX secolo portando alla luce la prova definitiva dell'esistenza di Atlantide. 
[...]
Insofferente nei confronti dell'amministrazione del patrimonio familiare, Solomon dedicò ogni minuto del suo tempo all'infuori delle questioni impellenti per dedicarsi nuovamente allo studio dei diari di Donnelly. Solomon trovò nelle descrizioni dell'originale Atlas Town menzione di manufatti di probabile origine atlantidea, oltre alla Sfera Rossa, di cui al tempo non restava traccia tangibile ma la cui esistenza era provata da diverse testimonianze del periodo. Altre incongruenze lo colpirono, prima tra tutte la mancanza di ulteriori indagini approfondite sul territorio posteriori al 1862, segno di una precisa volontà di non continuare la ricerca archeologica nell'arcipelago. Solomon si convinse dell'esistenza di prove concrete della perduta Atlantide sull'Isola di Andros non ancora riportate alla luce. Svolse nell'arco del 1922 un attento studio geografico della regione confrontando tutto il materiale da lui reperibile alla ricerca di possibili siti dove poter attuare uno scavo sistematico nei diversi settori dell'Isola. 
[...]
Fu il caso a fare incontrare Solomon Cohen con Harrison Edward Sutherland, a quel tempo governatore delle Bahamas, di nobili origini scozzesi, già storico dilettante e collezionista di manufatti mesoamericani. Il governatore Sutherland, fu tra i primi studiosi contemporanei a riprendere ed espandere le teorie esposte nella Storia delle Indie del Vescovo Bartolomé de las Casas, ipotizzando un collegamento diretto tra le Civiltà Precolombiane e Atlantide.
L'intraprendenza e la passione di Cohen trovarono ben presto risonanza in Sutherland che lo prese in simpatia.
[...]
Convinto il governatore ad entrare in società, la decisione riguardo il primo sito da cui iniziare gli scavi venne dettata dalle trasformazioni che Atlas stava subendo agli inizi degli anni Venti. Nel primo dopoguerra, a seguito dell'istituzione del portettorato, il Governo americano si preoccupò ad Andros di continuare i lavori di bonifica, iniziati dall'ultimo governatore britannico  Sir William Lamond Allardyce, nella regione ovest dell'isola, ancora acquitrinosa e occupata dall'originale foresta di magrovie. Non potendo aprire cantieri nel popolato centro urbano della capitale delle Bahamas, Sutherland concesse l'opportunità a Cohen, sospendendo momentaneamente i lavori di bonifica nei pressi di Flamingo Island, di cominciare gli scavi nell'Estate del 1923.
[...]
Gli scavi continuarono, su insistenza dello stesso Cohen, fino a Dicembre inoltrato, seppure nulla facesse presagire un esito positivo dell'impresa. Il Governatore Sutherland concesse a Cohen, ormai accampato nella foresta di mangrovie da quattro mesi, la fine dell'anno come termine ultimo. Il 19 Dicembre, al termine di un ennesimo sopraluogo nel settore, gli scavi si concentrarono nei pressi di un intrico di mangrovie in cui risaltava, occultata dal fitto della vegetazione, un'insolita depressione nel terreno parzialmente riempita d'acqua marina. Con l'ausilio di lunghi bastoni la spedizione sondò il fondale limaccioso della pozza per scoprire, con grande stupore, smossa la fanghiglia, riflessi rosso vivo sotto la superficie dell'acqua. Cohen corse immediatamente ad avvisare il Governatore, sentendo d'istinto che gli sforzi di quei mesi sarebbero stati ripagati a breve. Nel pomeriggio del 21 Dicembre, Solomon Cohen e Harrison Sutherland si ritrovarono, dopo che per tutto il giorno precendente venne drenata l'acqua circostante, sulla sommità di quello che si rivelò essere un disco del diametro di quattro metri in puro Spherion. Sollevatolo con l'ausilio di una gru fatta giungere da Atlas preventivamente, ciò che rivelò fu ancora più soprendente. Il corredo funerario della Tomba di Atlante, apparve dinnanzi a loro in tutta la sua sfavillante bellezza. La purezza geometrica delle forme contenute all'interno della tomba a pozzo, prova definitiva che la Civiltà Atlantidea esistette nell'arcipelago durante il Paleolitico Superiore, sarebbe divenuta patrimonio del genere umano.
[...]


"Atlas" (particolare), installazione di Robert Barry all'Atlantidean Historical Museum, 1968.

Estratti del libro: "Solomon Cohen: The Path To Atlantis" (I)


Testo a cura di Ariel Cohen, curatrice dell'Atlantidean Historical Museum, pubblicato in occasione delle celebrazioni del 40° Anniversario dello Scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Atlas 1980.



PREFAZIONE

"...Il 12 Novembre mi è nata una bella bambina e le ho messo nome Ariel."

Basterebbe questa semplice annotazione, scritta con tratto incerto per l'emozione, che ho trovato qualche anno fa rimettendo in ordine gli scritti di mio padre, per comprendere chi fosse Solomon Cohen. Preceduto e seguito da appunti riguardanti le sue lezioni alla George I of Great Britain University di Nassau, le riflessioni su Atlantide, i suoi pensieri riuguardo la difficile situazione in Europa, i libri letti, le frasi da non dimenticare, questo evento nella sua vita di uomo diventava inscindibile dalle sue memorie di studioso.
Quotidianità e ricerca della Verità si fondevano in lui in un unico percorso esistenziale.
[...]
Papà era uno spirito libero, di carattere bonario ma risoluto, qualità assorbite forse da questo stesso arcipelago dove nacque e mai si allontanò per il corso della sua intera vita.
Sono felice che dopo tanto tempo questo progetto riguardante i suoi studi si compia, ma, allo stesso tempo, mi auguro che questa biografia sia solo l'inizio della riscoperta di un patrimonio tanto unico quanto prezioso e possa ispirare nuove generazioni di archeologi, storici e appassionati di Storia Atlantidea in un periodo buio che sembra aver perduto quell'innocente spirito d'avventura che permeò la vita Solomon Cohen e di tanti altri spiriti affini. 



CONTESTO STORICO DELLE SCOPERTE ATLANTIDEE

Tra mito e realtà storica, Atlantide ha da sempre affascinato l'immaginazione di sapienti, studiosi e letterati da Platone in poi, ma è solamente nel XIX secolo che si delinea come studio sistematico della materia.



I. Precenti del mondo antico.

Fin dall'antichità classica il racconto di Platone, incorporato nei dialoghi Timeo e Crizia, fu oggetto di accesi dibattiti sulla veridicità delle affermazioni del filosofo, non essendoci opinione unanime tra gli i commentatori coevi e successivi sulla natura di tale racconto: se Aristotele riteneva Atlantide un mito pedagogico del maestro, altri allievi come Senocrate lo consideravano invece un resoconto storico di vitale importanza.
[...]
Uno dei più grandi sostenitori di Atlantide come realtà storica fu l'Imperatore Traiano (in carica dal 98 al 117 e originario dell'odierna Andalusia nel sud della Spagna) il quale, come riportato da Cassio Dione nella sua Storia Romana, rinvenne sulla costa nordafricana nei pressi di Tingis (l'attuale Tangeri) un cilindro di Spherion, dell'altezza di trenta metri, conosciuto nelle fonti come "la Colonna del Cesare". Ritenuto per secoli un'altra leggenda al pari di Atlantide, fino alla sua localizzazione, sul fondale dello Stretto di Gibilterra, e recupero ad opera dell'oceanografo francese Jacques-Yves Cousteau nel 1955, impresa documentata nel suo "Le Monde du silence" che gli valse l'Oscar l'anno successivo.
[...]
Quando il mondo classico declinò, Atlantide perse la sua rilevanza fino a scoparire dai trattati europei e durante il Medioevo solo alcuni testi in arabo ed ebraico riportano gli echi di discussioni avvenute in ambienti culturali musulmani.
[...]
Tra le fonti europee del periodo che menzionano in qualche modo il mito troviamo La navigazione di San Brandano, ad opera di un anonimo irlandese del X secolo, nel quale il viaggio leggendario del Santo, alla ricerca dell' "Isola del Paradiso" (soprannome poi divenuto proprio di Andros grazie agli scritti di Donnelly), culmina con con l'arrivo nel luogo in cui un tempo sorgeva Atlantide. Oggi accettato dagli studiosi come racconto allegorico di un viaggio fino all'arcipelago delle Bahamas compiuto da scandinavi cristianizzati, rimane, assieme al XVI Canto dell'Inferno della Divina Commedia dantesca, una delle più preziose testimonianze medievali sull'argomento.



II. Cristoforo Colombo.

Il legame tra Cristoforo Colombo, celeberrimo navigatore italiano tra le figure cruciali nel processo di esplorazione delle grandi scoperte geografiche a cavallo tra Medioevo ed Età Moderna, e Atlantide è ormai ritenuto fondamentale dai biografi per comprendere le motivazioni che portarono all'epopea dell'Europa rinascimentale nel Nuovo Mondo.
[...]
Uomo caratterizzato da una grande devozione personale, Colombo era certo di ricoprire un ruolo importante nel futuro provvidenziale del genere umano. Convinto di poter raggiungere, navigando attraverso l'Oceano Atlantico, la mitica isola descritta da San Brandano, di cui durante il suo viaggio giovanile in Irlanda era venuto a conoscenza, e dal navigatore genovese collocata in estremo oriente, considerava la sua impresa come necessaria per il rinnovamento del mondo.
[...]
Colombo compilò anche un'opera intitolata "Il Libro delle Profezie" che, a partire dai suoi diari di bordo, collocava i viaggi da lui compiuti in una più ampia serie di eventi che sarebbe terminata con la riscoperta di Atlantide, ciò che la dottrina cristiana individuava come il Giardino dell'Eden, che avrebbe iniziato l'Apocalisse con l'instaurazione del Millennio di Pace, a sua volta preludio della fine del mondo.



III. Precedenti dell'epoca moderna.

La riscoperta dei classici greci e latini da parte degli umanisti mutò il clima culturale europeo e l'esaltazione del sapere degli antichi favorì la diffusione del mito di Atlantide che, grazie alle scoperte geografiche, vide una nuova fioritura di studi e teorie tra i secoli XV e XVIII.
[...]
Bartolomé de las Casas, primo ecclesiastico a prendere gli ordini nel Nuovo Mondo e difensore dei Nativi Amercani, nella sua Storia delle Indie, imponente opera in tre volumi composta tra il 1527 e il 1561, produsse un tentativo precoce di collegare l'arcipelago delle Bahamas al mito di Atlantide tramite lo studio dei costumi e delle credenze religiose degli indigeni Taino, prima popolazione ameridia a popolare i Caraibi, la cui cultura presenta affinità con quella Maya.
[...]
Atlantica, opera letteraria dello scienziato e scrittore svedese Olaus Rudbeck, redatta tra il 1679 e il 1702, sosteneva la teoria, ripresa successivamente dal misticismo nazista, secondo la quale l'Ultima Thule descritta dallo scrittore greco Antonio Diogene (II secolo d.C. circa) sia in realtà Atlantide, sebbene la descrizione suggerisca invece che si tratti in verità dell'Islanda.
[...]
Anche Isaac Newton si interessò all'argomento come testimonia il suo trattato The Chronology of Ancient Kingdoms nel quale, tra i vari regni dell'antichità, dedicò la prima parte alla spiegazione della plausibilità di Atlantide come realtà matematica perfetta e ipotizzò che la sua pianta, come riportato da Platone stesso, non potesse che essere una circonferenza.
Impegnato anche nella ricerca alchemica, Newton collegò la Pietra Filosofale ad Atlantide e, portando avanti l'ipotesi di corrispondenze matematiche, ne dedusse che dovesse per forza presentarsi come una sfera perfetta.



IV. Dalla fine del '700 agli inizi dell'900.

Lo studio sistematico della Storia Atlantidea non inizia, come comunemente si tende a semplificare, con Ignatius Loyola Donnelly ed il ritrovamento della Sfera Rossa nel 1857, ma è da retrodatare di almeno un sessantennio, ovvero alla Campagna D'Egitto di Napoleone Bonaparte svoltasi nel periodo 1798-1801. Fu proprio durante il periodo in cui l'Armata d'Oriente francese sconfisse i mamelucchi e conquistò l'Egitto che la Commissione delle Scienze e delle Arti a seguito rivenne la Stele del Mar Rosso il 28 Decembre 1798. Ma fu solo grazie al successivo ritrovamento della Stele di Rosetta ad opera dell'egittologo Jean-François Champollion che lo stesso riuscì a tradurre la Stele del Mar Rosso nel 1824. In questa iscrizione è riportato il mito di Atlantide come narrato da Platone e fornisce la straordinaria evidenza che il racconto deriva, come effettivamente affermato dal filosofo, dalla cultura degli antichi Egizi, che ritenevano essi stessi discendenti di Atlantide.
[...]
Il ritrovamento archeologico più significativo del XIX secolo è senza dubbio alcuno la Sfera Rossa rinvenuta nel 1875 durante la scelta del sito su cui edificare Atlas Town da parte di un giovane Ignatius L. Donnelly e del suo socio e cofondatore della città Gabriel Welstein. 
[...]
Nel 1918 ci fu la riscoperta ad opera dell'italiano Giovanni Battista Durazzo, studioso venuto in contatto con un anziano Donnelly alla fine dell'Ottocento e affascinato dalle imprese del suo illustre concittadino Cristoforo Colombo, di un manufatto in Spherion, definito "atlantideo" dallo stesso navigatore, nella collezione reale di Spagna. Si tratta della noto Diadema dei Re, gioiello del raro metallo finemente lavorato a formare un ipotetico serpente la cui simbologia parrebbe suggerire Atlantide stessa, trafugato durante la Guerra Civile Spagnola.



Personificazione di Atlantide commissionata a Kolo Moser per il 50° anniversario di Atlas Town, 1907

domenica 20 ottobre 2013

Stiamo per trasmettere un Radiomessaggio alla Nazione.


C'è stato qualche problema tecnico ma oggi dovrei essere nuovamente attivo.



Buona Domenica signori,
tanto per cambiare quando siamo di fretta qualche bega capita puntualmente ad interferire con i progetti in corso, siano le sessioni da posticipare come per il finale sia qualche problema al pc.
Dunque, oggi dovranno arrivare ben due aggiornamenti importanti e dovessi starci fino a notte fonda devo completare quanto promesso: a questo punto è una questione d'onore oltre che di utilità per la campagna.
Come sempre, per il DM è più faticosa e lunga la fase di preparazione che non masterizzare le sessioni stesse.
Avviso importante invece rispetto alla tempistica: direi di cominciare Mercoledì come paventato in precedenza.
Vorrei, e mi appello alla vostra umanità, avere il tempo di organizzare il tutto per il meglio senza fare deleterie maratone che poco giovano in generale.
Al solito: fatemi sapere la vostra disponibilità,

Il Vostro DM

venerdì 18 ottobre 2013

Pax Americana II: Atlas Tales - Zeitgeist

Lasciata l'Utopia di Atlas Town alle spalle, non ci resta che entrare nell'ultima fase della campagna ambientata nella sacra isola di Atlantide.
Il tempo è tiranno, e proprio lo scorrere del tempo sarà una delle tematiche portanti di questa nuova emozionante avventura nel mezzo del XX Secolo.

Benvenuti alla Vigilia della Guerra Fredda, benvenuti al Progetto Zeitgeist!





Ecco finalmente il post che stavamo tutti aspettando!
Come ormai consuetudine il primo post dedicato alla nuova avventura offre una panoramica generale di quello che ci attenderà: così è stato per Clover, per Utopia e per la presentazione dell'annullato 2015 (cui diversi spunti sono stati conservati e convogliati in Zeitgeist), così è giusto che sia adesso.

Cercherò di chiarire ora le premesse di Pax Americana II: Atlas Tales - Zeitgeist per entrare con i successivi post nel dettaglio dei singoli punti toccati:

-L'ultimo capitolo di Pax Americana II sarà cronologicamente ambientato nella Primavera del 1945 ad esattamente un anno di distanza dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
L'arcipelago delle Bahamas ha cominciato a riprendersi a fatica dalle profonde ferite lasciate dalla Guerra dell'Atlantico (1940 - 1941) che segna l'entrata nel conflitto mondiale degli Stati Uniti a seguito dell'attacco subito ad opera delle forze dell'Asse durante la così detta Operazione Thule (7 - 12 Dicembre 1940).
Il dopoguerra vede l'acuirsi delle tensioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica, le due nazioni vincitrici del conflitto, che già preannunciano l'inizio dell'imminente Guerra Fredda: l'America, assoluta trionfatrice assieme all'alleato Regno Unito in Europa sul Regime Nazista, teme l'inarrestabile avanzata del comunismo, diffusosi come un'epidemia grazie al trionfo nella Guerra del Pacifico da parte dell'URSS.
Nel clima di incertezza per il futuro e diffidenza per l'alleato che si appresta a diventare nemico nasce l'idea di una Pax Americana ottenuta con la supremazia totale degli USA e dell'Occidente sul Comunismo: solo da queste premesse sono potuti scaturire il Progetto Manhattan e il Progetto Zeitgeist, dai campi di indagine così differenti ma complementari tra loro, simbolo della nuova America postbellica.
È proprio in questo periodo che i nuovi protagonisti di Atlas Tales si troveranno a vivere la loro avventura compiendo scelte difficili che influenzeranno l'assetto del mondo a venire e non solo.

-Con Atlas Tales - Zeitgeist continueremo a visitare nuove aree di Andros e dell'arcipelago.
Se Clover era ambientato nella parte di città propriamente detta e Utopia ci ha portato a conoscere Atlas Town, questa volta il centro dell'azione sarà focalizzato nella parte sud dell'isola: Mangrove City (città luogo d'origine dei protagonisti) e il Distretto Zeitgeist (futura Sodenberg Air Force Base).
L'Atlas degli Anni Quaranta è una città profondamente segnata dal conflitto dove a seguito dei bombardamenti subiti interi quartieri sono stati distrutti; la ricostruzione in atto in questo periodo muterà per sempre lo skyline della città dove al posto dei vecchi quartieri che avevano raggiunto la massima espansione nel periodo interbellico lasciano posto ai primi grattacieli che diverrano poi la costante architettonica di Atlas negli anni a venire. 
Voglio ricordare inoltre che le Bahamas nel 1945 non sono ancora il 51° Stato (lo diverranno nel '53) e mantengono lo status di protettorato statunitense ottenuto alla fine della Prima Guerra mondiale: di fatto gli abitanti dell'arcipelago sono tutelati dalla Costituzione Americana senza però aver il diritto di voto e il governatorato dello stato caraibico mantiene un'ampia autonomia sulle questioni interne benché per le relazioni internazionali dipenda completamente dagli USA.

-Riguardo ai protagonsiti, vorrei espandere quanto detto in precenza per fornire nuovi spunti nella realizzazione dei relativi background.
Ecco l'incipit definitivo di Atlas Tales - Zeigeist:

Primavera del 1945.
La Seconda Guerra Mondiale è terminata da un anno e la minaccia di nuovi conflitti comincia a diventare sempre più reale per l'Occidente che febbrilmente tenta di trovare un nuovo equlibrio: quella Pax Americana che gli Stati Uniti a comando degli Alleati è intenzionata ad instaurare ad ogni costo.
Nato assieme al complementare Progetto Manhattan, il Progetto Zeitgeist -diretto dallo psichiatra, psicologo e antropologo Carl Gustav Jung - è giunto alle sue fasi conclusive.
Questa è la storia di tre amici d'infanzia, nati a Mangrove City e cresciuti nell'atmosfera delle grandi scoperte archelogiche della misteriosa Civiltà Atlantidea di cui il professor Solomon Cohen è stato pionere e massimo esponente, che condividono da sempre lo stesso spirito d'avventura e la stessa passione per i misteri della loro terra.
Un tempo brillanti allievi del Professor Cohen, le vite dei tre protagonisti si incontreranno nuovamente dopo anni quando quando il Governo li convocherà - in qualità di esperti di Storia Atlantidea - a far parte del misterioso Progetto Zeitgeist protetto, come l'analogo in campo bellico, dall'oppressiva e costante presenza dell'Esercito.
Divisi dalle esperienze vissute in guerra e ma uniti dall'eredità di Solomon Cohen, per i tre amici comincerà un viaggio alla ricerca del più grande enigma i Atlas Tales: la perduta capitale della mitica Atlantide.

-Parliamo più approfonditamente del backgrund e del rapporto tra i pg.
Come anticipato, questa volta i tre personaggi giocanti saranno accomunati tra loro non da un legame ma da un'amicizia di vecchia data: questa scelta è resa possibile dall'aver vissuto già insieme due avventure come giocatori ed è dettata sia da esigenze di tempo (in questo modo è possibile saltare tutta quella parte introduttiva così come era già accaduto con Eastwood e Hughes in Utopia) che di svolgimento della trama.
Il vostro nuovo background sarà idealmente suddiviso in due parti.
La prima parte sarà condivisa e servirà a mettere in luce la vita trascorsa assieme prima della guerra; di questa parte mi occuperò direttamente io con un post dedicato alla figura del professor Solomon Cohen.
Il background vero e proprio su cui vi dovrete focalizzare riguarda invece la vostra vita durante la Seconda Guerra Mondiale e servirà a darci un'idea del carattere del vostro pg; il fatto che all'incirca da cinque anni nessuno ha più notizie degli altri serve per darvi assoluta libertà in questa fase che è quella che ci interessa maggiormente ai fini dell'avventura.
Non serve creare un background particolarmente complesso, il consiglio che posso darvi è quello di ispirarvi alla realtà del secondo conflitto mondiale: non serve che siate eroi di guerra o cose simili, basta che la vostra introduzione faccia capire con qualche aneddoto chi siete.
Come al solito: ciò che conta per me è quello che farete in game.

-Come ultimo argomento da trattare, qualche informazione sulla campagna in generale.
Come non ho mai smesso di ricordare, il tempo putroppo non è molto e dovremo adattarci a ciò che abbiamo a dispozione in questo senso.
Questa avventura sarà di dieci sessioni tonde giocabili in un arco di tempo che va da qui a fine Gennaio tenendo conto che ci saranno settimane in questo periodo in cui non giocheremo.
Questo può voler dire anche anche fare doppio turno settimanale da impiegare per riguadagnare terreno se vedo che l'avventura rimane indietro sulla tabella di marcia.
Senza anticipare più del dovuto, la particolare impostazione che darò a questa avventura e i temi trattati in essa permettono di compattare abbastanza facilmente le sessioni.
Situata cronologicamente in mezzo a Clover e Utopia, Zeitgeist sarà il raccordo tra le due avventure vissute oltre che la naturale conclusione di Atlas Tales: aspettatevi in questo senso diverse sorprese.
Ora che gli aggiornamenti sono cominciati, gli ingranaggi del gdr non si fermeranno, a presto con ulteriori approfondimenti.
Vorrei sentirvi il prima possibile riguardo i vostri pg per chiarimenti specifici riguardo all'epoca storica e simili in modo da essere pronti al meglio il prima possibile.
L'inizio di Atlas Tales - Zeitgeist è previsto per la prossima settimana, tra Lunedì e Mercoledì a seconda di come saremo messi con la preparazione dei pg.

Per questo post è tutto: vi auguro un buon proseguimento di giornata,

Il Vostro DM 

giovedì 17 ottobre 2013

Uomini e Mostri: ultimo capitolo completato!


Esausti ma felici!
Atlas Tales: Utopia è una storia di Uomini e Mostri.
Questa notte termina l'avventura di coloro che hanno sconfitto ciò che si annidia nei più reconditi e oscuri luoghi dell'animo umano.
Gli ancestrali orrori, relitti di un mondo lontano simboleggiati dalla Sfera Rossa, sono tornati a riposare nuovamente negli anfratti dell'inconscio di tutti noi.
E l'Utopia è crollata, spazzata via dalla Tempesta.
Ora, è tempo di ricostruire Atlas perché la speranza non svanisca.
Ma se Julius, William e Gabriel hanno vissuto un'esperienza che li cambierà per sempre, loro stessi hanno scritto la Storia della città costruita in Paradiso.
La loro leggenda e le loro imprese diveranno parte della Storia e del folklore americani a ricordare per sempre coloro che hanno fatto la differenza.

Il meraviglioso viaggio agli albori di Atlas termina qui!

Tutti i nostri sforzi sono stati ripagati, ci rivediamo negli Anni '40...

lunedì 14 ottobre 2013

Tack Tack Tack - Hai un nuovo telegramma in arrivo


Niente panico! La sessione è rimandata a Mercoledì, non vi è nulla di irreparabile.



Buon pomeriggio a tutti,
come letto poco sopra, la sessione putroppo deve essere rinviata: Luigi si era dimenticato di avere un impegno questa sera e, ovviamente, ho bisogno di tutti voi per concludere Utopia.
Facciamo tutti un respiro profondo e riorganizziamoci celermente: Mercoledì a Gigi e al sottoscritto andrebbe bene, vorrei avere conferme o smentite dal resto del party.
Gli imprevisti possono sempre capitare, sia che la campagna si trovi alla sua prima sessione che ad un passo dal finale.
E approposito di imprevisti: ne approfitto per scusarmi riguardo ai presunti aggiornamenti del fine settimana che invece non sono arrivati; senza rendere questo un diario segreto, ho avuto un weekend piuttosto del minchia.
Arriveranno, e lo sapete.
Aspetto vostre notizie, per adesso è tutto.
Buon proseguimento di giornata,

Il Vostro DM

venerdì 11 ottobre 2013

Tack Tack Tack - Hai un nuovo telegramma in arrivo


Lunedì sera, signori, si farà la Storia - ricordatevi del capitolo conclusivo!



Buon Venerdì sera signori,
sono passato per ricordavi dell'appuntamento di Lunedì: la conclusione di Utopia è imminente!
Come sempre, solita ora, solito posto.
Colgo l'occasione per aggiornarvi riguardo al prossimo e ultimo capitolo di Pax Americana II: gli aggiornamenti a riguardo (e che vi aiuteranno con la preparazione del vostro nuovo pg) cominceranno ufficialmente domani.
Questa settimana ho avuto meno tempo del previsto e ho preferito rifinire la nuova trama ideata che cominciare già a definire argomenti magari suscettibili di ultimi cambiamenti.
Restate in ascolto dunque e buon proseguimento di serata,

Il Vostro DM

martedì 8 ottobre 2013

Tack Tack Tack - Hai un nuovo telegramma in arrivo


La possibile sessione di domani è sfumata: riusciamo ad orgaizzarci per giovedì?



Buona sera signori,
come anticipato sopra, domani sera non riusciremo a fare la sessione.
L'altro giorno che avevo proposto era il giovedì, possiamo provarci.
Come sempre, vorrei sapere la vostra disponibilità a riguardo.
Il prima possibile se ci riuscite, non sarebbe male organizzarci con un minimo di preavviso.
Questo è quanto, mandatemi un sms o commentate qui sotto.
Buon proseguimento di serata, 

Il Vostro DM

Il sacrificio: quattordicesimo capitolo completato!


L'Utopia di Atlas Town si fonda sul sacrificio.
Come una macchina che si nutre di vite umane, per poter risplendere questa città ha bisogno di consumare e annientare chiunque venga in contatto con i suoi segreti.
Hughes e Wolfe, giunti alla Casa della Sfera Rossa, incontrano e si scontrano con i soldati sudisti del rinnegato Chatham Roberdeau Wheat, maggiore dei confederati alleatosi con Graham per perseguire i propri scopi personali.
Mentre Gabriel viene catturato e successivamente lasciato andare dal colonnello Wheat, Julius penetra fino al pozzo dove riposa a Sfera Rossa incontrando Padre Donnelly in persona.
Il fondatore di Atlas Town si rivela essere, lontano dall'aura mitica che i libri di Storia gli attribuiranno in seguito, un uomo insignificante consumato dai propri deliri apocalittici e fornisce al detective la cruda verità che tanto ha cercato in questi anni.
Ma basterà la consapevolezza di essere divenuti parte di un crudele destino per evitare ai nostri protagonisti di essere divorati dagli ingranggi di Atlas?
Ormai il confronto finale con Gabriel Welstein, "mostro" creato dagli irrazionali esoterismi dei seguaci di Atlantide che si nasconde dietro l'abbagliante luce della Ragione che dona progressi e conquiste al genere umano, è inevitabile.
Non resta che attendere il quindicesimo e ultimo capitolo, gran finale per questa incredibile avventura agli albori di Atlas...

lunedì 7 ottobre 2013

Il miracolo: tredicesimo capitolo completato!


"I miracoli non esistono", così diceva la bella e misteriosa Ari nel capitolo di questa sera.
Sessione intensa per il caro William, dove la sua vita e quella di Arijua hanno rischiato di concludersi bruscamente nella notte di tempesta per mano del Capitano Andrew Halliday della guarnigione britannica di stanza a Mangrove Cay.
Gli ultimi inseguitori dei nostri eroi sono stati finalmente sconfitti, ma il prezzo da pagare è forse stato troppo alto...
E mentre una nuova Ari, divenuta finalmente adulta, si è rivelata per quello che è veramente nella sua più intima natura, William è stato rigenerato nel corpo per poter nuovamente combattere a fianco dei suoi compagni.
Oltre le nubi, riflessi sull'oceano mosso, i pallidi raggi di un nuovo giorno annunciano l'arrivo della conclusione per questa avventura.
Una puntata elettrizzante questa, dove il rapporto tra Billy e Ari ha trovato il suo inaspettato e drammatico epilogo!

venerdì 4 ottobre 2013

Il tema musicale di Atlas Tales: Utopia

Buon Venerdì sera signori,
ne avevamo già fatto menzione, ma credo che il tema musicale di Atlas Tales: Utopia meriti comunque un post tutto suo.
Voglio ringraziare nuovamente Daniel per il suo suggerimento a riguardo, anche questa volta assai azzeccato.
Giunstamente un brano di musica classica, il tema di Utopia altro non è che il terzo movimento della Sonata per pianoforte numero 17 di Ludwig van Beethoven, meglio conosciuta come "La Tempesta" (sebbene Beethoven non si sia mai riferito alla sonata con tale nome) e composta tra il 1801 e il 1802.
Decisamente un pezzo di musica classica che calza a pennello con la nostra (certo modesta ma sincera) avventura, qui interpretato dal grande maestro Wilhelm Kempff:


Al prossimo aggiornamento!

Tack Tack Tack - Hai un telegramma in arrivo


Abbiamo la conferma riguardo le date delle due sessioni in programma.



Buona giornata signori, 
ho ricevuto da voi risposte e conferme per quanto riguardo i due capitoli di Utopia che giocheremo a breve come preludio del gran finale.
Ecco il programma:

-Domenica sera sessione in singolo con William Eastwood.
-Lunedì sera sarà la volta del capitolo di Hughes e Gabriel.

Nel caso vi capitaste qualche imprevisto, come sempre, basta che mi avvisiate con un ragionevole anticipo che spostiamo la sessione secondo le vostre esigenze.
Riguardo l'ultima sessione invece, pensavo adirittura, se a voi va bene, di giocarla sempre la prossima settimana: in questo modo non faremmo passare troppo per giocare il finale e, dato che avevamo una settimana di anticipo rispetto al programma, potremmo mantenere questo vantaggio (visto che comunque il tempo è tiranno).
Fatemi sapere!
E questo è quanto,

Il Vostro DM